La Juventus ritorna sola in vetta, la Lazio consolida il terzo posto, accesa la lotta per la salvezza
Dopo la doppia sfida con il Barcellona e dopo essere scivolati al secondo posto, il Milan rischia di rimanere alla fine della stagione con un pugno di mosche in mano. È stata una settimana da incubo: Fuori meritatamente dall’Europa, anche in campionato i rossoneri hanno buttato alle ortiche il vantaggio di quattro punti sulla Juventus. Dopo il pareggio di Catania è arrivata addirittura la sconfitta interna contro la Fiorentina. Dimezzata dagli infortuni, la squadra di Allegri ha evidenziato anche una stanchezza psicofisica e una difesa che ha spesso traballato. Non si è lasciata sfuggire l’occasione la Juventus, che contro Napoli e Palermo si è dimostrata in ottima forma, sia fisica sia psichica e ha ritrovato la vetta in solitudine. I bianconeri ritornano così favoriti per lo scudetto, nonostante il Milan abbia un calendario sulla carta apparentemente favorevole. Il Milan ha sbagliato la gestione della fase importante della stagione. Allegri ha rischiato, per amor di campionato, Thiago Silva che si è infortunato ed è venuto a mancare contro il Barcellona e ha inserito Pato, convalescente, nel ritorno al Camp Nou, quando la partita era compromessa. Resta un rebus l’infermeria troppo affollata per infortuni (a parte Gattuso e Cassano) in questa fase cruciale. L’Europa non ha giovato alla squadra. La sfida persa dignitosamente contro il Barcellona è stato un colpo molto forte all’autostima dei giocatori e ha assorbito molte energie fisiche e mentali. Gli sforzi hanno avuto conseguenze nella sconfitta contro la Fiorentina, dove il Milan è apparso svuotato, stanco e tatticamente spaesato. La lotta per lo scudetto rimane comunque avvincente. Un punto da recuperare in sette partite non è poi un’impresa. Ma la Juventus è in stato di grazia, scoppia di salute e ha tutto l’organico a disposizione di Conte. Se nel turno infrasettimanale riuscisse a mantenere il vantaggio contro una lanciatissima Lazio, per la Vecchia Signora si prospetta un finale in discesa, per coronare con lo scudetto l’ottimo lavoro svolto dallo staff juventino.
Per il terzo posto la Lazio ha fatto un passo da gigante battendo nello scontro diretto il Napoli. Rimane a tre punti l’Udinese, ritornata alla vittoria dopo un periodo di appannamento, a contendere l’accesso alla Champions League ai biancocelesti. Scontro diretto tra le due alla 35° giornata a Udine. Al Napoli resta la finale di Coppa Italia (contro la Juventus) per salvare una stagione, che altrimenti sarà deludente, poiché il terzo posto si è allontanato. Dopo il flop contro la Juve, la sconfitta contro la Lazio è un segno che i giocatori del Napoli sono in flessione e c’è il rischio di non avere più stimoli dopo una stagione logorante. Addirittura fuori dall’Europa ci potrebbero restare Roma e Inter. La sconfitta subita a Lecce dai giallorossi è un’altra occasione sciupata per avvicinarsi ai rivali cittadini. Alla Roma si fa ora il bilancio del progetto messo su dalla gestione americana e si può parlare già di fallimento. Luis Enrique non ha intenzione di dimettersi, ma per la nuova stagione dovrà essere disegnata una Roma adatta alla sua filosofia. All’Inter neanche il terzo allenatore, il giovane Stramaccioni, riesce a dare continuità ai risultati e dunque si guarda ormai alla prossima stagione, dove sarà inevitabile la rifondazione di una squadra logora. In coda il Cesena è condannato alla Serie B e non gli resta che onorare il campionato. La salvezza sarebbe un miracolo. Anche il Novara perde terreno nei confronti del Lecce e del Parma e i dieci punti di distacco dal quart’ultimo posto sono incolmabili per una squadra che dà tutto in campo, ma raccoglie poco in merito a quanto profuso. Diversa la situazione per il Lecce, che dopo la splendida vittoria contro la Roma avvicina il Parma. Quasi salvi Siena e Palermo, la lotta per non retrocedere si stringe a sette squadre racchiuse in sette punti. Nelle ultime sette giornate non saranno ammesse distrazioni tra squadre equilibrate e ogni punto potrà essere decisivo. Il calendario offrirà scontri diretti, redendo affascinante la lotta per evitare la B. GAETANO SCOPELLITI