La Juventus vince in extremis e allontana il Napoli sconfitto a Verona, Milan 2° posto nel mirino, Palermo e Pescara quasi in B
Il Napoli (2-0) non è pronto per lo scudetto. Con una prova disastrosa a Verona contro il Chievo scivola a -9 dalla Juventus e scende dal treno scudetto. La sconfitta mette anche a rischio il 2° posto dal ritorno del Milan, ora a solo due lunghezze di distanza. Il Napoli non vince da cinque turni e anche a Verona si è vista una squadra in disagio e tradita dai suoi campioni De Sanctis e Cavani. Il Chievo ha dato una lezione di calcio alla squadra di Mazzarri archiviando la partita nel primo tempo. Il Napoli nel tentativo di rimontare ha agito senza idee, con poca lucidità (Cavani si è fatto parare perfino un rigore) ed è stato lento nell’impostazione e incapace di trovare varchi. Rivoluzionando la squadra con tre cambi a inizio ripresa, anche Mazzarri ha contribuito a confondere i suoi giocatori e ha spegnere l’entusiasmo dei napoletani. La Juventus, con il gol di Giaccherini in pieno recupero, ha chiuso il discorso scudetto. C’è voluta un enorme fatica a battere il Catania, che aveva avuto ragione fino al 91’ con la sua tattica esclusivamente difensiva e avrebbe meritato il pari. La squadra di Conte non molla mai, ma anche contro il Catania è apparsa in difficoltà nel gestire il doppio impegno campionato-Champions. Certo lo scudetto non è ancora vinto, ma il vantaggio sulle inseguitrici è abbastanza ampio da permettere di gestire le energie e di preparare serenamente gli impegni in Europa.
Corre il Milan (0-2) ancora imbattuto nel 2013 ed è la squadra più in forma dietro la capolista. Con la sofferta vittoria contro il Genoa a Marassi i rossoneri restano soli al 3° posto e i risultati delle concorrenti per l’Europa lo spingono verso l’obiettivo minimo dichiarato: la qualificazione alla prossima Champions, adesso con la possibilità di inseguire il secondo posto, che vale la qualificazione diretta. A Genova il Milan è stato fortunato, (l’arbitro Damato non ha concesso due rigori ai genoani), ma ha saputo giocare con sacrificio e con la certezza di avere un attacco che segna regolarmente (Pazzini e Balotelli gli autori dei gol). Buon segno per reggere l’impatto Barcellona. Buona prestazione del Genoa che ha dimostrato di avere le qualità per salvarsi.
Affonda l’Inter (0-1) contro il Bologna e crolla la Lazio (0-2) contro la Fiorentina. Entrambe le squadre scendono a -4 dal Milan e la qualificazione Champions diventa sempre più difficile. L’Inter è in crisi e Stramaccioni non riesce a uscirne. Squadra stanca, lenta e dal gioco prevedibile non riesce a costruire occasioni e se anche la difesa, come in occasione del gol di Gilardino, resta immobile, allora si fa notte fonda. All’Inter hanno perso la bussola, restando senza certezze. Il futuro è poco incoraggiante. Con la meritata vittoria di San Siro il Bologna è alla terza di fila, che gli consente il salto di qualità e una classifica più che tranquilla. Prestazione quasi perfetta della Fiorentina nello scontro diretto all’Olimpico. Grazie ancora ai gol di Jovetic e Ljajic i viola superano la Lazio, dominando in tutti i reparti. Con la vittoria la Fiorentina supera Lazio e Inter in classifica e sale sola al 4° posto a soli tre punti dal Milan e con lo scontro diretto da giocare a Firenze. Dopo la bella prova in Europa la Lazio è inesistente e incapace di reagire alla supremazia viola. Petkovic ha perso la sfida tattica contro Montella e forse anche il sogno del 3° posto.
Si ferma anche la rincorsa della Roma (1-1) bloccata sul pareggio dall’Udinese. Rammarico per i giallorossi che erano andati in vantaggio, e dopo il pareggio friulano, hanno avuto al 90’ l’occasionissima con Osvaldo di portare a casa tre punti. Non è da disprezzare il pareggio sul campo difficile dell’Udinese, ma fa aumentare a 7 punti il distacco dal Milan. Nella lotta per non retrocedere il Palermo e il Pescara sembrano ormai condannati alla Serie B. Se il Palermo (1-2) si fa battere in casa dal Siena in uno scontro diretto dove contava solo vincere, allora solo un miracolo eviterà la retrocessione. E non aiutano certo le decisioni di Zamaparini che riallontana l’allenatore Gasperini. Il Palermo, passato in vantaggio, è stato sì sfortunato (due legni colpiti), ma il Siena ha meritato i tre punti con una prova di carattere, qualità morali e infinite motivazioni, che hanno permesso una lodevole rimonta. Il Siena (senza penalizzazione a 30 punti) si avvicina a due punti dal Genoa e lascia aperti i giochi per la salvezza. Anche il Pescara sconfitto a Bergamo (2-1) può iniziare a programmare la prossima stagione in B. Anche se contro l’Atalanta il Pescara non ha demeritato, il compito del terzo allenatore della stagione Bucchi diventa pressoché impossibile da risolvere. Per i bergamaschi la salvezza invece è più vicina. Negli altri incontri tra squadre relativamente tranquille il Parma (4-1) torna alla vittoria dopo otto giornate piegando il Torino in rimonta. Protagonista dell’incontro l’attaccante del Parma Amauri, autore di una tripletta. Grande passo verso la salvezza del Cagliari (3-1) che batte la Sampdoria, squadra in salute. All’Is Arena senza pubblico i sardi giocano una partita perfetta e cancellano la Sampdoria mai in partita. A trascinare il Cagliari ci ha pensato il colombiano Ibarbo autore delle tre reti che aumentano a 10 punti il vantaggio sul terzultimo posto.
Classifica Serie A: Juventus 62; Napoli 53; Milan 51; Fiorentina 48; Lazio e Inter 47; Roma 44; Catania 42; Udinese 41; Sampdoria, Parma e Bologna 35; Cagliari 34; Atalanta 33; Torino e Chievo 32; Genoa 26; Siena 24; Palermo e Pescara 21.