Approfondimento a cura di Antonia Pichi – 2° parte
Parliamo prima del Senato
Chi elegge i membri del Senato?
Secondo l‘art.57/2 i consigli regionali e quelli delle province di Trento e Bolzano eleggono i senatori in modo proporzionale tra i loro componenti e tra i sindaci.
I seggi verranno assegnati in proporzione alla popolazione riferendosi all’ultimo censimento.
Successivamente all’art. 57/5 si dice che verranno eletti „in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri“ facendo riferimento a una legge che ancora non esiste! Quindi non risulta chiaro chi li elegge, in base a quale legge e secondo quali criteri.
In conclusione il testo non é per niente chiaro, ma confuso e cavilloso. Non viene scritto nulla sui parlamentari eletti all’estero.
Per quanto tempo saranno in carica?
Sembra che resteranno in carica per quanto durerà il Consiglio regionale e secondo la legge del sesto comma che verrà approvata dalle 2 Camere, ma che ancora non esiste!
Che succederà se come è spesso avvenuto il consiglio regionale verrà chiuso per infiltrazione mafiosa o per altri motivi? Decadrà anche il rispettivo senatore o no? Ne verrà eletto uno nuovo? Non viene chiarito!
Sappiamo tuttavia che i senatori eletti dal Presidente dellaRepubblica dureranno 7 anni e poi basta, non saranno piu` senatori a vita. Che faranno quelli che sono adesso senatori a vita? Non si dice!
Il senato interverrà per fare le leggi? (sezione 2 art. 70)
Come viene spiegato nell’art.70 solo in alcuni casi:
Revisione costituzione, tutela minoranze linguistiche, referendum, funzioni di comuni e cittä metropolitane, politiche unione europea, ineliggibilità senatori, eccetera.
Per esempio un disegno di legge della Camera viene mandato al Senato che può esaminarlo entro 10 giorni se lo richiede un terzo dei componenti e proporre modifiche, ma in conclusione decide la Camera.
Questo nuovo Senato farà risparmiare?
Pochissimo perchè se vediamo il bilancio del Senato attuale per la maggior parte la spesa consiste nel pagare le pensioni del personale (ex senatori) e questa spesa resterà. Poi ci saranno da pagare tutte le spese dei nuovi nominati (trasferte, portaborse, diarie….). Inoltre, il personale che lavora in Senato verrà mantenuto e dovrà essere pagato.
Dove sta il risparmio? Si tratta di pochissimo. Sembra che si tratti di un quinto della spesa attuale.
Possiamo pensare a 30-40 milioni di euro all’anno? Come dice Marco Travaglio nel libro “Perchè No“ di Travaglio-Truzzi a pag.72: “meno di quanto costa un cacciabombardiere F 35 o il doppio del costo annuo dell‘ Air Force affittato da Renzi“.
Non sarebbe stato meglio ridurre i membri di entrambe le Camere, ridurre gli stipendi ad entrambe le camere e lasciare ai cittadini il diritto di eleggere i membri del Senato e non stravolgere la Costituzione rompendo anche l’equilibrio tra potere esecutivo, legislativo e Presidente della Repubblica?
Potere legislativo
Vediamo adesso come cambierà l‘attività legislativa:
Sarà per la maggior parte compito della Camera dei deputati, ma il nuovo Senato potrà intervenire in alcuni casi e su alcuni temi.
Quindi persone elette per fare i sindaci o i consiglieri comunali saranno incaricate anche di svolgere compiti per i quali non sono preparate. Avranno l’immunità parlamentare, ma non indennità. Naturalmente, anche se non viene detto, le spese da loro sostenute non saranno a loro carico, ma della collettività, cioe noi!
Ci poniamo alcune domande: Riusciranno a svolgere questo doppio lavoro? Non sarà troppo faticoso? Quando saranno in Senato chi lavorerà al loro posto? Non si rallenterà il lavoro di sindaco o di consigliere?
Inoltre, in sostanza non rappresenteranno tutti i territori, ma solo quello da cui provengono. Anche questo sembra un fatto poco democratico, che potrebbe creare disuguaglianze, favoritismi e privilegi
Non si vede proprio dove sarà la semplificazione e la maggiore velocità nel fare le leggi.
Sappiamo bene che la velocità nel fare le leggi non dipende da come è formato il Parlamento, se ci è stata la riforma della Costituzione, ma solo dall’accordo tra le parti: alcune leggi che interessavano alcune parti politiche sono state fatte approvare in tempi brevissimi ed invece altre che erano magari utili alla collettività dormono dimenticate da anni.
Per le leggi costituzionali 8 comma 1 di art.70 ci sarà lo stesso meccanismo di adesso e le leggi passeranno tra Camera e Senato
Invece per le altre leggi sono previsti almeno 10 diversi percorsi con prevedibili discussioni e complicazioni! Dove sta la semplificazione?
Sappiamo comunque che le leggi sono importanti, ma ne è importantissima la effettiva applicazione!
Quanto tempo passa prima che se ne curi l’applicazione? Quanti anni passano prima che il Governo italiano recepisca alcune direttive europee?
Ma ci saranno almeno le proposte di legge popolari e i referendum popolari?
Le proposte popolari di leggi dovranno essere preparate e presentate in base a regolamenti parlamentari e richiederanno 150.000 firme di elettori contro le attuali 50.000 art. 71.
Per la richiesta di referendum popolare di abrogazione servono sempre 500.000 elettori o 5 consigli regionali (art.75). Ma è valido se ha partecipato la maggioranza degli aventi diritto o se presentato da 800.000 elettori se ha partecipato la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni alla camera dei deputati e si è raggiunta la maggioranza..
Per indire referendum popolari bisogna seguire alcune modalità di attuazione secondo una legge delle due camere che ancora non esiste!
Come vedete anche qui gli spazi di democrazia per i cittadini sono ancora ridotti!
L’art.71 parla anche di „altre forme di consultazione proponibili anche dalle formazioni sociali“, ma la cosa non viene definita chiaramente e resta misteriosa.
Le leggi per l’elezione di Camera e Senato sono presentate alla Corte Costituzionale, ma queste leggi ancora non ci sono
Solo la Camera dei Deputati decide lo stato di guerra, i provvedimenti di urgenza, la fiducia al Governo, l‘amnistia e l’indulto, approva il bilancio, il consultivo, l’indebitamento.
Non vi sembra che abbia troppo potere? Non sentite che manca qualcosa di importante?
Quando l’approvazione di una legge dipende da alcuni interessi politici si approva in tempi da record. Ricorda Travaglio che per approvare la manovra correttiva del governo Monti nel 2011 sono bastati 8giorni!
Inaltri casi invece può restare dimenticata per anni anche se sarebbe utille approvarla per la collettività.
Quindi i tempi delle leggi non dipendono tanto dal percorso che debbono fare, ma dalle persone che le trattano e dalla loro buona volontà ed impegno. Purtroppo é una questione di persone non di regole e sopratutto non dipendono da come é strutturata la Costituzione!!
Continua nel seguente numero