Secondo l’Oms il sovrappeso sarà la prossima epidemia. Nel 2030 il 20-30% della popolazione mondiale sarà in sovrappeso e il 40-50% obesa. Tra i cibi che ci aiutano a combattere il sovrappeso, i frutti di bosco!
L’arrivo del bel tempo e la possibilità di scoprirci e metterci in costume, ci fa trovare spesso di fronte al solito problema del peso in più. Oltre ad essere un evidente problema estetico, quello del peso corporeo può essere certo una problematica seria che mette a rischio la nostra salute. I rischi per la salute di un soggetto obeso o in sovrappeso sono molteplici e investono diversi settori, dalle allergie ai problemi cardiovascolari. È chiaro ormai che quello del grasso in eccesso non è solamente un problema estetico. Nonostante ciò il fenomeno è sempre in aumento e anzi pare che in futuro sarà sempre peggio. Infatti, il problema del sovrappeso, e peggio ancora dell’obesità, sta destando molta perplessità nel mondo sanitario per la velocità con cui il fenomeno sta crescendo. Con gli attuali ritmi di crescita dell’obesità, nel 2030 si prevede che il 20-30% della popolazione mondiale sarà in sovrappeso e il 40-50% obesa. Secondo le stime sconfortanti diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), presentate durante il congresso europeo sull’obesità svolto a Praga, nel 2030 il paese con più maschi sovrappeso sarà l’Irlanda, con l’89% di cui quasi metà obesi (un dato pari solo all’Uzbekistan), mentre le donne più sovrappeso saranno le belghe, con l’89% e le più obese le britanniche con il 26%. Oltre all’Irlanda e alla Gran Bretagna i paesi che l’Oms vede più a rischio sono Grecia, Spagna, Austria e Repubblica Ceca, e persino la Svezia, che tradizionalmente ha una bassa prevalenza di obesità, arriverà al 26% di obesi dall’attuale 14%, mentre le donne passeranno dal 12 al 22%. Tra i pochi paesi che vedranno invece una riduzione della prevalenza c’è l’Olanda, che ora ha il 54% di sovrappeso e passerà al 49. «Anche se questa è solo una previsione, e quindi i dati vanno presi con estrema cautela, porta due messaggi molto importanti – ha commentato Joao Breda dell’ufficio europeo dell’Oms -. Il primo è che la disponibilità e la qualità dei dati nei paesi devono essere migliori e il secondo che queste previsioni mostrano la necessità di fare di più per prevenire e combattere l’obesità». Per quanto riguarda l’Italia, addirittura un’italiana su due e sette uomini su dieci potrebbero essere in sovrappeso, con anche le percentuali di obesi in forte aumento. In particolare la percentuale di donne sovrappeso passerà dal 39% del 2010 al 50% del 2030 e per gli uomini si passerà dal 58% di sovrappeso del 2010 al 70% nel 2030, con gli obesi che passeranno dal 12 al 20%. La Svizzera, invece, se la cava bene perché risulta tra i paesi con le percentuali più basse ( 4,1% per gli uomini e 4,0% per le donne) anche se però è stato comunque segnalato un aumento costante. In termini numerici, in Svizzera 2,2 milioni di persone sono in sovrappeso o affette da obesità. La situazione è particolarmente allarmante per quanto concerne i bambini e gli strati socialmente svantaggiati della popolazione. Anche se non c’è una ‘formula magica che riesca a risolvere il problema, spiegano gli esperti, i governi devono intervenire. “Servono politiche che limitino il consumo di cibi poco salutari – afferma Laura Webber, uno degli autori principali -, rendendo gli altri più accessibili”. Così biogna sfruttare anche le scoperte di quei cibi che possono aiutarci a perdere peso o comunque che frenano l’aumento. Le ultime scoperte in questo senso hanno evidenziato la buona azione dei frutti di bosco o del vino rosso come “bricia grassi”.
L’equivalente di due o tre porzioni al giorno di frutti di bosco come fragole, mirtilli e lamponi, oltre che uva e mele, possono aiutare a trasformare il grasso in eccesso in ‘grasso beige’, una terzo tipo di grasso, oltre a quello bianco o marrone, brucia calorie. E anche col vino rosso si potrebbe ottenere un effetto simile. Merito del resveratrolo, un antiossidante che tra gli effetti benefici avrebbe anche quello di combattere l’obesità. La scoperta si deve ad una ricerca della Washington State University pubblicata su International Journal of Obesity. I ricercatori hanno svolto degli esperimenti su topi di laboratorio, somministrando ad alcuni di loro l’equivalente di resveratrolo di quello assunto con due-tre posizioni di frutta, più o meno 340 grammi. Nonostante i topi avessero seguito una dieta ricca di grassi, hanno acquisito il 40% di peso in meno rispetto a quelli che non avevano assunto il resveratrolo. Lo studio ha dimostrato che i topi a cui è stata data la sostanza sono stati in grado di convertire il “grasso bianco” in eccesso in “grasso beige”, che brucia le calorie riducendo così l’aumento di peso. Anche il vino rosso come Merlot o Cabinet Sauvignon contiene resveratrolo ma la quantità contenuta è solo una frazione rispetto al contenuto nell’uva ricorda il professor Min Du, autore della ricerca, che evidenzia anche come il resveratrolo sia solo uno dei composti polifenolici della frutta che potrebbero avere un effetto benefico sulla salute.