La Roma tiene lontana la Lazio, Fiorentina quarta, Napoli addio Champions, quasi salvo il Sassuolo, grande rimonta del Cesena
La Juventus (2-0) continua implacabile il suo cammino in campionato e lo scudetto è sempre più vicino. La squadra di Allegri non disdegna mai l’impegno fino all’ultimo, in qualsiasi gara. Ora inizia il tour de force che la vedrà impegnata su altri due fronti: Coppa Italia, difficile semifinale di ritorno a Firenze, e l’abbordabile quarto di Champions contro il Monaco. Le basi per fare bene ci sono: Tevez è irresistibile e la difesa non subisce reti da cinque partite. Anche contro l’Empoli, l’argentino è stato fondamentale: gol del vantaggio e assist a Pereyra per il raddoppio. L’Empoli si ferma dopo otto risultati utili consecutivi, ma esce a testa alta. I toscani si sono impegnati con coraggio e nella ripresa hanno sfiorato il pareggio, che avrebbero meritato.
Non era una sfida scudetto ma importante per la Champions. La Roma (1-0) batte il Napoli e conserva il secondo posto, mentre per la squadra di Benitez le speranza di entrare nell’Europa che conta sono ridotte al lumicino. La squadra di Garcia ha atteso quattro mesi per tornare alla vittoria davanti al proprio pubblico e ci è riuscita in una partita fondamentale. È la vittoria del gruppo, perché la Roma ha sofferto un Napoli in vena offensiva, che ha giocato meglio e ha creato molte palle-gol. I giallorossi si sono espressi solo a tratti sul loro livello e hanno trovato la zampata giusta con Pjanic. Comunque la Roma sembra essersi ritrovata e lasciatosi alle spalle i momenti di crisi, importante segnale per salvare il secondo posto. Il Napoli è disastroso in trasferta (quarta sconfitta consecutiva) anche per i propri, soliti demeriti. Gioca bene sul piano tattico, ma i suoi attaccanti sono poco lucidi sotto porta. Adesso a Benitez restano la Coppa Italia e l’Europa League per salvare una stagione iniziate bene, ma che rischia di essere un fallimento.
Non si fa pregare la Lazio (1-3) che al Sant’Elia ottiene la settima vittoria di fila e continua a incalzare i rivali cittadini. La squadra ribadisce le proprie ambizioni in chiave Champions, ma la gara contro il Cagliari di Zeman è stata più complessa del previsto. I sardi per un’ora sono stati bravi a mettere in difficoltà la manovra laziale con un costante pressing, tenendo il risultato sull’1-1, ma alla fine è prevalsa la superiorità tecnica della Lazio. La squadra di Pioli non fallisce il salto di qualità, mentre il Cagliari manca ancora l’opportunità di avvicinare l’Atalanta.
L’altra sfida in ottica Europa se la aggiudica con merito la Fiorentina (2-0) battendo la Sampdoria. In un colpo solo i viola scavalcano in classifica i blucerchiati e il Napoli, mantenendo i 6 punti di distacco dalla Lazio. I viola giustificano il risultato imponendo il loro gioco fatto di palleggi che mettono spesso in condizioni di segnare gli attaccanti, in primis l’egiziano Salah, imprendibile. La Fiorentina è molto attenta anche in fase difensiva, implacabile sulle rare azioni sampdoriane. Una vittoria di buon auspicio per i viola, che entrano ora nella fase decisiva della stagione con la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. È troppo timida e prudente invece la Sampdoria per sperare di portare un risultato positivo da Firenze, ma resta comunque un bel campionato il suo.
Milano non è vicino all’Europa, ma è alle prese con il futuro. Per il Milan (1-2) una Pasqua serena dopo la vittoria a Palermo, mentre l’Inter (1-1), dopo il deludente pari interno con il Parma, per punizione domenica è scesa in campo alle 8 e 30. I rossoneri non hanno entusiasmato a Palermo, ma ritrovano il successo esterno dopo 6 mesi (!), grazie alle reti di Cerci e del solito Menez. Una boccata d’ossigeno in questi giorni turbolenti sul futuro della società, a quanto pare in procinto di passare a investitori cinesi. Il Palermo è in caduta libera, distratto forse dalle voci di mercato dei suoi gioielli Dybala e Vazquez, ma forse anche dalla consapevolezza di avere raggiunto la salvezza, seppur non matematica. I nerazzurri lasciano il campo sotto il disappunto dei tifosi. Un’Inter bruttissima che ha fatto arrabbiare Mancini, che ha annunciato una totale rivoluzione tecnica a fine stagione. Il Parma ha giocato con dignità e impegno come promesso da Donadoni per consentire la regolarità del campionato. Tanto di cappello.
In fondo alla classifica passo decisivo del Sassuolo (1-0) verso la salvezza. Gli emiliani mettono fine a un periodo negativo battendo il Chievo con un rigore di Berardi. Comunque anche i veneti con i 10 punti di vantaggio sul Cesena terzultimo, sembrano stare tranquilli. La vittoria di misura il Sassuolo se la guadagna con una ripresa in cui tengono bene in difesa nonostante l’inferiorità numerica. Il Chievo è stato sfortunato (traversa di Meggiorini), ma deve recriminare per non avere giocato con più convinzione in superiorità numerica. Spera ancora il Cesena (3-3) autore di una spettacolare rimonta sul campo del Verona. I veneti trascinati da una doppietta dell’immenso Toni, alla 15° rete stagionale, e dal gol di Gomez, credono di aver chiuso la partita, ma sono stati incredibilmente incapaci di gestire il triplice vantaggio. Nell’arco di dodici minuti il Cesena, mai domo, compie il miracolo con le reti di Carbonero, Brienza e Succi a dimostrazione che crede alla salvezza. Un punto pesante che riduce lo svantaggio sull’Atalanta (1-2) a -4. Contro il Torino, i bergamaschi perdono la prima gara della gestione Reja, anche se il pari sarebbe stato più giusto. Prestazione da dimenticare nel primo tempo per l’Atalanta, alla quale non è bastata una ripresa dignitosa per rimontare lo 0-2. L’Atalanta perde un punto sul Cesena e ora rischia grosso. Il Torino è rimasto lucido e ha respinto gli assalti atalantini, in un finale caotico con le espulsioni degli atalantini Pinilla (una prodezza, il suo gol del 1-2) e Basha. I granata si rilanciano in zona Europa League. Il pareggio lascia l’amaro in bocca al Genoa (1-1) che contro l’Udinese non riesce a spezzare il digiuno di vittorie, che dura da febbraio. La squadra di Gasperini continua a raccogliere poco per la mole di gioco che sa costruire, mentre i friulani sono premiati con il gol di Thereau per la determinazione.
Classifica 29° giornata
Juventus 70; Roma 56; Lazio 55; Fiorentina 49; Sampdoria 48; Napoli 47; Torino 42; Milan 41; Genoa e Inter 38; Palermo e Sassuolo 35; Udinese 34; Empoli e Verona 33; Chievo 32; Atalanta 26; Cesena 22; Cagliari 21; Parma 10 (-3)
Gaetano Scopelliti