“Togliere i poteri al Presidente della Repubblica”: Grillo sul palco con la ‘manina’
Grande show al Circo Massimo targato M5s. È prima di tutti il comico Beppe Grillo, garante del M5s ad animare il ritrovo romano dei pentastellati, e si presenta sul palco carico e in compagnia della “manina”, divenuta ormai una componente importante di questo governo. E il garante pentastellato punta subito sul Capo dello Stato, a cui “dovremmo togliere i poteri, dovremmo riformarlo. Il vilipendio… un capo dello Stato che presiede il Csm, capo delle forze armate. Non è più in sintonia col nostro modo di pensare”. “Mi hanno accusato di vilipendio per una battutina che ripeto anche qui. Poi c’è stata la storia dell’impeachment. Noi dobbiamo riformare” il ruolo del Presidente della Repubblica, “nomina 5 senatori a vita, è capo delle forze armate e del Csm. Bisogna togliere questi poteri” ribadisce Grillo. Delle parole forti che suonano come una minaccia nei confronti del Capo dello Stato, ma il Movimento stesso prende subito le distanze dalle parole del comico affermando che “che né le forze di maggioranza né il governo intendono riformare i poteri del Presidente della Repubblica. Tale proposito non è infatti presente nel contratto di governo”. Inoltre “Grillo non riveste ruoli istituzionali. Dal Movimento ribadiscono piena fiducia nel ruolo di Garante della Costituzione del Presidente Sergio Mattarella”. Ma il garante del gruppo continua il suo show, prima elogiando il Salvini con cui “noi siamo strutturalmente come Dna diversi…”, ma “è uno che dice una parola e la mantiene” e “l’etica della politica è la lealtà… questo è un miracolo”. Prima di lasciare il palco non ha dimenticare di dire la sua sull’attuale sinistra che “non esiste il presente ma nemmeno il futuro: è morta, è diventata noiosa, senza una narrazione. Vi sfido a dirmi un nome di un candidato alla segreteria, c’è questo qui, il segretario, che sembra il maggiordomo della famiglia Addams”, parlando di Martina.
A prendere parola sul palco del M5s è anche il premier Giuseppe Conte che avverte: “il cammino del governo sarà lungo, molto lungo, se ne facciano una ragione”. “Ci stiamo mettendo passione, senso di responsabilità e impegno per cambiare il Paese e marciamo compatti verso questa direzione” sottolinea il presidente del Consiglio dal palco del Circo Massimo. E per gli impegni che intendono portare a termine i tempi sono lunghi, per cui, avvisa Conte, “scrivetevelo: 2023” tanto contano di stare al Governo. “Ho preso un impegno – precisa il Presidente del Consiglio – sono il garante del contratto di governo e lo sarò fino all’ultimo giorno. Questo Paese lo cambieremo con voi e attraverso di voi”. Poi passa a parlare dei truffati delle banche a cui assicura “non vi lasceremo soli” e promette un miliardo e mezzo, mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza è necessario non solo per gli oltre 5 milioni di poveri, ma anche perché c’è un problema di giustizia e stabilità sociale a cui bisogna far fronte. “Un governo che fa politica con la P maiuscola non può disinteressarsi di questo problema”. Dopo aver accennato ai complimenti del presidente Donald Trump sui prodotti italiani, lascia il palco con una notizia in anteprima: “mi sono ridotto lo stipendio del 20%, mi sono ridotto anche la scorta perché era giusto farlo”.
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