Secondo titolo consecutivo Under 21 per la Spagna che in finale non lascia scampo all’Italia di Mangia
GERUSALEMME – Neanche l’Italia è riuscita a fermare la cavalcata trionfale della Spagna all’Europeo Under 21 in Israele. L’illusione è durata poco. Dopo la sonora sconfitta agli Europei 2012 delle nazionali maggiori, anche la sfida tra Under 21 è stata una finale a senso unico tra Spagna e Italia. Troppi forti gli iberici per gli azzurrini, che comunque hanno disputato un torneo ad alto livello e escono dalla competizione a testa alta. La partita è stata senza storia e mai messa in discussione. Impressionante il gioco, il livello tecnico, la qualità del possesso palla dei giovani spagnoli. Troppo per la squadra del c.t. Mangia, che ha avuto almeno il merito di pareggiare con Immobile l’1-0 di uno scatenato Thiago Alcantara. Il talento del Barcellona ha realizzato una tripletta nel primo tempo che ha messo di fatto fine alla partita. Al 6’ minuto è arrivato subito il vantaggio, al 31’ Alcantara sfrutta un cross di Koke e al 38’ realizza il rigore concesso per un fallo di Donati su Tello. Male la difesa italiana, che fino al quel momento era stato uno dei reparti più affidabili dell’Under 21. Poco influenti i giocatori di maggior talento italiani: Verratti non detta mai il gioco, Borini non si nota mai nella area spagnola.
Il c.t. non trova le contromisure, semplicemente perché la Spagna è di un’altra categoria e allunga così la sua striscia positiva di 26 partite senza sconfitte (due pareggi). Tutti bravissimi gli spagnoli che giocano a memoria in un sistema collaudato da anni. Nella ripresa spazio ad alcuni interventi di Bardi (in tre occasioni) che esaltano le sue qualità, al gol di Isco del 4-1 su rigore e per la rete di Borini che fissa il risultato sul 4-2.
L’Italia non deve recriminare. Troppa la differenza al momento. L’esperienza in Israele ha evidenziato che il lavoro sui giovani è importante per far crescere i talenti di casa e di questa Under 21 tre-quattro giocatori possono fare il salto nella Nazionale di Prandelli. L’unico neo è l’impossibilità di molti giocatori di trovare spazio nei grandi club. Tra i difensori italiani che giocano in Serie B e gli attaccanti spagnoli, che hanno esperienze in Champions League c’è un abisso. Anche la poca esperienza internazionale ha fatto la differenza.
ITALIA – SPAGNA 2-4 (1-3)
Italia: Bardi – Donati, Caldirola, Bianchetti, Regini – Florenzi (13’ st Saponara), Rossi, Verratti (31’ st Crimi), Insigne – Borini, Immobile (13’ st Gabbiadini).
Spagna: De Gea – Montoya, Bartra, Martinez, Moreno – Illarramendi, Koke (40’ st Camacho) – Tello 7 (25’ st Muniain), Thiago Alcantara, Isco – Morata (35’ st Rodrigo)
Arbitro: Jug (Slovenia) – Reti: 6’, 31’ e 38’ (rig.) Thiago Alcantara, 10’ Immobile, 21’ st Isco (rig.), 35’ st Borini
Spettatori: 29.320