Juventus e Roma a punteggio pieno verso lo scontro diretto, l’Udinese resta terza, sorpresa Sampdoria, altro pareggio per il Milan e crollo Inter, si rialza il Napoli
Cinque giornate per definire due campionati italiani. Uno è il duello tra Juventus e Roma, che sarà vivo fino all’ultimo, e l’altro campionato assegnerà gli altri posti in Europa e quelli salvezza. Era il pronostico prima del via, ma ci si aspettava una o più terze incomode. Il Napoli, la Fiorentina, il Milan e l’Inter, dopo una discreta partenza, che ha fatto ben sperare, sono già stata ridimensionate da squadre di livello inferiore. A Bergamo la Juventus (0-3) è stata ancora perfetta. Contro l’Atalanta, i bianconeri hanno lasciato intendere che con Allegri siano ancora più forte che con Conte, peraltro anche quella una squadra brillante. La partita dei bianconeri è stata più impegnativa di quello che dice il risultato, perché l’Atalanta ha impegnato i bianconeri sia tatticamente sia fisicamente, sbagliando anche il rigore del pareggio con Denis, parato da Buffon. La Juventus reagisce da grande squadra e 34’ secondi dopo chiude la partita con Tevez, mattatore anche a Bergamo con una doppietta. La Juventus si presenta nei migliori dei modi allo scontro diretto dello Stadium: punteggio pieno, difesa imbattuta e l’attacco che segna a ripetizione.
La gara ci dirà se la Roma (2-0) ha annullato il gap nei confronti della rivale. I giallorossi hanno sofferto contro il Verona all’Olimpico, ma alla fine due perle di Florenzi e Destro hanno regalato i tre punti, a dimostrazione della grande qualità della rosa. Non solo, Garcia in poco tempo ha svolto un lavoro eccelso che ha dato alla Roma una mentalità vincente da grande squadra. Prima dello scontro diretto entrambe saranno impegnate in Champions League contro squadre di alto livello: la Juventus contro l’Atletico Madrid e la Roma contro il Manchester City. Un turno europeo che non inciderà sulla preparazione della sfida, perché entrambe saranno seriamente impegnate da avversari fortissimi. Quindi ci si attende uno scontro diretto entusiasmante e spettacolare che metterà di fronte le due difese bunker contro i due attacchi più prolifici.
Dietro le due pretendenti c’è poco, ma alla ribalta di inizio stagione ci sono l’Udinese (4-2) e la Sampdoria (0-1). I friulani sconfiggono in una gara esaltante il Parma e restano terzi da soli. Il tecnico Stramaccioni pare abbia dimenticato in svelta l’esperienza negativa all’Inter e ha rigenerato l’Udinese che gira intorno a Di Natale, autore di una doppietta (197 gol in A).Pochi entusiasmi a Udine: l’obiettivo resta la salvezza. Il Parma gioca un tempo all’altezza, ma nella ripresa viene tradito dalla difesa. Con soli tre punti la squadra di Donadoni resta ultima. Belle soddisfazioni se le sta togliendo anche la Sampdoria di Mihajlovic e dell’eccentrico presidente Ferrero. Un gol di Gastaldello permette ai blucerchiati di vincere il 109° derby contro il Genoa e di issarsi soli al quarto posto. La partita è stata poco entusiasmante e il pareggio sarebbe più giusto, perché entrambi gli attacchi non sono stati eccellenti. Il gol è arrivato su punizione.
Presumibilmente entrambe reciteranno, insieme alle altre squadre, un ruolo da comprimarie e dovranno accontentarsi delle briciole, se la coppia di testa terrà ritmi indiavolati. Le milanesi dopo i proclami e il mercato estivo già perdono terreno e sono quadi doppiati dalla coppia di vertice a -7. L’Inter (1-4) è addirittura crollata in casa contro il Cagliari di Zeman, arrivato a San Siro da ultimo. Sembrava una squadra quadrata quella di Mazzarri, ma Zeman ha disilluso i tifosi nerazzurri. Irriconoscibile, l’Inter si è pestata i piedi da sola, con l’espulsione di Nagatomo e i clamorosi errori in difesa. Prima vittoria per il Cagliari di Zeman, che ha fatto vedere quel calcio spettacolare che lo contraddistingue. Protagonista Ekdal, autor di una tripletta. Anche al Milan (1-1) è svanita l’euforia di inizio campionato. Contro due neo promosse sono risultati solo pareggi. L’ultimo a Cesena. Il Milan è intraprendente in fase d’attacco, ma concretizza poco e in difesa un gol lo prende sempre. La squadra di Inzaghi è brava a rimediare con Rami, ma poi si spegne e non trova lo spunto vincente. Al Milan la parola scudetto è già sparita e l’obiettivo resta il 3° posto. Punto d’oro per il Cesena che lo ha meritato per la sua prestazione accorta e impostata tutta sulla corsa.
Il Napoli vince contro il Sassuolo grazie a un gol di Callejon, ma è lontano parente della squadra che la scorsa stagione ha giocato ad alti livelli. Il distacco dalla vetta è già di 8 punti e considerando il ritmo delle prime Benitez sposterà l’obiettivo sul posto in Europa. La prestazione contro il Sassuolo non ha dato l’impressione di un Napoli ritrovato e sinceramente è difficile credere che la squadra possa diventare la terza forza. Stesso discorso per la Fiorentina (1-1) che viene fermata anche dal Torino. I viola esprimono sempre un buon calcio, nonostante le pesanti assenze, ma stentano a vincere, anche per la scarsa concretezza sotto porta. A scacciare una crisi imminente ci ha pensato il giovane Babacar che ha pareggiato la rete di Quagliarella, la quale aveva illuso i granata.
Respira la Lazio (0-4) che va a vincere nettamente sul campo del Palermo, allontanando così l’ultimo posto. I siciliani hanno tenuto testa nel primo tempo creando molto, ma sono stati poco concreti. La tripletta di uno scatenato Djordjevic fa ripartire la Lazio dopo l’amara sconfitta interna contro l’Udinese. Per il Palermo resta dura la lotta per evitare la retrocessione. Il pari tra Chievo ed Empoli 1-1 va più stretto ai veneti, mentre per i toscani è il terzo consecutivo, che fa proseguire la politica dei piccoli passi.
Classifica 5° giornata
Juventus e Roma 15; Udinese 12; Sampdoria 11; Verona, Milan e Inter 8; Napoli 7; Fiorentina e Lazio 6; Cesena, Genoa e Torino 5; Atalanta, Cagliari e Chievo 4; Empoli, Palermo, Parma e Sassuolo 3