Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat-Chrysler e presidente della Ferrari, è il manager più pagato d’Italia. Non è un risultato nuovo per lui, poiché anche nel 2014 occupava il vertice di questa ristretta classifica.
Questa graduatoria di milionari comprende i dirigenti delle società quotate alla Borsa di Milano. La classifica tiene conto degli stipendi erogati nell’anno fiscale 2015. In questo periodo Marchionne ha incassato 54,5 milioni di euro. La struttura del suo compenso, com’è normale tra i top manager, prevede una piccola percentuale fissa, una grande quota composta da bonus legati al raggiungimento di obiettivi aziendali concordati e una parte in titoli azionari.
Questo per associare il guadagno del dirigente al guadagno dell’azienda (che bello se anche gli stipendi dei politici fossero calcolati così). Ebbene, nel 2015 i bonus per Marchionne hanno raggiunto l’86% del suo compenso totale. Nei suoi guadagni è compreso il valore delle azioni FCA e CNH (produzione di veicoli agricoli, controllata dalla Exor della famiglia Agnelli).
Nel corso degli 11 anni trascorsi a pilotare la galassia Fiat, Marchionne ha incassato circa 150 milioni di euro di soli stipendi. A questi si deve aggiungere il valore dei titoli azionari nel suo portafoglio, calcolato attualmente in circa 170 milioni.
In questa classifica di ricchissimi dirigenti troviamo nelle prime dieci posizioni solo un altro manager di aziende legate al mondo dell’automobile: si tratta di Alberto Bombassei, presidente della Brembo e anche uomo politico, deputato di Scelta Civica. Nel 2015 ha incassato 5,2 milioni di euro e occupa il decimo posto della classifica.
Nanopress