Forza Italia contro i profili falsi: i troll hanno le ore contate!
Quella dei profili falsi è una problematica che la politica ormai non può più sottovalutare. È radicato da anni, anche per via di molti politici che ne fanno un largo uso, l’abitudine di utilizzare i social come mezzi più rapidi per fare politica, propaganda e per raccogliere consensi. Questo ha prodotto di conseguenza il fenomeno dei profili falsi e dei troll. Per questo motivo Forza Italia ha deciso di scendere in campo con una pdl ad hoc nella quale chiede maggiore trasparenza e più chiarezza sulle ‘piattaforme’. Il deputato azzurro Andrea Ruggieri è il primo firmatario del testo di 4 articoli, che punta a “tutelare la sicurezza dei cittadini, garantendo trasparenza e tracciabilità dei dati, e monitoraggio delle informazioni nell’ambito dei servizi di social network elettronici”. Spiega Ruggieri all’AdnKronos che c’è un maggior bisogno di identificabilità. ”Massima libertà di pubblicare ciò che si vuole sui social, ma altrettanta massima identificabilità di chi pubblica, abbinando i profili a un codice fiscale” insiste l’esponente forzista, che cita due casi: ”Innanzitutto, quello del filmato in cui un finto funzionario Bce dice ‘dobbiamo prendere alla gola gli italiani e strozzare l’Italia’, che fa 4 milioni di visualizzazioni. Un chiaro esempio di contenuto chiaramente falso, con una sua forte influenza ed effetto fuorviante”. L’altro esempio riguarda ”il recente video con ben 5 milioni di visualizzazioni di un ragazzo che si finge un ladro sul letto di ospedale, ferito dalla reazione di uno che ha sparato per legittima difesa: lui cattura l’attenzione con la frase ‘che ho fatto di male, volevo solo rubare qualcosa per mangiare, merito di morire? Allora la prossima volta vuol dire che mi porterò anch’io una pistola'”. “La mia proposta – precisa Ruggieri – non impedisce a una persona di avere anche 5mila profili, ma devono essere tutti chiaramente riconducibili a qualcuno che risponde di quello che pubblica”, un riconoscimento che può essere attuato tramite la richiesta da parte dei social network del codice fiscale. La pdl, presentata alla Camera si chiama ‘Nuove disposizioni in materia di tracciabilità degli account social‘ e vuole ”contrastare ogni forma di violazione della dignità della persona”. “Rendere trasparente il sistema delle piattaforme social – assicura Ruggieri – può avere effetti positivi sia in termini di sicurezza e tutela per i cittadini che in termini di qualità delle informazioni, a garanzia di un uso responsabile della rete internet e del dibattito on line”.