In attesa di una vera conversione da suora a pop star, ecco in uscita l’album di Suor Cristina, dall’11 novembre disponibile sul mercato discografico
Quando lo scorso anno partecipò al talent show The Voice, Suor Cristina spopolò su tutti i fronti della comunicazione di massa: televisione, radio, web, social. Una vera e propria bomba mediatica che minaccia l’ordine delle cose laddove, una volta, le suore al massimo intonavano i cori delle messe la domenica e che incombe non poco sui buoni propositi della chiesa Cattolica e che, a grandi sforzi, cerca di portare avanti il caro Papa Francesco. Così, come ogni buon vincitore di reality musicale, dopo la vittoria arriva la pubblicazione del disco. E sicuramente anche in questo caso sarà un gran successo. “Miracolo!” diranno i fan devoti della suora cantante, ma non è proprio così. Il nuovo album di Suor Cristina viene pubblicato dopo una gran bella trovata pubblicitaria che la casa discografica, Universal Music, ha ben studiato con il lancio della discutibilissima canzone cover scelta come singolo che anticipa l’album della religiosa: Like A Virgin di Madonna. Non si tratta mica di un brano scelto a caso, ma è un brano voluto e deciso per far chiacchierare della suora canterina.
Inutile che la Sister Cristina venga a dire che il brano è stato scelto e voluto da lei, qui c’è puzza di trovata discografica pubblicitaria. Infatti sul web si sono scatenati i commenti a favore e non sulla scelta del brano, un qualche apprezzamento è arrivato anche da Madonna (“Like A Virgin? #bitinghard” trad. “copi alla grande!”) , che quando ha interpretato il brano Like A Virgin aveva ben in mente il significato di ciò che cantava. Ma la sorella insiste e spiega che “leggendo il testo, senza farsi influenzare dai precedenti, si scopre che è una canzone sulla capacità dell’amore di fare nuove le persone. Di riscattarle dal loro passato. Ed è così che io ho voluto interpretarla. Per questo l’abbiamo trasformata dal brano pop-dance che era, in una ballata romantica un po’ alla Amos Lee”. Ma insomma, non proprio tutti ci credono alla versione casta di Suor Cristina, neanche alcuni dei suoi superiori, tanto che molti vescovi italiani prendono le distanze dall’album definendo il lancio del primo brano musicale in commercio “un’operazione commerciale e furbetta!”. “La scelta di like a Virgin vuole essere testimonianza della capacità che Dio ha di far nuove tutte le cose! Lo interpreto come il TOCCO DI DIO, quando mi ha chiamata ad una vita nuova, restituendomi la purezza, la dignità di essere Figlia Amata da Lui. E da lì la mia sequela fino alla fine dei giorni!” si difende a gran voce la religiosa. Ad ogni modo, che sia riuscito o meno il disco grazie all’uso di uno dei brani più allusivi e famosi di una delle pop star più scandalose di tutti i tempi, l’11 novembre Suor Cristina ha ufficialmente fatto ingresso nel mondo della musica con il suo album di debutto dal titolo – anche questo con un chiaro riferimento – Sister Cristina.
Il primo album della religiosa più ascoltata di tutti i tempi, troviamo in tutto 10 brani, oltre alla già citata Like a Virgin, anche altre cover famose come Try, Fix you, Somewhere only we know, Blessed be your name, Fix you, No one, I surrender, True colors, Price tag e Perto, lounge ou depois (ordinary world) oltre a due canzoni inedite: Fallin’ free e L’amore vincerà. L’album prodotto da Elvezio Fortunato e registrato a Los Angeles (Megawatt Studios, North Hollywood, Henson Recording Studios, Speakeasy Studios) si avvale della collaborazione di musicisti di grandissimo spessore come Vinnie Colaiuta, Sean Hurley, Tim Pierce, Simone Sello, Ed Roth, Davide Rossi, Lisa Liu e molti altri. La copertina dell’album vede la suora ritratta seduta accanto ad un sedile vuoto: “quella sedia rappresenta l’accoglienza, la Chiesa è sempre stata aperta a tutti, ora anche di più” dice Suor Cristina. Nel frattempo si vocifera sull’eventuale partecipazione della Sister Cristina a Sanremo 2015. “Io a Sanremo? Potrei accogliere la possibilità, aspetto un invito, siamo aperte a tutto”, così ha dichiarato Suor Cristina, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, dove ha presentato per la prima volta in una trasmissione tv. Insomma la suora dell’ordine delle Orsoline è in piena campagna pubblicitaria per l’uscita del nuovo disco, ma senza alcuna intenzione di facile guadagno per la cantante, ma solo per i più bisognosi: “Ho fatto voto di povertà useremo tutto il ricavato per aiutare i progetti della congregazione”.
