Il fondo stanziato per i proprietari di case esclude chi ha gli inquilini morosi
Vi ricordate l’articolo della scorsa settimana in merito ad una decisione presa nell’ambito della stesura della legge di bilancio a favore di tutti i proprietari di case, che danneggiati dalle norme anti-sfratto per morosità non potevano cacciare dalle loro abitazioni gli inquilini insolventi? Coloro che anche dopo la convalida di sfratto non hanno potuto renderla esecutiva per il decreto Covid e hanno dovuto pagare le imposte comunali IMU non che le tasse, su redditi non percepiti? Bene, come di consuetudine, alla fine vengono cambiate le carte in tavola, i piccoli proprietari di casa danneggiati dal decreto Covid non percepiranno un centesimo. Infatti, lo stanziamento approvato nella legge di bilancio beneficerà, se così si può dire, solo coloro che sono proprietari di un immobile occupato. Infatti la norma è stata riconvertita a favore di coloro che hanno subito occupazioni abusive. La cifra di 10milioni di euro è comunque una goccia nel mare, inoltre non tutela la maggior parte dei proprietari di case che durante la pandemia hanno sofferto maggiormente. Comunque anche qui, come al solito le norme per poter accedere al fondo sono molto imprecise e vaghe, infatti si rimanda tutto ad un decreto ministeriale. Nella fattispecie ci sono situazioni che valgono l’intera cifra del fondo stanziato, sarebbe necessario prevenire questo genere di situazioni, con fermezza e decisione, invece di assegnare poi ai danneggiati una esiguità. Di fatto saranno beneficiati coloro che a causa della violazione degli art.614 e 633 Cp. hanno subito una violazione del domicilio o l’invasione di terreni e immobili. Si stima che in Italia le case occupate siano circa 50.000 di cui 31.000 fanno parte dell’edilizia residenziale pubblica, mentre le rimanenti sono di proprietà privata. Ai danneggiati verranno rimborsate le tasse sulla casa sino a quando questa non verrà liberata. Come già accennato precedentemente, le modalità per accedere a questo fondo sono sconosciute, un decreto del Ministro dell’Interno, dovrà adottare entro 60 gg. specificando i modi e i tempi per poter usufruire dei rimborsi, rimborsi, che vista l’entità sono oltre che inappropriati sono una minuzia.