La Juventus fa 11 con il Milan, il Napoli vince con carattere, crolla l’Inter, la Lazio è quarta, bagarre per l’Europa League, si è dimesso Ventura al Chievo
La Juventus sbanca anche San Siro. Un gol per tempo di Mandzukic e Cristiano Ronaldo affondano il Milan, decimato dagli infortuni. La squadra di Gattuso ha messo in campo tanta volontà, ma sul piano del gioco, del livello tecnico e la gestione tattica è stato inferiore. A complicare la gara del Milan anche la serataccia di Higuain, non al meglio e tradito dalla pressione contro la sua ex squadra. L’argentino sbaglia il rigore del possibile 1-1 (Kessiè è il rigorista designato) e si fa espellere per il troppo nervosismo e le proteste esagerate contro l’arbitro. La sosta servirà a Gattuso a ricaricare la squadra, che scende al 5° posto, e a recuperare gli infortunati ed energie fisiche per affrontare al meglio la Lazio. La Juventus, graziata dall’arbitro per la mancata seconda ammonizione per Benatia sul fallo da rigore, mantiene le distanze dal Napoli, resta imbattuta e non dà segni di cedimento. A tenere vivo il campionato è il Napoli. Grande carattere dei partenopei che tengono sotto la pioggia e poi rimontano il Genoa. In questa stagione la squadra di Ancelotti reagisce meglio alle difficoltà e lotta con più veemenza credendo al risultato fino all’ultimo. Emblematica la gara di Marassi su un terreno al limite della praticabilità che non ha facilitato i palleggiatori del Napoli, bravi però a trovare le giuste contromisure. Il Napoli è in salute e con margini di miglioramento. Dopo sette vittorie l’Inter si ferma. A Bergamo crolla contro l’Atalanta che impartisce una lezione di calcio alla malcapitata squadra di Spalletti, forse logorata dall’impegno in Champions League contro il Barcellona. L’Inter, mai in partita, è stata dominata dall’Atalanta che per la mole di gioco prodotta avrebbe meritato un largo risultato nel primo tempo e nella ripresa ha concretizzato al massimo le tre occasioni create. Bravissima l’Atalanta nel gioco e ottima prestazione collettiva. All’Inter sembra non giovare l’aria d’alta classifica e Spalletti si ritrova alle prese con una squadra irriconoscibile, molto labile e fragile in difesa e che si rilassa spesso a livello mentale. Inaccettabile se si vogliono raggiungere importanti traguardi.
La Lazio rallenta nella corsa al quarto posto, ma il pari contro il Sassuolo permette di difendere la posizione dal Milan perdente contro la Juventus. È un pari giusto e pesante contro un Sassuolo che continua a disputare un bel campionato e a mantenere ambizioni europee. Ritorna alla vittoria in campionato la Roma, dopo avere quasi archiviato la qualificazione in Champions League. Di Francesco ha ritrovato nella squadra solidità psico-fisica, ma resta l’incognita se si tratti di una prestazione che dia continuità alla squadra nella corsa verso il quarto posto. Per la Sampdoria si tratta di una minicrisi e Giampaolo non sembra trovare i motivi di questa implosione. Altalenante invece la stagione del Torino. Alla splendida vittoria esterna con la Sampdoria segue una prestazione mediocre contro il Parma, che porta a una sconfitta interna. Tre punti che permettono agli emiliani di agganciare lo stesso Torino in classifica e di candidarsi a un posto in Europa League, anche se l’obiettivo resta la salvezza. La lotta per non retrocedere riguarda al momento cinque squadre. L’Empoli batte e aggancia l’Udinese con merito. Il nuovo allenatore empolese, Iachini, dà subito la scossa, mentre per il tecnico dell’Udinese Velasquez c’è l’esonero all’orizzonte, nonostante la sua squadra abbia giocato una ottima partita, senza sfruttare la superiorità sul campo. Le dimissioni le ha date invece il tecnico del Chievo, Ventura, che dopo quattro giornate ha conquistato solo un punto. Nella sfida salvezza contro il Bologna arriva un pari che serve poco ai veneti e tra la sorpresa di società e giocatori viene reso più amaro dalla decisione dell’ex tecnico della Nazionale. Non è tranquilla neanche la situazione per il Bologna di Filippo Inzaghi che spreca l’occasione di muovere la classifica contro una diretta avversaria e non scioglie i dubbi su una squadra ancora senza identità. Nell’altro duello salvezza arriva anche un pari, ma è la Spal a buttare via due punti preziosi. Contro il Cagliari si fa rimontare in tre minuti, quando si stava avviando a conquistare la vittoria. Negli ultimi quindici minuti i sardi ci hanno creduto e hanno trovato il 2-2, che sull’arco della gara è giusto, ma la Spal, sfortunata per gli infortuni di Felipe e Vicari, deve recriminare per non aver saputo gestire il doppio vantaggio, buttando via due punti importantissimi.
G.S.
foto: Ansa