5 commenti
Ognuno vede le cose per come è dentro. Voi ci vedete del marketing perché voi fareste così… ma non conoscete lei ed è per questo che leggendo quanto scrivete mi vien solo da sorridere…
Spero davvero che chi scrive avrà la possibilità di conoscerla un giorno… Bastano 10 secondi… e tutto sarà chiaro!
Addirittura bastano solo 10 secondi per illuminarci?!? Allora Santa Subito!!! Ma come mai, dopo che è finita l’avventura televisiva, non sceglie un repertorio fatto di brani più consoni al suo ruolo? Lei non può cambiare i significati delle canzoni e Like a Virgin ha un solo significato. Pecorella smarrita….
Si cara Malena… bastano 10 secondi… lo dico per esperienza diretta, non per modo di dire!
sul significato della canzone… beh forse dovresti aggiornarti visto che Billy Steinberg… ossia quello che Like a Virgin l’ha scritta… ha pubblicamente dichiarato che la versione di Suor Cristina ha restituito al testo la sua originale interpretazione così come lui l’aveva scritta… e come ho scritto… ognuno ci vede questa storia (come tutto il resto) in base a quello che ha nel cuore… “infatti la bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”!
PS: prima che te ne esci con quale interpretazione strana… questa citazione è un verso della Bibbia… mica roba mia!!! Vangelo sempre attuale!
Potete dire quello che vi pare, ma il testo scritto da Billy Steinberg era considerato e lo è ancora AMBIGUO e questo significa che non ha nulla a che fare con i precetti della fede. Inoltre la memoria collettiva ricorda il senso (per niente casto) che ha reso pubblico la popstar Madonna. Non per niente la cantante che ha portato il testo in auge usava allusioni e ammiccamenti nelle espressioni che richiamavano il sensuale, per dirlo in maniera più….delicata. Per non parlare del video dove la protagonista in abiti nuziali viene proprio adagiata su un letto…dove non credo che si aspetti il “tocco di Dio”. Sarebbe più sincero da parte di Suor Cristina ammettere di aver voluto utilizzare il brano a fini commerciali, per far chiacchierare di sé, della sua scelta paradossale di donna votata alla spiritualità che canta canzoni notoriamente ambigue. Oppure perché scegliere il brano di una delle cantanti più scandalose che esistano e soprattutto che con le sue provocazioni ha sempre cercato di attaccare l’austerità (e non solo) della chiesa? I fini commerciali fanno parte del gioco, non è peccato ammetterlo….può stare tranquilla suor Cristina che ha salva l’anima. La sua vera vocazione è cantare, che lo faccia. Può essere una donna di fede e di chiesa senza per forza mettersi il velo. Si “Sveli” del tutto e in tutti i sensi.
PS: il fatto che “la bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”, in questo caso più che mai non gioca suo favore. A meno che…. 😉
Carissimo Moni… odio ripetermi ma sono costretto a farlo… tu ci vedi fini commerciali perché tu faresti questa scelta per questo motivo… ma tu non sei lei… evidentemente non la conosci… Tutto quello a cui tu dai importanza in quello che scrivi per lei non conta nulla… e forse è questa la cosa per te (come per molti) più difficile da capire. Giusto ieri Suor Cristina ha ricantato questa stupenda versione di Like a Virgin davanti a 3000 persone durante un concerto di natura cristiana… e nessuno si è scandalizzato perché lei trasmette benissimo il valore che da al testo di Steinberg (che è venuto fino da noi pur di conoscerla e presto scriverà per lei). Io invito davvero a leggere per intero il testo della canzone… e sinceramente… se ci si scandalizza per quel testo… forse è meglio non leggere il Cantico dei Cantici (che sta nella Bibbia eh)… potrebbe scioccare qualcuno!!!
Chiudo con una bella frase di Madre Teresa che trae origine dal Vangelo di Matteo, capitolo 7 “Se giudichi le persone, non hai il tempo di amarle.” 🙂