I danni provocati dai raggi ultravioletti possono essere prevenuti con le giuste accortezze
Vestiti, shorts, magliettine, sandali, cappelli e, soprattutto, costumi: è finalmente ora di chiudere le valigie, partire e, qualunque sia la destinazione, lasciarsi per un po’ alle spalle il tran tran quotidiano. Occhio però: se la vostra valigia è completa così state dimenticando qualcosa di importante e basilare, ovvero una giusta protezione per la pelle, indispensabile per esporsi al sole (che sia al mare o in montagna) in assoluta sicurezza e prevenire i possibili danni causati dai raggi ultravioletti.
L’esposizione prolungata al calore oltre che far invecchiare precocemente la pelle, può infatti provocare scottature e danni permanenti alla pelle: anche dopo parecchio tempo dall’esposizione, i raggi ultravioletti penetrando nella profondità della pelle possono causare melanomi e altre forme di tumore. I pericoli di un’esposizione continua e non schermata ai raggi solari sono ormai tristemente noti per cui diventa indispensabile proteggere in maniera adeguata la nostra pelle, tenendo conto di diversi fattori quali il tipo di pelle, l’età, le parti da proteggere e gli orari di esposizione.
In fatto di protezioni solari, scegliere non è così complicato: l’industria cosmetica ha studiato prodotti solari in grado di consentire un’esposizione in massima sicurezza, ma bisogna attenersi ad alcune regole per evitare di usare prodotti inefficaci e correre rischi inutili. Nel 2006 la Commissione Europea ha emanato la ‘Raccomandazione sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni’, che stabilisce che i prodotti solari devono proteggere sia dai raggi UVB (responsabili di eritemi e scottature che possono danneggiare la pelle anche in modo permanente) che da quelli UVA (causa di reazioni allergiche e responsabili dell’insorgenza prematura di rughe e, a lungo andare, di processi neoplastici). I prodotti che rispettano tale raccomandazione sono facilmente identificabili, perché riportano in etichetta il simbolo di un cerchio con la sigla UVA.
La stessa Raccomandazione ha inoltre messo in guardia dall’utilizzo di diciture generiche quali ‘schermo totale’ o ‘protezione totale’, che lasciano presupporre una protezione del 100% dai raggi UV, oppure da altre simili tipo ‘prevenzione per tutto il giorno’, che fanno pensare che non sia necessario riapplicare il prodotto. Scegliendo un solare, è fondamentale prestare attenzione al fattore di protezione, l’SPF, che misura appunto il diverso grado di protezione nei confronti dei raggi UVB: maggiore è l’SPF, maggiore è la percentuale di raggi solari filtrata e la protezione garantita alla pelle.
La prima cosa da considerare è quindi il proprio fototipo, determinato dalla pigmentazione della pelle e alla reattività ai raggi solari: ne esistono sei tipi e per ognuno di essi è indicato uno specifico grado di protezione. Ovviamente più il fototipo è basso, maggiore è il grado di protezione da utilizzare. Oltre a scegliere una buona protezione, raccomandano gli esperti, è comunque indispensabile adottare tutti gli altri accorgimenti consigliati dal buon senso, quali non esporsi al sole nelle ore più calde, usare attentamente la protezione soprattutto nelle aree più nascoste che sono quelle meno abitualmente esposte al sole e quindi più delicate, coprirsi il capo se non si sta sotto l’ombrellone e tenere presente che anche quando il cielo è nuvoloso il 90% dei raggi ultravioletti riesce a filtrare attraverso le nuvole, per cui la protezione è ugualmente necessaria.
Per i bambini è consigliabile usare la protezione più alta ed evitare del tutto l’esposizione nelle ore più calde, solitamente dalle 11 alle 17, come raccomandano i maggiori specialisti. Insomma, con qualche accorgimento prendere il sole in tutta sicurezza si può, anche perché, è bene non dimenticarlo, se dosato con cura il sole rappresenta un valido alleato per il mantenimento di un buono stato di salute: aumenta la serotonina, migliorndo l’umore; contribuisce a curare le contratture muscolari; aiuta in malattie quali la psoriasi ed è fondamentale la produzione di vitamina D. Insomma, sole sì, ma con un occhio alla salute e…buona abbronzatura a tutti!