Il Consiglio federale vuole migliorare l’esecuzione delle pene e delle misure. A tale scopo intende potenziare l’assistenza e i controlli, chiarire le competenze delle autorità coinvolte e semplificare le procedure. Inoltre vuole permettere l’applicazione di misure di diritto penale degli adulti ai criminali minorenni pericolosi al termine della sanzione di diritto penale minorile. Nella seduta del 6 marzo 2020, ha posto in consultazione due progetti che contengono i provvedimenti mirati con cui il Consiglio federale intende migliorare ulteriormente la sicurezza
Per attuare la mozione 16.3002 della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale, l’Ufficio federale di giustizia, in collaborazione con i Cantoni, ha analizzato la prassi dell’esecuzione delle pene e già alla fine del 2018 ha proposto una serie di adeguamenti precisi del diritto penale. Una delle conclusioni cui è giunto il gruppo di lavoro è stata la necessità di impedire che criminali pericolosi continuino, in singoli casi, ad essere rilasciati senza preparazione, assistenza o condizioni adeguate una volta scontata la sanzione.
Il Collegio esecutivo ha inoltre stabilito che il vigente diritto sanzionatorio ha dimostrato la sua validità; esso è infatti flessibile e permette di trovare soluzioni su misura nei singoli casi. L’obiettivo principale resta la risocializzazione del criminale dopo che ha scontato la pena, tuttavia, se quest’ultimo resta pericoloso, la società va tutelata per il tempo necessario a impedire che egli commetta altri crimini. Le proposte poste attualmente in consultazione intendono dunque migliorare ulteriormente la protezione in presenza di criminali pericolosi.
Miglioramenti nell’esecuzione penale
Un criminale che sta scontando in regime chiuso l’internamento o la pena detentiva che lo precede deve poter beneficiare dei congedi previsti dalla legge soltanto se accompagnato dal personale di sicurezza. Il Consiglio federale propone di uniformare su scala nazionale le competenze per sopprimere, modificare e prolungare una misura terapeutica evitando così che un criminale, a causa delle molteplici autorità coinvolte, sia rilasciato e possa commettere un altro reato.
Il Collegio esecutivo intende potenziare anche il ruolo della commissione di valutazione della pericolosità precisandone la composizione e le competenze.
Più assistenza e controllo una volta scontata la pena
Non sempre un criminale violento o sessuomane adempie i requisiti per l’internamento. Se è ancora pericoloso dopo aver scontato la pena o essersi sottoposto a una misura terapeutica stazionaria, andrebbe seguito e controllato una volta rimesso in libertà.
A tal fine, il Consiglio federale intende ampliare gli attuali strumenti dell’assistenza riabilitativa e delle norme di condotta. Nelle intenzioni del Collegio esecutivo si potrà, se necessario, disporre a posteriori ad esempio un trattamento terapeutico o l’obbligo di residenza in un determinato luogo come norma di condotta. Il Consiglio federale intende inoltre introdurre la possibilità di controllare meglio il rispetto delle norme di condotta impartite, eventualmente anche impiegando una cavigliera elettronica.
Misure in caso di criminali minorenni particolarmente pericolosi
Il Consiglio federale intende impedire che i criminali minorenni colpevoli di un reato molto grave e ancora pericolosi siano rimessi in libertà dopo aver scontato la sanzione e aver compiuto 25 anni. Pertanto mira a introdurre la possibilità di disporre, se necessario, una misura di diritto penale ordinario da attuare direttamente al termine della sanzione di diritto penale minorile.
DFGP