“Anche persone con handicap hanno il diritto di avere rapporti sessuali”
Si è tenuta, lo scorso martedì al REHAB di Basilea, la tavola rotonda sull’argomento “relazione, convivenza e sessualità con handicap”, organizzata dall’attuale Mister Handicap, Michael Fässler. Si è discusso sulla situazione e le esigenze di persone con un handicap, come “Che importanza ha un handicap in una relazione amorosa?”, oppure “È più difficile trovare un partner per una persona con handicap?”. Per quanto riguarda la vita sessuale di persone con handicap era presente una rappresentante di sexcare.ch, questo nuovo sito internet è stato lanciato martedì scorso, nel comunicato ufficiale si legge che questa sarebbe la prima “piattaforma erotica per uomini con handicap”.
La manifestazione, come abbiamo detto, è stata promossa da Michael Fässler, il giovane professionista di tennis da tavolo nonché uno degli ambasciatori più impegnati per i disabili “Gli argomenti relazione, convivenza e sessualità hanno la stessa importanza per i disabili come per persone senza handicap. L’obiettivo di questa tavola rotonda è quello di sensibilizzare di più la società fino ad eliminare questo tabù e il senso di timidezza che sembra che crei alla società. È importante occuparsi di queste situazioni di vita particolari per poter offrire consigli e proposte valide”.
La sessualità di persone con handicap continua ad essere un tabù, nonostante in “Svizzera vivono circa 780’000 persone affette da handicap fisico, mentale e/o psichico o sensoriale” – dati pubblicati dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) che approfondisce “Il 45% di esse sono di sesso maschile, il 55% di sesso femminile”.
Enrico Matasci, direttore cantonale di Pro Infirmis Ticino e Moesano, in un’intervista rilasciata al “20minuti”, spiega infatti che è un tema molto delicato “attorno al quale non solo ci sono ancora molti tabù, ma c’è anche una sensazione di paura. È indispensabile affrontare la problematica con la dovuta delicatezza e la necessaria sensibilità” – sarebbe inoltre soprattutto la società a dover mostrare più coraggio, continua a spiegare Matasci: “Il mio invito rivolto agli operatori sociali, ai genitori delle persone colpite da handicap, è quello di iniziare un dialogo sull’argomento, di iniziare a riflettere e sviluppare tutte le strategie possibili per portare felicità e benessere nella vita della persona affetta da handicap. Sarebbe sbagliato chiudere gli occhi, nascondere il problema, dobbiamo avere il coraggio di parlarne, perché anche un’esperienza erotica potrebbe portare felicità, gioia e migliorare la qualità di vita di un paziente”.
In Gran Bretagna, ad esempio, sembra che questo tema sia trattato molto diversamente, i servizi sociali di alcuni comuni sono convinti del fatto che la sessualità sia un diritto umano e usano soldi di un programma del governo “Putting People First” (“prima la gente”) per pagare rapporti con prostitute. Il programma del governo britannico su disabili e sessualità che mette al centro l’uomo è molto flessibile rispetto all’uso dei fondi.
In Giappone invece esiste l’ONG “White Hands” che finora si è occupata di circa 370 pazienti in tutto il Paese e ha deciso di stabilire un legame tra handicap e sessualità fornendo assistenza a coloro i quali non sono in grado di soddisfare un piacere in maniera autonoma. Vediamo quindi cosa offre questa piattaforma svizzera recentissima sexcare.ch.
Isabelle Kölbl, una delle prime assistenti sessuali in Svizzera, ha creato insieme ad un piccolo team il concetto d’istruzione e la piattaforma sexcare.ch, questa darebbe la possibilità di cercare e “riservare” donne qualificate nel settore dell’assistenza sessuale per disabili. Da notare che in Svizzera dal 2004 esiste il diploma ufficiale di assistenti sessuali. “Iniziamo con le prime otto ladies e man mano aumenteremo. Inoltre, si terranno alcuni workshop sull’argomento, il prossimo sarà quello del 4 marzo”.
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Salve buona sera quanti anni ha