Entrambe passano agli ottavi: Francia come prima e Svizzera come seconda del girone. Nel pari di Lille,meglio gli elvetici, più occasioni per i francesi
Uno 0-0 scontato nella sfida di Lille, che fa tutti felici e contenti. Partita molto piacevole in alcune fasi e ricca di contrasti tra due squadre serene, anche se c’era il primo posto in palio. La situazione di Francia e Svizzera alla vigilia non recava rischi. Deschamps ha cambiato la formazione in cinque posizioni e ha ritrovato Pogba, per 25 minuti indiscusso trascinatore e finalizzatore. La nazionale di Petkovic ha confermato di giocare un calcio di buon livello e nella ripresa ha avuto più possesso palla, dettando anche i ritmi. La manovra ha funzionato fino ai 20 metri, dove sono mancate però le idee per andare alla conclusione. Le occasioni migliori le ha create la Francia. Due tiri di Pogba nel primo tempo si stampano sulla traversa, nella ripresa Payet, entrato al posto di Coman, manca il suo terzo gol personale per alcuni centimetri: il suo tiro su passaggio di Sissoko colpisce la traversa rimbalzando davanti alla linea. Le notizie che arrivavano da Romania-Albania hanno consigliato di non incidere e i ritmi sono notevolmente calati. La Francia ha gestito il risultato senza correre pericoli e ha blindato il primo posto del girone. La lunga settima di riposo consentirà a Deschamps di aggiustare alcuni difetti: forgiare i molti talenti individuali in un collettivo solido che si muova con più convinzione nei meccanismi tra i reparti.
Alla Svizzera vanno gli elogi per essersi difesa bene contro una grande, ma bisogna andare cauti con l’euforia. La difesa ha sofferto il talento della Francia esibito con grande velocità in contropiede. La fortuna e la bravura del portiere Sommer, ancora il migliore dei suoi, hanno evitato lo svantaggio. La nazionale di Petkovic mostra un collettivo unito e solido, ma le manca ancora la mentalità vincente. Gli elvetici dominano il possesso palla, ma non rischiano, la manovra è fluida fino ai 20 metri, poi si arena per mancanza di idee. La soluzione con Embolo attaccante al posto di Seferovic non ha convinto. Il giovane attaccante ha pagato dazio per la sua inesperienza e non ha trovato spazio tra Rami e Koscielny. Petkovic avrà una settimana di tempo per risolvere il problema dell’attacco che nella fase a eliminazione diretta sarà determinante. Il primo obiettivo è stato raggiunto senza perdere, ma negli ottavi non basterà la buona prestazione collettiva di Lille per raggiungere i quarti. I giocatori con i compiti di impostare l’attacco, Shaqiri, e Dzemaili trequartista, dovranno migliorare e dare gli impulsi alla fase offensiva, alzare i ritmi e creare il momento-sorpresa dell’ultimo passaggio in area di rigore e migliorando l’efficienza nelle conclusioni. È questa la chiave per il salto di qualità della Svizzera.
Francia – Svizzera 0-0
Francia (4-3-3) – Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Sissoko, Cabaye, Pogba; Griezmann (76′ Matuidi), Gignac, Coman (63 Payet)
Svizzera (4-2-3-1) – Sommer, Lichtsteiner, Schar, Djourou, R. Rodriguez, Behrami, Xhaka, Shaqiri (79′ G. Fernandes), Dzemaili (84′ Lang), Mehmedi (76’ Lang), Embolo (74′ Seferovic).
Reti:
Ammoniti: Rami e Koscielny
Arbitro: Skomina (Slo)
Stade Pierre Mauroy – Lille, Spettatori 49.800
G.S.
foto: Ansa