22 morti e 50 feriti: il bilancio dell’attacco terroristico dell’Isis al museo del Bardo a Tunisi
In precedenza il premier Habib Essid aveva fatto riferimento a 19 morti, tra i quali 17 turisti, e 22 feriti. Secondo Essid, oltre agli italiani tra le vittime anche tedeschi, polacchi e spagnoli. Le forze di sicurezza tunisine sono intervenute uccidendo 2 membri del commando, la cui identità è ancora ignota. “Gli assalitori sarebbero cinque, due dei quali sono stati uccisi”. “Altri due o tre terroristi sono in fuga”, ha aggiunto Essid. Un uomo, invece, sarebbe stato arrestato.
Più di 200 visitatori, compresi numerosi bambini, erano presenti all’interno del museo al momento dell’attacco. L’Unità di crisi del ministero degli Esteri nel corso della giornata ha riferito che altri 100 italiani sono stati messi in sicurezza. I turisti sarebbero soprattutto passeggeri della nave Costa Fascinosa che ha attraccato nel porto di Tunisi, nel corso di una crociera di 7 giorni nel Mediterraneo. “Le autorità di sicurezza locali hanno predisposto misure eccezionali nell’area portuale per garantire la sicurezza della nave, dei passeggeri e dell’equipaggio”, ha comunicato Costa Crociere.
Nella drammatica vicenda, in particolare, coinvolti anche 6 dipendenti del Comune di Torino, partiti nei giorni scorsi insieme a circa 30 persone in un viaggio Cral. Due dei sei dipendenti stanno bene, come ha riferito Roberto Bonante, presidente del Cral comunale: “Dei due, moglie e marito, sappiamo che al momento si trovano in una caserma a Tunisi, mentre degli altri quattro ancora non abbiamo notizie”. Sta bene, invece, una coppia di ebrei romani che si trovava nel museo. Il marito si è ferito ad una gamba scavalcando un muretto e si è recato in ospedale ma le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Secondo quanto reso noto dai media locali, l’assalto è stato compiuto da tre uomini travestiti da soldati che in precedenza avevano tentato di attaccare il Parlamento tunisino che ha sede vicino al museo del Bardo. Secondo Taher Ghalia, direttore della struttura, l’attacco “è durato circa 15 minuti” e le telecamere del museo “hanno ripreso tutto”. “I terroristi hanno preso chiaramente di mira i turisti. Erano lì per uccidere, con freddezza”, ha affermato a Le Parisien. A rivendicare l’azione i jihadisti dello Stato islamico. Su un account di Twitter vicino all’Is, un post pubblicato nel primo pomeriggio annunciava: ”Sono in arrivo buone notizie per i musulmani della Tunisia e uno shock per i miscredenti e gli ipocriti, soprattutto per chi ritiene di essere colto”.
Innalzare ulteriormente il livello di vigilanza sulle sedi diplomatiche e istituzionali, soprattutto di quelle di Paesi a rischio di attentato terroristico. È quanto dispone una circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza facendo diretto riferimento all’attentato di Tunisi e motivando l’ulteriore rafforzamento del dispositivo di sorveglianza con la possibilità di un “atto emulativo”.
La direttiva richiama “l’irruzione di persone con armi da fuoco al museo del Bardo” di Tunisi e, “non potendosi escludere che la circostanza possa determinare un’azione anche a carattere emulativo”, sottolinea l’esigenza di “ulteriormente sensibilizzare” per quanto riguarda le misure “di vigilanza a protezione di obiettivi diplomatico-consolari”, con particolare riguardo a quelli “tunisini e ad ogni altro obiettivo ritenuto esposto al rischio nella circostanza”.
A due giorni dall’attacco al Museo del Bardo, i tunisini hanno celebrato lo scorso venerdì il 59° anniversario dell’indipendenza con manifestazioni e iniziative in varie zone del Paese. Radio Shems Fm riferisce che lungo Avenue Habib Bourguiba, a Tunisi, si sono riuniti in modo spontaneo gruppi di cittadini che hanno intonato slogan contro il terrorismo.
Nel centro di Kairouan, come ha riferito il corrispondente dell’emittente, è stato esposto uno striscione su cui gli abitanti hanno scritto slogan contro il terrorismo e di condanna per l’attacco al Museo del Bardo. Iniziative si registrano anche a Gabes e Kebili, nel centro del Paese.
Adnkronos