I sindacati insorgono: “errore gravissimo”
Intervenire troppo rapidamente, entro quindi i termini della legge di stabilità, potrebbe risultare “un danno”, perché attuato “senza saggezza e senza cifre chiare” per questo motivo il presidente del Consiglio decide di far slittare al 2016 l’intervento sulla flessibilità delle pensioni, quando cioè i numeri saranno più chiari. Il presidente del Consiglio, intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, ha ribadito che la legge di stabilità si concentrerà sul taglio delle tasse, prima Imu e Tasi sulla prima casa e poi Ires e superammortamenti. “Siamo i primi ad abbassare davvero le tasse”. Allo stesso tempo nella manovra si punterà a combattere la povertà, con misure specifiche per circa un milione di bambini poveri. Nonostante l’esclusione dell’intervento sulle pensioni, tuttavia, la manovra sta lievitando nelle dimensioni complessive, sfiorando i 30 mld. Nel conto, infatti, rientrano, i 16,8 mld necessari per neutralizzare le clausole di salvaguardia degli anni passati, ci sono i circa 5 mld necessari per eliminare Tasi e Imu sulla prima casa e poi le nuove misure. Negli ultimi giorni il premier ha annunciati: il bonus per i bambini poveri, il maxi-ammortamento per chi investe nella propria impresa, l’anticipo dell’intervento di taglio dell’Ires sui profitti di impresa.
Ma i sindacati invece si concentrano soprattutto sull’annuncio di far slittare la flessibilità pensionistica al 2016. È “sbagliato rinviare la scelta e pensare si tratti di qualche aggiustamento emergenziale, scaricando gli oneri sui lavoratori” afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso, in linea con la Uil che considera un ”errore gravissimo” rinviare al 2016 le modifiche alla legge Fornero sulla previdenza. Allo stesso modo considera un errore gravissimo “non affrontare nella legge di Stabilità il tema della flessibilità di accesso alla pensione” anche il segretario confederale Domenico Proietti. “Si continuano a penalizzare i lavoratori over 62 anni e i giovani che vedono ancora bloccato il turn over nel mercato del lavoro. La Uil non si rassegna a derubricare questo tema e continuerà la mobilitazione in tutto il Paese”.
“Non si può rinviare al 2016 la controriforma della riforma Fornero, abbiamo bisogno subito già nella legge di Stabilità di un segnale importante. Sarebbe una risposta per le imprese, per i giovani e per tutti i lavoratori”. Lo ha detto Annamaria Furlan segretario generale della Cisl alla conferenza organizzativa della Cisl torinese. “Vogliamo capire – ha aggiunto – se per il governo, che ha fatto tante ipotesi, ha chiuso e riaperto più volte, questa è una cosa seria o se sono solo annunci a seconda degli spot televisivi che poco interessano agli italiani”.
FOTO: Susanna Camusso