Il prossimo 26 settembre gli svizzeri saranno chiamati a votare su un tema molto importante e di interesse generale: la revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione.
L’assicurazione contro la disoccupazione (AD) garantisce a chi ha perso il lavoro il 70/80% dell’ultimo stipendio percepito, un servizio di assistenza nella ricerca di un impiego e, inoltre, offre la possibilità di seguire stage di formazione e di perfezionamento per agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro. Da qualche tempo, però, anche l’AD sembra dover fare i conti con la crisi economica che ha creato un forte squilibrio finanziario.
Pare, infatti, che già a metà del 2010 l’AD avesse accumulato un debito pari a 7 miliardi di franchi per risanare il quale il governo svizzero, in accordo col Parlamento, ha deciso di intervenire con un piano che prevede la revisione della stessa legge sull’assicurazione contro la disoccupazione: gli interventi punteranno alla riduzione delle uscite e all’incremento delle entrate. Una tale revisione permetterebbe di preservare un istituto assicurativo di indiscutibile utilità ma è altrettanto vero che, in seguito alla sua applicazione, aumenterebbero i pagamenti da parte dei lavoratori mentre diminuirebbe il servizio offerto con riduzione complessiva delle prestazioni ricevute. Un esempio fra tutti, il periodo di prestazione: mentre adesso con un anno di contributi si riceve 1,5 anni di prestazioni, dopo tale revisione si riceverà solo un anno. Chi ha superato i 55 anni di età è attualmente assicurato per 2 anni con un versamento di 1,5 anni di contributi, con la revisione dovrà, invece, versarne 2 per ricevere le stesse prestazioni. Ancora peggiore è la situazione per i giovani sotto i 25 anni di età senza figli che con un anno di contributi saranno assicurati per soli 9 mesi. Questi e altri saranno i cambiamenti che dovranno accettare gli svizzeri se il 26 settembre gli elettori voteranno a favore della suddetta revisione, cosa che si augura e si raccomanda sia il Parlamento che il Consiglio federale. Ma quali saranno le conseguenze se non andrà in questo modo e gli elettori si opporranno a tali cambiamenti?
Se sarà il “no” ad uscire vincitore dalle urne si dovrà intervenire direttamente sulle trattenute salariali per l’assicurazione contro la disoccupazione che aumenteranno dal 2% al 2,5% a partire dal 1° gennaio del 2011. Sarà inoltre prelevato un contributo di solidarietà dell’1% sulla parte di salario lordo annuale fra i 126mila e i 315mila franchi.
Infine, un nuovo progetto di revisione dovrà essere elaborato e consegnato entro un anno al Parlamento federale.
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