Juventus e Napoli vincono anche la prima in casa, Spal a punteggio pieno, la Roma fermata in casa, bene la Fiorentina, l’Inter non decolla, Chievo e Lazio a quota zero
Dopo 180 minuti di campionato Juventus e Napoli si ritrovano a braccetto e rilanciano la sfida scudetto. Anche nella prima gara davanti al proprio pubblico arriva la vittoria. I campioni d’Italia regolano la Lazio e il Napoli si conferma esperto in rimonte con un 3-2 al Milan, dopo essere andato in svantaggio 0-2 a inizio secondo tempo. La Spal, di misura sul Parma, si ritrova in vetta.
Neanche all’esordio allo Stadium arriva il primo gol di Cristiano Ronaldo, ma la Juventus non perde il vizio di vincere. Allegri sta costruendo la squadra intorno al portoghese e grazie all’abbondanza della rosa, può provare diverse soluzioni. Contro la Lazio sono finiti in panchina Dybala, Cuadrado e Douglas Costa e si sa che Allegri si prende la pazienza e i tempi necessari per l’inserimento dei nuovi, con la non trascurabile certezza che i risultati arrivano sempre. Contro la Lazio, che la scorsa stagione aveva vinto su questo campo, sono bastati un gol per tempo per una vittoria abbastanza facile e senza sforzi, a dimostrazione della solidità della squadra anche quando cambia fisionomia. Che siano Mandzukic, Bernardeschi o Matuidi la Juventus interpreta bene la gara e ha diversi modi di vincere. In attesa dei gol, che arriveranno, di Ronaldo, Allegri si affida al gioco strettamente concreto senza fronzoli, affinché troverà la formazione migliore per sfruttare al meglio l’enorme potenzialità tecnica della rosa. Per la Lazio il calendario è stato severo, ma se è iniziato in salita è anche per demeriti propri. La Lazio vista contro Napoli e Juventus è lontana parente di quella che aveva quasi conquistato la Champions. Molti giocatori non sono in forma e ne risente il gioco offensivo, che è l’arma micidiale della squadra.
L’allievo Gattuso stava per fare uno sgarbo al maestro Ancelotti. Ad inizio del secondo tempo di Napoli-Milan, la squadra rossonera era in vantaggio 2-0 dopo una ottima gara di personalità, grinta, ordine e applicazione tattica. Ancelotti sfodera la sua esperienza e cambia la sua squadra tatticamente e gli equilibri in campo mutano. Il Napoli si trasforma, gioca con determinazione e rimonta il Milan che si spegne dopo avere subito il primo gol. Gli azzurri continuano sulla falsa riga dello scorsa stagione, con Ancelotti che non stravolge l’identità sarriana, ma sta cercando di migliorare la squadra, con gli stessi giocatori, per farle fare il salto di qualità. Gattuso torna invece a mani vuote e la consapevolezza che nella sua squadra sono riaffiorate le amnesie della scorsa stagione. Il tecnico dovrà ripartire da quanto di buono visto al San Paolo, ma dovrà migliorare l’aspetto mentale e la concentrazione per tutta la gara, l’assetto e l’equilibrio tra i reparti con i giocatori che danno garanzie: in molti hanno deluso, da Donnarumma agli esterni di difesa (quante distrazioni sui gol del Napoli), a Biglia nel centrocampo incapace di servire Higuan arrivato per risolvere il problema del gol.
La Spal è sorprendentemente a punteggio pieno dopo la vittoria di misura contro il Parma, che forse avrebbe meritato il pari. Dopo la Vittoria contro il Bologna, i ferraresi si aggiudicano l’altro derby emiliano contro il Parma grazie a una prodezza di Antonucci. La squadra di Semplici è in vetta a fianco di Juventus e Napoli. Ma più che guardare in alto, la Spal si preoccupa della salvezza e i sei punti conquistati pesano molto per l’obiettivo permanenza nella massima serie. Il Parma che insegue lo stesso obiettivo, non è dispiaciuto e solo la scarsa concretezza sotto porta ha negato un risultato positivo. La Roma deve già rincorrere le rivali scudetto. Nella prima gara interna ha patito le pene dell’inferno per riacciuffare un’eccellente Atalanta, che ha fatto totale turn over. Bellissima e spettacolare la gara dell’Olimpico, ricca di emozioni e giocata a ritmi alti con elevata fattura tecnica. Sei gol hanno deliziato ai tifosi con un primo tempo dominato dall’Atlanta. Meglio la Roma nella la ripresa, che Di Francesco ha riorganizzato ed è riuscita a recuperare l’1-3. Sul pari entrambe hanno cercato la vittoria, giocando gli ultimi dieci minuti a viso aperto e creando diverse occasioni da gol.
L’Inter di Spalletti non decolla. Contro il Torino arriva il secondo passo falso e i nerazzurri sono già a -5 dalla vetta. I cambi e una nuova predisposizione tattica sembravano aver riportato sulla giusta via, bel primo tempo con due reti. Nella ripresa riaffiorano i soliti difetti: crollo fisico, distrazioni difensive (malissimo Handanovic) e l’incapacità di reagire alle difficoltà. La situazione è allarmante, l’etichetta di anti-Juve già pesa e Spalletti è spalle al muro e deve trovare rimedi. Bene il Torino, che anche contro la Roma non aveva demeritato. Nel carattere della rimonta Mazzarri potrà costruire una squadra che potrà lottare per l’Europa. Convincente esordio della Fiorentina che ha umiliato il Chievo (passo indietro rispetto alla gara contro la Juventus) con sei reti. Pioli è riuscito a inserire al meglio i neoacquisti e ha dato già una identità alla squadra: bel gioco, grinta e cinismo sotto porta. Diversi gli esordi delle genovesi. Il Genoa in uno stadio silenzioso per ricordare le vittime del Ponte Morandi, vince una gara equilibrata contro l’Empoli grazie anche ai suoi veterani. Cade invece la Sampdoria sul campo dell’Udinese, che è partita col piede giusto in campionato. I friulani continuano a crescere, bel primo tempo e buona gestione del risultato fino al termine. La Sampdoria ha giocato bene un tempo, ma è rimandata. Illusione Cagliari che subisce però per due volte la rimonta del Sassuolo (2-2) e scialbo 0-0 tra Frosinone e Bologna, con la squadra di F. Inzaghi che gioca meglio, ma spreca le occasioni. La paura paralizza però le squadre.
G.S.
foto: Ansa