Secondo le ultime statistiche in Svizzera sono ancora in calo i divorzi, stessa situazione anche in Italia
L’ultima pubblicazione dell’Ufficio federale di statistica, presentata lo scorso martedì, rivela la situazione svizzera su matrimoni, famiglia e divorzi, vediamo alcuni aspetti considerando anche la situazione in Italia.
Il matrimonio
In Svizzera il numero di matrimoni si aggira attorno ai 40’000 all’anno dalla metà degli anni ‘90. Nel 2014 sono stati celebrati 41’200 matrimoni, il 3,6% in più rispetto all’anno precedente. Si osserva una progressione dei matrimoni tra i cittadini svizzeri (+4,4%), tra i cittadini stranieri (+3,9%) e di quelli misti (+2,4%). Un po’ più di 700 coppie dello stesso sesso hanno optato per l’unione domestica registrata nel 2014, il che rappresenta un aumento del 2,9% rispetto all’anno precedente. Tale incremento è riconducibile essenzialmente alla crescita delle unioni tra donne (+16,5% nel 2014), un fenomeno già osservato nel 2011 e nel 2012. Tra gli uomini, invece, il numero di unioni domestiche registrate è in calo. Il numero di matrimoni è in aumento praticamente in tutti i Cantoni salvo Ticino, Svitto e Nidvaldo, nei quali il loro numero è sceso rispetto al 2013.
In Italia, non sono ancora disponibili i dati dell’anno 2014, diamo quindi uno sguardo al 2013, in cui, secondo l’Istat, per la prima volta il numero dei matrimoni scende sotto quota duecentomila. Sono stati infatti celebrati in Italia 194.057 matrimoni (13 mila in meno rispetto al 2012, 53 mila in meno negli ultimi cinque anni). A diminuire sono soprattutto le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana: 145.571 celebrazioni nel 2013, oltre 40 mila in meno negli ultimi cinque anni. Questa differenza spiega da sola il 77% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni nel 2008-2013.
I matrimoni misti, cioè quelli in cui un coniuge è italiano e l’altro straniero, ammontano a 18.273 nel 2013. La tipologia prevalente è quella in cui è la sposa ad essere di cittadinanza straniera: 14.383 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa (Ue e non-Ue).
Il divorzio
Dal 2006 in Svizzera si costata una flessione del numero di divorzi. Nel 2014 il loro numero continuava a diminuire, passando da 17’000 nel 2013 a 16’500 nel 2014, ovvero un calo del 3,7% rispetto all’anno precedente. Se il comportamento della popolazione osservato nel 2014 dovesse confermarsi in futuro, due matrimoni su cinque (40,3%) potrebbero concludersi con un divorzio.
Anche per quanto riguarda i divorzi non ci sono ancora dati sul 2014 dall’Italia, l’ultima pubblicazione dell’Istat riguarda la situazione dei divorzi nel 2012. Questa pubblicazione rivela però che anche in Italia ci sono sempre meno divorzi, infatti, nel 2012 le separazioni sono state 88.288 e i divorzi 51.319, entrambi in calo rispetto all’anno precedente (rispettivamente -0,6% e -4,6%). I matrimoni più recenti durano di meno. Confrontando i matrimoni celebrati nel 1985 con quelli del 2005, le unioni interrotte dopo sette anni da una separazione sono raddoppiate, passando dal 4,5% al 9,3%. L’Istat rivela inoltre qualche dato più specifico su separazioni e divorzi, come ad esempio sulla tipologia di procedimento scelta in prevalenza dai coniugi che è quella consensuale: nel 2012 si sono concluse in questo modo l’85,4% delle separazioni e il 77,4% dei divorzi. Per quanto riguarda la situazione dei figli: il 73,3% delle separazioni e il 66,2% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. L’89,9% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l’affido condiviso, modalità ampiamente prevalente dopo l’introduzione della Legge 54/2006.
In Svizzera, l’UST rivela che le cifre provvisorie per il 2014 indicano un aumento delle nascite, passate da 82’700 nel 2013 a 83’800 nel 2014 (+1,2%). Come ogni anno, il numero di maschi nati è più elevato (43’100) di quello delle femmine (40’700), per un rapporto di mascolinità alla nascita pari a 106 maschi ogni 100 femmine. Continua a salire anche l’età media delle madri alla maternità, passata da 31,6 anni nel 2013 a 31,8 anni nel 2014. Nel 2014, l’indicatore sintetico di fecondità, ovvero il numero medio di figli per donna in età fertile, rimane prossimo a 1,5, sottolineando una certa stabilità della fecondità nel nostro paese. L’aumento del numero di nascite risulta quindi dall’incremento della popolazione.
Fonte dati: UST/Istat