Si è tenuta all’inizio dell’anno 2020 (poco prima della terribile pandemia da Covid-19, che ha bloccato il mondo), l’ottava edizione della famosa manifestazione “Taste of Italy, il meglio del vino italiano in Svizzera francese” nella prestigiosa location Hotel Lausanne Palace dove le migliori cantine italiane hanno presentato i loro prodotti vinicoli ad un selezionato pubblico di professionisti svizzeri.
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha organizzato per due giorni (3-4 febbraio) un dettagliato programma prevedendo un incontro con i BtoB (ristoratori, importatori, dettaglianti, sommelier, stampa) e uno speciale incontro con i wine lovers per un pubblico selezionato di intenditori. Molte le Regioni italiane presenti: Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Piemonte, Campania, Calabria, Abbruzzo, Puglia.
Tra le tante ottime cantine la Casa dell’Orco ha presentato il suo rosso Taurasi – dell’anno 2008, 2009, 2012, 2015, e il vino bianco Fiano di Avellino e Greco di Tufo anno 2018: “Il vino, per gli uomini, equivale a vita, purché tu lo beva nella giusta misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Esso fu creato per la gioia degli uomini. Gaudio di cuore e gioia dell’anima è il vino bevuto a tempo e senza esagerare”. Questo il messaggio di apertura della pagina web Casa dell’Orco, che invita gli appassionati a recarsi a San Michele di Pratola, tra Pratola Serra e Montefalcione, dove è ancora possibile ammirare, in prossimità di uno dei vigneti, un maestoso monumento megalitico costituito da tre pietre alte circa cinque metri e larghe due, infisse nel terreno, una accanto all’altra secondo una disposizione denominata dagli archeologi “Menhir alignment”.
L’azienda agricola di San Michele di Pratola, guidata da Pellegrino Musto, è una delle aziende di spicco in questo campo e vanta esportazioni in tutto il mondo. Pellegrino Musto, con la sua forza e determinazione, ha portato avanti la sua azienda vinicola che oggi vanta successi internazionali. Tramandatagli dai suoi genitori, la passione per la natura, per i vigneti e per la produzione di vini, ha da sempre percorso la strada intrapresa dalla famiglia e, nonostante la scelta della sua professione di avvocato, non ha mai di fatto abbandonato le sue origini di agricoltore. Il suo sogno, ora, considerato il divenire avanti con l’età, è quello di prepararsi a passare la mano ai più giovani, figli, nipoti, che rappresentano il futuro e che lui spera possano portare avanti il progetto con la stessa passione e dedizione che ha accompagnato lui per tutta la vita. Ed anche per continuare ad essere presenti nel mercato vinicolo italiano e nelle esportazioni con il successo di sempre. Ricordiamo che l’azienda agricola di San Michele di Pratola si è aggiudicata il Premio Qualità per la categoria Vini bianchi Docg con il Fiano Docg di Avellino nel 2018. Pellegrino Musto ha voluto essere presente assolutamente in Svizzera nonostante la sua età, con i suoi sostenitori, Petruziello Armande, Valter, Lorenzo e la presenza di Franco Aufiero. Per l’imprenditore Musto è stata anche l’occasione per ricordare il suo primo viaggio in Svizzera negli anni ’60 con la sua “Alfa giulia” appena acquistata.
La manifestazione “Taste of Italy, il meglio del vino italiano in Svizzera francese”, ha convalidato anche in questo difficile anno l’alta professionalità delle aziende delle Regioni italiane nella produzione vinicola e l’apprezzamento dei sostenitori svizzeri. Un successo tutto italiano che conferma il potere delle tradizioni e dell’importanza della nostra bella terra. Un messaggio importante per i giovani a proseguire il percorso tracciato.
Paola Di Giulio