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23 November 2024
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Scrive chi legge

Sentirsi cittadini

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 Col sudore e la fatica
il lavoro accomuna
lo stipendio si porta a casa
che indipendenti rende
assecondando
bisogni materiali primari.
Un lavoro
anche d’ufficio
meglio se interessante e appagante
aiuta molto
rendendo la giornata
meno pesante.
Il ritorno a casa
soddisfatti di quanto
s’è riuscito a fare
mette di buon umore
la montagna di problemi
che prima s’aveva
s’appiattisce
come una pianura.
Dopo cena
le notizie del telegiornale
accompagnate
dalla lettura del giornale
pongono interrogativi
su quanto nel mondo
e dintorni succede
qualche pensiero fanno fare.
Riflettendo
sui fatti accaduti
sorge spontanea la domanda
per aiutare a risolvere
almeno qualche problemino
cosa potrei fare.
Viene in mente
la partecipazione sociale
alla vita del quartiere
paese, città
ove si vive.
Sentirsi a casa
pone il dilemma
se andare avanti come prima
o se diventare
cittadini completi con doveri
e diritti acquisiti.
Al pari della gente locale
la doppia cittadinanza
sempre più fa contare
un bel salto di qualità
all’intera comunità
d’origine italiana
in Svizzera ha fatto fare
interessandosi e impegnandosi
nel mondo reale.

S. Dugo

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