La mattina, durante il caffè, potreste andare sul vostro sito di notizie preferito per vedere le ultime novità e aggiornamenti e trovare i risultati di Miss Italia 2016. Anche se, bisogna ammetterlo, le candidate di quest’anno non facevano impazzire, scoprirete, con compiaciuta sorpresa, che la seconda classificata è una ragazza non solo carina, che si distacca dai soliti canoni ristretti per la silhouette, ma soprattutto che è la prima volta che una ragazza con un po’ di curve in più si piazza tra le prime tre classificate.
Potreste pensare a questo punto che finalmente qualcosa stia cambiando, forse in futuro si potranno prendere le giuste distanze da quelle modelle a cui vorreste tanto dare un panino con la mortadella e dire: “dai mangia qualcosa ogni tanto, sei bella anche con qualche chilo in più”. Potreste pensare che in un mondo forse ancora troppo maschilista, dove, a dispetto di quel che si vuol far credere, domina indisturbata la disuguaglianza tra i sessi e la violenza nei confronti del gentil sesso, le donne riescano anche con piccole vittorie, passo dopo passo, ad ottenere il rispetto tanto decantato da tutte, dalle più femministe a quelle più disinteressate, eliminando finalmente pregiudizi e superficialità.
E poi, scorrendo tra le notizie, potreste imbattervi sulla vicenda della 17enne della provincia di Rimini stuprata da un ragazzo in una discoteca. Ancora l’ennesimo caso di violenza sulle donne, ma questo potrebbe colpirvi particolarmente. Perché? Perché secondo AdnKronos la scena sarebbe stata ripresa dalle amiche della vittima con un cellulare dalla toilette di fianco. Nel video non si vede la vittima in volto, ma le immagini mostrano come la ragazza fosse completamente inerme. In sottofondo le risate di chi ha filmato la scena. Dopo aver visto il filmato, caricato su WhatsApp, è partita la denuncia della 17enne che, accompagnata dalla madre, si è rivolta ai carabinieri. La denuncia è arrivata sul tavolo della magistratura riminese ed è stato aperto un fascicolo per violenza sessuale.
Ed è a questo punto che vi risulterà difficile pensare ai cambiamenti positivi prima auspicati, perché non potete non chiedervi chi o cosa mai può portare una persona a riprendere con il cellulare un atto di violenza di qualsiasi tipo. Di fronte ad episodi come quello capitato alla povera ragazza 17enne, risulterebbe difficile perfino appellarsi ad un possibile abuso di droghe ed alcol, perché se le “amiche” fossero state sotto effetto di stupefacenti o alcolici da non essere in grado di capire la gravità della cosa, nulla comunque giustificherebbe il fatto che il video incriminato è stato successivamente diffuso su WhatsApp. Non è difficile concludere che non solo si sono divertite a vedere l’amica subire violenze sessuali, ma intenzionalmente hanno anche filmato l’accaduto e diffuso il video ridendo della bravata.
In un attimo tutti i buoni pensieri sul mondo che cambia, sulle piccole vittorie delle donne, su un mutamento di tendenza contro il maschilismo imperante e la questione dell’uguaglianza e del rispetto per le donne crolla: se neanche tra donne ci si aiuta a vicenda, siamo messi proprio male…
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