Le più recenti statistiche diffuse dalla Banca Nazionale Svizzera-BNS registrano un ulteriore spostamento da parte dei privati dal denaro contante a favore degli strumenti alternativi.
Si tratta di una tendenza meno sostenuta rispetto ai periodi della pandemia ma che comunque anticipa una attitudine destinata a svilupparsi nei prossimi anni.
Questa evoluzione non deve essere intesa come una scomparsa del contante, ma solo una diversa convivenza tra le due differenti modalità di pagamento: il denaro fisico e quello immateriale.
Infatti, ricorda BNS, la maggioranza della popolazione conferma di essere convinta di volere continuare a scegliere tra contante e mezzi di pagamento alternativi.
Esaminando le cifre, in Svizzera il 96% delle persone intervistate infatti dichiara di avere disponibilità di contante nel portafoglio, oppure in casa, da destinare alle spese quotidiane.
Inoltre, sempre in termini statistici, ogni cittadino è in possesso di almeno quattro diversi strumenti di pagamento, il che nel 93% delle volte significa avere una carta di debito, la carta pre-caricata che consente spese entro i limiti del saldo attivo, e nel 76% la disponibilità di una carta di credito, ovvero con facoltà di spesa oltre il limite, e gli inevitabili interessi di mora mensili da pagare sull’importo scoperto.
Veniamo ora al denaro digitale, alle app, ospiti fisse del 75% dei dispositivi elettronici.
Per fare un confronto, il numerario, ovvero il denaro in forma cartacea o le monete, oggi viene utilizzato dalla popolazione solo nel 36% delle transazioni.
Si tratta di un dato in discesa rispetto alle rilevazioni immediatamente precedenti la pandemia, quando l’uso del contante era del 43%, e in ulteriore calo rispetto agli ultimi periodi di normalità pre-Covid19 allorché, e precisamente nel 2017, era addirittura del 70%.
Soffermandosi sull’utilizzo del denaro immateriale, le carte bancarie vengono impiegate per le transazioni quotidiane in oltre il 50% dei casi e per il 75% delle volte ricorrendo alla funzione senza contatto, contactless.
In salita anche l’utilizzo delle app di pagamento; in dettaglio, la loro quota per numero di transazioni oggi é dell’11%, oltre il doppio del 5% riportato dalle statistiche nell’anno 2020.
Sempre per i pagamenti quotidiani, in base al valore delle transazioni, BNS osserva che la quota di utilizzo della carta di debito resta invariata, ovvero al 33%, seguita da quella del numerario, che oggi è pari al 20%, mentre nel 2020 era del 24%.
Per quanto riguarda i bonifici a scadenza fissa, le abitudini sono cambiate poco dal sondaggio del 2020, ed infatti i pagamenti tramite online banking rimangono lo strumento più utilizzato per il 52% delle transazioni. Comunque la tendenza verso le movimentazioni finanziarie senza il ricorso a contante dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni.
Infatti, secondo la opinione degli intervistati, in futuro per i pagamenti quotidiani verranno maggiormente utilizzate le app, predilette del 48% dei casi, mentre alle carte di debito si sceglierebbe di fare ricorso solo nel 35% delle circostanze.
Pressoché tutta la clientela, infine segnala il report di BNS, è soddisfatta del grado di accettazione del numerario in Svizzera.
La popolazione considera l’infrastruttura di gestione del contante soddisfacente e, trovandosi a dover scegliere, in caso di necessità preferirebbe il denaro immateriale al denaro fisico, al numerario.
Inoltre è interessante notare, e non ci facciamo sfuggire l’occasione di riferirlo, che, qualora si decidesse di ridurre i punti dove è possibile depositare il contante, oppure nel caso la movimentazione di quest’ultimo si trovasse ad essere essere gravata da commissioni, molte persone ne limiterebbero l’uso.
di Nicoletta Tomei