I due successi di misura contro Azerbaigian e Malta consentono all’ Italia di restare a punteggio. Sul piano del gioco gli azzurri hanno deluso. Prossimo avversario la Croazia
Dopo le ottime prestazioni contro l’Olanda (amichevole) e l’esordio nelle qualificazioni in Norvegia l’effetto Conte si è affievolito. Contro l’Azerbaigian e Malta, due squadre brave a difendersi e a chiudere gli spazi, gli azzurri hanno fatto una tremenda fatica per realizzare tre miseri gol. La nota positiva è che la doppietta di Chiellini e dell’esordiente Pellè a Malta sono bastate a fare bottino pieno e hanno permesso di guidare il girone H a punteggio pieno insieme alla Croazia, prossimo avversario il 16 novembre. Per il resto l’Italia ha deluso nel gioco e se contro gli azeri non avevano brillato, contro la modesta nazionale maltese sono vistosamente involuti e apparsi opachi. Dunque neanche il vulcanico Conte ha la bacchetta magica per far rinascere l’Italia.
Certo i risultati parlano a suo favore, dopo il disastroso mondiale. Ma per farsi capire e trovare i giocatori che interpretano il suo calcio al meglio Conte ha bisogno di tempo. A Ta’Qali sono mancate le idee di gioco, la manovra è stata lenta, nonostante i cambi effettuati con Candreva e Pasqual per aumentare la spinta sugli esterni mancata a Palermo. Praticamente inesistenti gli inserimenti dei centrocampisti tanto cari a Conte per far funzionare il 3-5-2. Spesso la manovra si è imbottigliata a centrocampo, contro il 5-4-1 varato dal ct maltese, per l’incapacità di fare circolare la palla velocemente tra le linee. Verratti, il sostituto di Pirlo, è apparso a disagio in regia, anche per la marcatura rigida di Schembri. Gli azzurri non hanno giocato nei primi 15’, rischiando clamorosamente di subire il gol con Failla. Lo scampato pericolo ha svegliato l’Italia che in forcing ha fatto girare la testa a Malta, colpendo una traversa con Pellè e il palo con Chiellini. Il preludio alla rete dell’esordiente attaccante Pellè che risolve un batti e ribatti in area dopo un corner di Pasqual, insieme all’attaccante il migliore dell’Italia. Neanche l’espulsione (troppo severa) di Mifsud al 26’ ha scosso gli azzurri a cercare con veemenza di chiudere la partita. Paradossalmente si sono addormentati e hanno concesso spazio alla reazione maltese. Neanche nella ripresa l’Italia ha provato ad aumentare i ritmi, facendo enorme fatica a trovare spazi nella difesa avversaria ancora più chiusa dopo l’espulsione. Poche le occasioni create: debole colpo di testa di Immobile e casuale traversa di Candreva su tiro-cross. Emblematica per la prestazione dell’Italia l’espulsione ingenua di Bonucci per un tocco da dietro su Schembri lanciato a rete dopo un errore di Chiellini, che ha costretto Conte ad inserire Ogbonna in difesa per Pellè, per non rischiare il pareggio.
Ora bisogna archiviare rapidamente queste due brutte prestazioni e trarne le poche indicazioni positive, che serviranno a Conte per fare quadrare il cerchio in vista della sfida già decisiva contro la Croazia, che ha umiliato l’Azerbaigian con sei reti.
Malta – Italia 0-1 (0-1)
Malta (5-4-1): Hogg – Z. Muscat, Agius, R. Camilleri, Mintoff (27′ st Baldacchino sv), Briffa – R. Muscat , P. Fenech , Failla (48′ st Bezzina sv), Schembri (40′ st Choen sv) – M. Mifsud 4.5 All. Ghedin.
Italia (3-5-2): Buffon – Darmian , Bonucci , Chiellini – Candreva, Florenzi (14′ st Aquilani 5.5), Verratti, Marchisio, Pasqual – Pellè (30′ st Ogbonna sv), Immobile (20′ st Giovinco 6.5) All. Conte.
Arbitro: Hategan (Rom)
Reti: nel pt 23′ Pelle’.
Spettatori: 17.000