Il 2 ottobre si è festeggiata la “Festa dei Nonni” in tutto il territorio italiano.
Nella legge istitutiva della Festa (L. 159/2005) è scritto: «È istituita la “Festa Nazionale dei Nonni” quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale. Regioni, province e comuni in occasione della festa di cui al comma 1 possono promuovere, nell’ambito della loro autonomia e delle rispettive competenze, iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni».
All’art. 2 si legge che per lo stesso giorno può essere istituito il “Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia”, in favore dei nonni che, nel corso dell’anno, si siano distinti per aver compiuto azioni particolarmente meritorie sul piano sociale.
La scelta del Parlamento per la data del 2 ottobre fa riferimento alla tradizione cattolica. Proprio il 2 ottobre, infatti, venivano celebrati gli Angeli Custodi, i nostri protettori. Come i nonni che sono da sempre considerati la colonna portante della famiglia, il nostro punto di riferimento nel tempo, la nostra consolazione, i nostri ricordi.
I nonni sono presenti nella nostra vita fin dall’inizio, sono saggi, gentili, presenti, disponibili. Sono dolci ma non smielati, giusti ma non severi, e ci tramandano il passato traghettandoci nel futuro.
Per questa giornata è stata composta una canzone. Scritta dal cantautore Walter Bassani, la canzone si intitola: “Tu sarai”. Ecco alcuni versi: «Tu sarai un uomo migliore, se porterai i nonni nel cuore… perché lo sai quegli occhi sinceri sono i bambini di ieri».
Il testo è stato tradotto in diverse lingue e la “Festa dei Nonni” viene celebrata in tutto il mondo in diverse date.
L’8 ottobre, presso la Missione Cattolica di Lingua Italiana nel Cantone di Lucerna, è stata organizzata quest’anno la 16.ma edizione della “Festa dei Nonni” che vivono nella Svizzera centrale. La ricorrenza è stata celebrata alla presenza del missionario don Stefano Ranfi e con la partecipazione della cantante Elisabetta Viviani come ospite d’onore.
Molti i partecipanti che hanno festeggiato i nonni presenti, i quali, dopo il pranzo, hanno improvvisato un lungo “trenino” cantando e ballando tutti insieme. Un momento di cordialità nel quale – tra sorrisi, ricordi e qualche lacrima – hanno ricordato le parole di Papa Francesco sui nonni: «I nonni sono la saggezza, la memoria di un popolo e devono trasmettere questa memoria ai nipotini. I giovani, i bambini devono parlare con i nonni per portare avanti la storia» (Discorso alle famiglie all’Incontro mondiale di Dublino, 29 agosto 2018).
Alla “Festa dei Nonni” ha partecipato don Stefano Ranfi, al quale abbiamo rivolto alcune domande
Da quanto celebrate questa ricorrenza dedicata ai nonni?
La “Festa dei Nonni” è diventata una tradizione da circa 16 anni con la costruzione del “Centro Papa Giovanni”, ed ha riscosso da subito un grande successo apportando una notevole rilevanza alla comunità italiana del Canton Lucerna.
Come in tutte le società occidentali, le persone anziane, e soprattutto i nonni, sono una risorsa d’affetto e di aiuto per le giovani famiglie, che non saprebbero come fare senza il loro aiuto.
Per questo e per molto altro, la Chiesa e la nostra Missione hanno voluto celebrare queste figure così importanti e così amate dal Santo Padre Francesco.
Un momento di gioia e di preghiera… come avete festeggiato quest’anno?
La festa è iniziata con la celebrazione eucaristica, la Santa Messa, durante la quale, al momento dell’offertorio, una famiglia ha portato un piccolo albero: segno della vita che dai nonni, passando per i figli, arriva ai nipoti. Dopo la comunione una nipotina ha recitato una preghiera per i nonni in forma di poesia. Amicizia, valori e anche una famosa cantante ad accompagnare questo bel momento…
La festa è poi proseguita con il pranzo offerto ai nonni dalla Missione e con il pomeriggio animato dalla cantante Elisabetta Viviani, che ci ha dilettato con il suo bel canto e con canzoni tratte dai repertori più famosi, coinvolgendo nel ballo le varie generazioni, dai più anziani ai più piccoli. Abbiamo vissuto un bel pomeriggio di allegria e di amicizia, valori importanti che rendono la nostra umanità solidale.
E pensando al futuro?
I nostri eventi a breve saranno: il pranzo cosiddetto “povero” in occasione della “Giornata Mondiale dei Poveri” indetta da Papa Francesco, il cui ricavato andrà per la costruzione in Congo di una casa di accoglienza per i bambini abbandonati di strada; il “Natale dei bambini”, che vedrà la partecipazione di tutte le famiglie dell’oratorio; il “Natale dei pensionati” e il ritiro spirituale per tutta la comunità in preparazione al Natale.
Tutte queste iniziative sono realizzate per cercare di vivere il più possibile la comunione tra di noi e donare la testimonianza dell’amore di Gesù che ci vuole come una grande famiglia.
Siamo stati fortunati ad incontrare la cantante Elisabetta Viviani alla quale abbiamo chiesto un pensiero sulla giornata passata in festa con i nonni: «È la seconda volta che vengo a Lucerna», ha detto Elisabetta. «L’accoglienza è stata stupenda, sia da parte di Franco Aufiero che da parte di don Stefano, e la festa è stata molto carina. Ho cantato le canzoni del mio repertorio e il pubblico ha cantato e ballato con me. Queste serate mi fanno sentire vicina al mio pubblico e mi fanno sentire l’affetto che prova per me. Spero di tornare ancora per un altro spettacolo».
«Attualmente sto facendo le mie serate in giro per l’Italia», ha aggiunto Elisabetta. «Il 17 dicembre sarò a Cagliari e canterò all’interno dei “Mercatini di Natale” con il gruppo dei “Rocking Hive”. Sto anche preparando altri spettacoli insieme al mio produttore Claudio Damiani, con il quale negli scorsi anni ho inciso quattro CD. L’ultimo si intitola: “Sembrava un gioco”. Siamo preparando anche nuovi brani per il nostro repertorio…».
Intervista a cura di Paola Di Giulio