Moda connessa e sfilate proiettate nel futuro, può sembrare fantasia e invece presto indosseremo abiti interattivi!
“Creare abiti interattivi è un modo per dimostrare come la tecnologia e i social media non sempre allontanano le persone, come molti pensano, ma anzi, riescono ad avvicinarle e metterle in contatto. Attraverso i nostri abiti si potranno esprimere le proprie emozioni a persone distanti con un semplice click dal telefono. Attraverso Twitter, Facebook o Instangram si potranno inviare messaggi che compariranno sugli abiti dei destinatari” afferma Francesca Rossella, la stilista italiana che insieme all’americano Ryan Genz nel 2004 fonda Cutecircuit, brand che progetta la ‘wereable technology’ la tecnologia indossabile. In 10 anni Cutecircuit ha rapidamente conquistato il settore del fashion interattivo, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate. L’ideazione dei capi ha inizio a Londra, dove ha sede l’azienda, ma è l’Italia la base per la manifattura. Francesca Rossella ha un grande modello da cui trae ispirazione “Come diceva Steve Jobs, per uscire dalla recessione bisogna innovare, ed è proprio questo il mio suggerimento per i giovani italiani.
Anche di fronte alle difficoltà e alle frustrazioni, conclude la stilista, non bisogna fermarsi mai: la parola d’ordine è perseverare”. In questi 10 anni i due hanno creato capi in grado di reagire al movimento di chi li indossa, attraverso sensori, e abiti gestibili tramite App dall’iPhone che consente di cambiarne il colore istantaneamente, in un mix di design e innovazione. Abiti interattivi e intelligenti, che, grazie all’utilizzo di tessuti d’avanguardia e della microelettronica, fanno incontrare couture e tecnologia. Tra le creazioni più note firmate CuteCircuit: la Hug Shirt, una maglietta interattiva che, attraverso alcuni sensori collegati tramite bluetooth, permette di “abbracciare” virtualmente una persona cara lontana da noi, premiata nel 2006 da Time Magazine come una delle migliori invenzioni dell’anno. L’ultima creazione di CuteCircuit è il GalaxyDress, il più grande display indossabile del mondo, composto da più di 24000 LED, piatti, flessibili e applicati artigianalmente su diversi strati di chiffon, e con 4000 cristalli Swarovski che preservano la luminosità dell’abito anche quando i Led sono spenti. Il GalaxyDress è attualmente in mostra presso il Museum of Science and Industry di Chicago. Fa parte della mostra Fastforward, ed è stato anche acquisito dal museo per fare parte della sua collezione permanente.
I capi haute couture e pret-à-porter della CuteCircuit, presentati all’ultima New York Fashion Week, e “gestibili” tramite una App dell’iPhone ciò vuol dire che è possibile cambiarne il colore in ogni momento per adeguare il proprio look a qualsiasi occasione. Molte star hanno già indossato e apprezzano la moda tecnologica, tra i clienti più famosi, infatti, troviamo gli U2, Laura Pausini, il dj Bob Sinclair, Fergie dei Black Eyed Peas e Katy Perry che ha indossato proprio il Galaxy Dress per il red carpet in occasione del MET Gala del 2010. Mentre Nicole Scherzinger è stata la prima cantante ad indossare il Twitter Dress, primo abito di “haute couture tecnologica”, realizzato esclusivamente per lei, in grado di ricevere i tweet pubblicati da milioni di fan con l’hastagh #tweetdress.