Un anno scolastico al liceo Vermigli (seconda parte), di Vittorio Panicara
Non solo i viaggi di istruzione offrono un’interessante mescolanza di temi e di ambiti culturali diversi, ma anche altre manifestazioni permettono agli allievi di cogliere gli aspetti interdisciplinari di fenomeni concretamente vicini alla loro vita. Qualche esempio? Uno per tutti, la proiezione del film «Taste the Waste» di Valentin Thurn, un documentario sugli sprechi alimentari nel mondo (il 50% delle derrate alimentari planetarie viene gettato via!), a cui hanno fatto seguito delle discussioni guidate in classe e un lavoro di gruppo che ha creato dei cartelloni esposti e mostrati poi agli ospiti della Giornata delle porte aperte della Casa d’Italia. In quest’ambito l’ecologia andava a braccetto con la politica, la sociologia, la psicologia e quant’altro possa spiegare l’assurdità di una situazione così incresciosa.
Valenza multidisciplinare ha avuto anche il concorso «Il vuoto», indetto da Scienzapertutti, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, concorso a cui hanno partecipato le due classi terze grazie all’interessamento della prof. Pizzichini. Gli studenti, vivamente interessati, hanno formulato molti quesiti via Internet a un esperto di Scienzapertutti, soffermandosi soprattutto su Red Bull Stratos, il progetto sponsorizzato dalla NASA e dalle Forze Armate statunitensi e realizzato dall’austriaco Felix Baumgartner.
All’ecologia e all’archeologia sono state dedicate, rispettivamente, altre due visite: quella ecologica organizzata dalla prof. Caffarel per le classi dalla prima alla quarta, alla mostra «Endstation Meer » presso il Museum für Gestaltung; quella al Museo Archeologico dell’Università di Zurigo della classe prima, accompagnata dalla prof. Gasser.
Quest’ultima, insieme con la prof. Caffarel, ha poi accompagnato le studentesse e gli studenti di quarta e quinta al Kunsthaus in occasione della mostra di Chagall, pittore celeberrimo, a stretto contatto con la città della Limmat negli ultimi anni di vita. Le sue atmosfere sognanti hanno colpito la fantasia degli studenti, la sua complessità ha permesso alla prof. Gasser, docente di Storia dell’Arte, di spiegare i motivi reconditi della sua arte.
Nelle visite guidate del liceo Vermigli il campo matematico-scientifico non è stato certamente trascurato. La prof. Pizzichini ha organizzato altre due attività: ha accompagnato tutte le classi alla conferenza su «Il bosone di Higgs» del prof. Di Nezza e il tema, per quanto specialistico, ha interessato così tanto gli studenti da stimolare ulteriori ricerche personali e approfondimenti; ha poi favorito la partecipazione dei suoi allievi più bravi ai giochi logico-matematici di «Mathesis» (e due studenti del Vermigli si sono classificati al terzo posto). L’altra docente di Matematica, la prof. Magnano, in modo analogo, ha portato gli alunni migliori dello Scientifico ai Giochi di Archimede.
La prof. Caffarel, infine, ha guidato la quinta liceo scientifico alla mostra interattiva «Fossil Art»,allestita da Focus Terra, all’ETH di Zurigo. Una lezione in sala ha introdotto alcuni temi di Paleontologia, più tardi gli esperimenti su terremoti e vulcani e i minerali esposti hanno attratto l’attenzione dei presenti.
Si potrebbero aggiungere la visita di orientamento per la classe quinta all’Istituto di Traduzione e di Interpretazione della ZHAW di Winterthur, il Workshop d’Inglese con le prof. Allegri e Maviglia, le visite al Planetario di Lucerna e a una mostra itinerante a Zurigo sull’inquinamento da plastica, ma è ormai chiaro a chi legge che gli studenti del liceo Vermigli hanno la fortuna di vivere una vita scolastica che li introduce in modo attivo e partecipe a un dialogo educativo che ha come interlocutori privilegiati la società e la cultura. In questo modo la motivazione cresce e lo studio non è fine a se stesso, volto cioè solo al conseguimento del diploma. E se il rapporto con il territorio, con gli altri paesi europei e con le altre lingue di studio (tedesco, inglese e francese) occupa un posto così centrale nell’insegnamento, ciò avviene per permettere all’allievo di conoscersi meglio e di rispettare consapevolmentele altre culture.