Secondo Natale all’insegna del Covid: quanto influisce la pandemia sulla spesa natalizia?
La corsa ai regali dell’ultimo momento è ormai iniziata, anche se la maggior parte di noi ha già fatto i propri acquisti. Il Natale, però, non è fatto solo di regali, il periodo delle feste natalizie, infatti, è un toccasana per tutti i settori dell’economia: si spende per il cibo, per l’abbigliamento, per le decorazioni, ci si incontra fuori per un aperitivo, una cena, i viaggi, perfino gli enti che raccolgono fondi a scopi benefici registrano un aumento delle entrate. Ma cosa succede se una pandemia come il Covid mette il bastone tra le ruote? Purtroppo è una dura frenata all’economia che non solo dura da quasi due anni, ma si avverte maggiormente proprio durante questo periodo. Eppure i sondaggi dicono altro.
In Svizzera, infatti, è stata stimata la spesa di una cifra record di 334 franchi a testa per i regali, una cifra che forse non ci aspettavamo visto i tempi. Secondo lo studio realizzato per conto della società di consulenza EY, l’investimento destinato ai regali sarà da record, addirittura superiore del 2% a quello dell’anno scorso, con una cifra che si aggira sui 334 franchi a testa per i regali. “La spesa pianificata è ai massimi storici probabilmente proprio a causa della pandemia, dato che molti consumatori hanno più soldi a disposizione, denaro che non sono stati in grado di sborsare negli scorsi mesi”, afferma André Bieri, dirigente EY.
Di questo aumento della spesa ne godrà soprattutto il settore della vendita online che registra un notevole aumento, infatti il 26% del campione in Svizzera ha dichiarato che comprerà i regali online (l’anno scorso il dato era solo al 10%) e il 34% comprerà i regali sia online che nei negozi specializzati e centri commerciali. “La pandemia sta agendo come un acceleratore, le forme stazionarie di vendita stanno chiaramente perdendo terreno, mentre l’online è in piena espansione e ha raddoppiato la sua quota di mercato rispetto al 2020, dal 16% all’attuale 33%”, osserva Bieri.
Secondo lo studio, a spendere di più sono proprio le donne con una spesa pari a 320 franchi, un aumento di ben 56 franchi rispetto al 2020. Gli uomini, invece spenderanno 351 franchi in media, ma con un aumento di soli 42 franchi a testa. Il 50% delle 515 persone interpellate fra il 29 novembre e il 4 dicembre investirà oltre 250 franchi in regali e quasi un intervistato su cinque più di 500 franchi. Solo l’11% non arriverà nemmeno a 100 franchi. I nuclei più inclini a consumare sono le famiglie monoparentali (365 franchi).
In Italia, invece, la spesa pro capite per i regali è in netto calo, seguendo un trend ormai costante da qualche anno. Le stime di Confcommercio-Imprese per l’Italia indicano che quest’anno la spesa media a persona sarà pari a 158 euro. Lo scorso anno ogni italiano ha speso infatti in media 164 euro e nel 2019 ben 169 euro: solo 2 euro al di sotto dei 171 euro di spesa media registrata nel 2018, anno record nell’ultimo quinquennio.
Dove acquistano gli itaiani? Anche in Italia si afferma l’acquisto dei regali online che registra una crescita non indifferente, quest’anno in modo particolare. Secondo i dati forniti da Confcommercio, infatti, in soli 9 anni, dal 2011 al 2020, si è registrato un aumento di oltre 26.2 punti percentuali e nel 2020 il dato è cresciuto addirittura fino al 34,4% con un balzo di 10 punti dal 2019 al 2020, cioè nel primo anno della pandemia, dato che molto probabilmente si replicherà quest’anno.
Redazione La Pagina