Lo stile distintivo e la dinamica di guida accattivante hanno contribuito a rendere la Mazda CX-5 un modello fondamentale nella gamma Mazda sia in termini di volumi sia di brand. La Mazda CX-5 beneficia di alcune migliorie che la renderanno ancora più competitiva nel variegato panorama dei SUV di medie dimensioni.
L’unità da noi provata, è il 2.2 diesel S-D 184 AWD Revolution Pack 3 nel percorso verso il Gottardo fino a Sanremo. Già dal primo momento in cui saliamo a bordo non possiamo fare a meno di notare i pregi dell’auto di prova con allestimento completo: riscaldamento per interni, volante e sedile (ventilato d’estate); già dopo pochi minuti, sia noi che il CX-5 siamo scongelati. L’unica cosa che non ci piace molto nell’abitacolo, dalle rifiniture eleganti con inserti in legno e molta pelle, è il sistema di infotainment ormai obsoleto: nonostante la nuova visuale a 360° e l’integrazione per smartphone avanzata, si poteva fare di meglio.
Anche il nuovo motore diesel biturbo da 2,2 litri, omologato secondo la più severa norma Euro 6d-Temp, è molto silenzioso, oltre ad essere più potente di prima. Già a bassi regimi il CX-5 dispiega tutta la sua potenza e, assieme al telaio rigido ma mai scomodo, assicura puro divertimento alla guida sui passaggi tortuosi e lungo l’autostrada.
Grazie al 4×4 estremamente reattivo, il SUV non si fa prendere dall’agitazione: solo in discesa il CX-5, con un peso di circa 1,7 tonnellate, inizia a spingere occasionalmente. Nonostante i piccoli adattamenti estetici, il CX-5 si presenta moderno e rinnovato, gli interni si fanno ancora più pregiati e si notano aggiornamenti tecnici come i fari a LED Matrix. Il diesel pulito e attento ai consumi sprigiona piena potenza e potrebbe rappresentare la scelta giusta per il CX-5, nonostante i dibattiti sulle emissioni.
Mazda CX-5 non è un’auto arrogante. Benché abbia un motore quadricilindrico da 2,2 litri e 184 CV, infatti, per lo stacco 0-100 km/h impiega poco più di 9 secondi. In autostrada, la SUV compatta di Mazda raggiunge i 130 km/h con agilità per raggiungere una velocità massima di 208 km/h (non testata). In montagna grazie alla trazione AWD la risposta è pronta e il motore non sembra soffrire le salite più impegnative. Unica nota dolente la bassa definizione video delle telecamere anteriore e posteriore. Considerata l’attenzione maniacale degli ingegneri nipponici a ogni singolo dettaglio, ci si aspettava di più da questo strumento importante per le manovre. Anche i comandi del “clima” non sono posizionati al meglio: sono troppo in basso e rischiano di far distrarre dalla guida.
Su strada la CX-5 ci sta bene, complice la meccanica di prim’ordine. Lo sterzo non brilla per prontezza, ma è abbastanza preciso. Stabile e sicura in ogni condizione, con l’ausilio della trazione integrale si dimostra molto equilibrata. La Mazda CX-5 è inoltre un’auto confortevole, sicura e piacevole da guidare. Con un abitacolo ampio e un bagagliaio adeguato.
Bruno Indelicato