Vittorie di carattere della coppia al vertice, il Napoli salva il terzo posto, il Genoa continua a sorprendere, ritorna alla vittoria il Milan, precaria la classifica per Cesena e Parma
Più difficile del previsto il derby di Torino per la Juventus (2-1) che lo vince all’ultimo respiro grazie a un gran gol di Pirlo. Stesso discorso per la Roma (4-2) che si fa raggiungere due volte dall’Inter. È stata una delle Juventus meno convincenti della stagione che ha rischiato seriamente di perdere contro un Torino volenteroso e ben messo in campo da Ventura. La gara per i bianconeri si era complicata tatticamente e per l’espulsione di Lichtsteiner, ma i campioni d’Italia hanno confermato di essere una straordinaria squadra con la mentalità sempre vincente. In inferiorità numerica non si sono mai rassegnati e i suoi campioni sono sempre in grado di tirare delle invenzioni fuori dal cilindro: perfetto e preciso il tiro di Pirlo al 93’ che schioda il derby dal pareggio e salva la lunga striscia di vittorie allo Stadium. Sono tre punti pesantissimi che tengono a -3 la Roma. Il Torino ha poco da rimproverarsi e questa volta avrebbe meritato almeno il pari. Il gran gol di Peres dopo quasi 80 metri di corsa ha dato fiducia ai granata che hanno tenuto testa ai bianconeri per 70’. Il Torino ha chiuso bene tutti i varchi e per tre volte ha sfiorato il gol vittoria. La sconfitta è comunque pesantissima e può incidere sul morale della squadra, ora in piena lotta retrocessione.
Anche la Roma è stata in difficoltà contro l’Inter di Mancini, ben più quadrata del solito e ispirata in attacco. I nerazzurri hanno rimontato per due volte il vantaggio dei giallorossi, ma non sono stati capaci di tenere equilibrata la gara. Merito soprattutto della Roma che sembra avere acquisito quella mentalità vincente che contraddistingue le grandi squadre. È stata una vittoria di carattere per i giallorossi – dopo momenti di affanno – che hanno saputo reagire affrontando la situazione con determinazione. All’Olimpico è Pjanic a salire in cattedra con una doppietta a coronare una prestazione quasi perfetta della Roma, che resta l’unica vera antagonista della Juventus. L’Inter non ha demeritato e si è intravista la mano di Mancini (espulso). La squadra era priva di alcuni giocatori chiave (Icardi), ma ha avuto il pregio di giocarsela. Comunque c’è molto lavoro per trovare la quadratura del cerchio, soprattutto in difesa, dove si sono rivisti i soliti svarioni.
La Sampdoria (1-1) di Mihajlovic sfiora la vittoria nella sfida per il terzo posto contro il Napoli. A Marassi finisce in parità. La Sampdoria ha cercato la via del gol con più insistenza, mentre il Napoli ha avuto più occasioni nitide da gol, che però ha sprecato: clamorosa quella capitata a Higuain a tu per tu con il portiere. Un bel gol di Eder nella ripresa sblocca lo 0-0 di una partita avvincente, veloce e animata. La reazione del Napoli rimasto in 10 c’è stata, ma con poca convinzione e poche idee, ma grazie al carattere ha trovato il pari nel recupero con Zapata. La Sampdoria supera l’esame di maturità solo a metà, ma resta una seria candidata al terzo posto. Il Napoli ha meritato il pareggio, ma con più efficacia nei suoi attaccanti avrebbe potuto fare bottino pieno.
