Il Consiglio federale ha preso atto della decisione della Commissione europea di sospendere la partecipazione elvetica ai programmi Erasmus+, Orizzonte 2020 e MEDIA e di considerare la Svizzera un Paese terzo. Ha dunque incaricato la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) e l’Ufficio federale della cultura (UFC) di elaborare apposite soluzioni transitorie
In una riunione il Consiglio federale ha deciso di mettere a punto soluzioni transitorie per i programmi nel campo della ricerca, della formazione e della promozione cinematografica. Le misure nell’ambito della formazione mirano a consentire agli svizzeri di partecipare, seppure indirettamente, al programma Erasmus+ dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport 2014-2020. Concretamente, come avveniva prima del 2011, sarà necessario concordare con le istituzioni svizzere un finanziamento complementare per sostenere i progetti e i candidati ed elaborare criteri di valutazione e di finanziamento propri.
Nel contempo il Consiglio federale intende aiutare anche i ricercatori in Svizzera che, in seguito alla sospensione dei negoziati sul programma di ricerca Orizzonte 2020, sono stati esclusi dai progetti di collaborazione previsti nel 2014. Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) è stato incaricato di elaborare una soluzione transitoria per consentire il finanziamento diretto dei ricercatori in Svizzera che collaborano a progetti specifici o di partenariato nell’ambito di Orizzonte 2020. Infine, il Consiglio federale ha approvato una soluzione transitoria che dovrebbe compensare la sospensione dei fondi del programma di promozione cinematografica MEDIA (circa 5 mio. franchi) incaricando dell’attuazione il Dipartimento federale dell’interno (DFI). L’obiettivo è garantire il proseguimento dei progetti in corso e l’eventuale reinserimento nel programma. Questa misura, tuttavia, non consentirà l’accesso senza restrizioni al mercato cinematografico europeo e alla sua rete. Queste soluzioni transitorie si sono rese necessarie in seguito alla decisione dell’UE di sospendere i negoziati relativi ai programmi succitati e di retrocedere la Svizzera allo status di Paese terzo il 26 febbraio 2014. La decisione dell’UE è stata motivata dall’approvazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Il Consiglio federale è in contatto con l’UE e continua a impegnarsi affinché l’esito della votazione del 9 febbraio 2014 sull’iniziativa contro l’immigrazione di massa sia realizzato in maniera coordinata e nell’interesse di tutte le persone, svizzere o europee, interessate dagli accordi e per risolvere le questioni in sospeso.
Cos’è Erasmus+?
Erasmus è il nuovo programma di formazione dell’UE per gli anni 2014 a 2020, che rende possibile ai giovani e adulti durante la formazione di scambiarsi con insegnanti e docenti ed è una rete per le varie scuole, istituti e accademie di tutti i Paesi partecipanti. In sette anni vengono spesi per i sette programmi che fanno parte di Erasmus+ 14,7 miliardi di Euro. Il programma per le formazioni professionali si chiama ad esempio Leonardo da Vinci, invece il programma per la formazione terziaria, quindi universitaria o la scuola universitaria professionale si chiama Erasmus. Più di quattro milioni di giovani, tra cui circa 6’300 studenti, scolari e docenti e 125’000 istituzioni approfittano di queste proposte.
Parlando concretamente di uno di questi scambi, si deve immaginare una rete grandissima di università . Facciamo un esempio più concreto. Se uno studente dell’università di Zurigo per un semestre va a studiare in un’altra città, questo riceve una borsa di studio dalla propria università, al contrario uno studente dell’altra città poi potrà studiare all’Università di Zurigo e riceve la borsa studio della sua università. Queste borse di studio vengono finanziati dall’UE.