Il Genoa (0-3) continua a frequentare le parti alte della classifica. Vincendo con una prova di maturità a Cesena, aggiancia il napoli e mantiene l’imbattibilità fuori casa. Bastano 10’ per mettere al sicuro la vittoria con un uno-due firmato da Matri e Antonelli. Il Genoa di Gasperini ha dominato per lunghi tratti, è in grande salute e gioca un calcio propositivo. Se manterrà l’equilibro e la continuità di risultati la stagione dei rossoblù potrà portare alla Champions League coronando il lavoro del tecnico. Diversa la situazione del Cesena, che non vince dalla prima giornata. La classifica è critica e se mancano i punti da conquistare in casa sarà difficile centrare la salvezza. Ritorna alla vittoria il Milan (2-0) contro l’Udinese, grazie alla doppietta di Menez. La gara è stata condizionata dagli errori dell’arbitro Valeri che non ha visto un gol fantasma (ci risiamo) di Rami, ha concesso un dubbio rigore al Milan, ha espulso Domizzi (diretto) e Essien (doppia ammonizione) con eccessività e non ha concesso un rigore all’Udinese. Il Milan voleva la vittoria come unico risultato per ripartire e ci è riuscito grazie ad una buona prestazione e un Menez ad alti livelli. L’Udinese resta in acque tranquille, ma ha deluso sul piano del gioco.
La Lazio (0-0) non sa più vincere. Anche a Verona contro il Chievo, i laziali hanno smarrito la via del gol, che all’inizio aveva permesso alla squadra di Pioli di piazzarsi al terzo posto. Bene per la prima mezz’ora, la squadra cala nel resto della gara, soffrendo l’aggressività del Chievo, senza comunque rischiare troppo. La Lazio non è riuscita ad arginare il muro clivense, per mancanza di variazioni dello schema, troppo concentrato sulle fasce. I veneti sono al quarto risultato utile consecutivo, grazie a una prova attenta e difensiva, ma restano terz’ultimi.
Il Cagliari (0-4) perde contro una Fiorentina efficace e cinica. Per i sardi continua il digiuno casalingo ancora senza vittorie al Sant’Elia. Per la Fiorentina bella prestazione dopo il primo posto nel girone conquistato in Europa League. Torna al gol Gomez dopo 8 mesi e la seconda vittoria consecutiva in trasferta rilancia i viola nella corsa al terzo posto. Il risultato è comunque bugiardo. Il Cagliari è rimasto in partita per più di un’ora, si è reso più volte pericoloso, ma ha fallito le occasioni da rete, per poi crollare mentalmente dopo il raddoppio della Fiorentina. La classifica per i sardi diventa precaria.
Il Sassuolo (2-1) non si ferma più e dopo la vittoria interna sul Verona arriva il settimo risultato utile consecutivo (record). Gli emiliani salgono a 18 punti, allontanando la zona calda della classifica. La squadra di Di Francesco è diventata più matura, migliorando la qualità della fase difensiva senza tralasciare lo spirito arrembante in attacco. Contro il Verona la vittoria arriva in rimonta con Sansone e il gol-vittoria di Taider nella ripresa. Inquietante la classifica del Verona che non vince da ottobre e nei prossimi turni se la vedrà con avversarie dirette per lotta contro la retrocessione. L’Empoli (0-0) ci prova, ma non vince contro l’Atalanta, che delude in fase offensiva, ma con il punto muove la classifica. Il migliore in campo è stato il portiere atalantino Sportiello, a dimostrazione che l’Empoli ha provato in tutti i modi di vincere. Partita generosa dei toscani, che sbattono sul muro dei bergamaschi, che impostano una gara difensiva senza rischiare molto. Il Palermo (2-1) ottiene una vittoria pesante contro il Parma di Donadoni, al quale non riesce la svolta dopo il ritiro e resta ultimo, sempre più in difficoltà. Gli emiliani non hanno deluso sul piano fisico, sono stati volenterosi e sono rimasti a lungo in partita, riuscendo anche a pareggiare con Palladino, ma non è bastato. Il Palermo fa molta fatica e risolve la gara grazie a una perfetta punizione di Barreto. Per i siciliani la classifica comincia a sorridere per le posizioni che valgono l’Europa.
Classifica 13° giornata
Juventus 34; Roma 31; Genoa e Napoli 23; Sampdoria 22; Milan 21; Lazio 20; Fiorentina 19; Udinese e Sassuolo 18; Inter e Palermo 17; Verona e Empoli 14; Torino 12; Cagliari e Atalanta 11; Chievo 10; Cesena 8; Parma 6;