“La Uefa mostra il cartellino rosso a questa Fifa”
In seguito allo scandalo corruzione che ha travolto la Fifa, con i setti arresti di Zurigo, il Comitato Esecutivo della Uefa – l’organo che governa il calcio europeo – si è riunito a Varsavia e ha diramato una durissima dichiarazione. Dall’eloquente titolo “La Uefa mostra il cartellino rosso a questa Fifa”. “Gli eventi di oggi sono un disastro per la Fifa e offuscano l’immagine del calcio nel suo complesso”, recita la dichiarazione, “La Uefa è profondamente scioccata e amareggiata. Questi eventi mostrano, ancora una volta, che la corruzione è profondamente radicata nella cultura della Fifa. Vi è la necessità che l’intera Fifa venga “riavviata” e che venga realizzata una vera riforma”.
La rielezione di Blatter…
Joseph Blatter rimane presidente della Fifa. Il 79enne dirigente svizzero ottiene il quinto mandato dal Congresso e rimane al vertice dell’organizzazione. Il suo unico rivale, il giordano Ali bin Al Hussein, si è ritirato dopo la prima tornata elettorale terminata con una fumata nera ma con un quadro delineato. Blatter ha ottenuto 133 voti, il suo rivale si è fermato a quota 73.
“Per i prossimi quattro anni sarò al comando di questa barca. La riporteremo a riva. Dobbiamo lavorare per questo e dobbiamo impegnarci su altri fronti. Dobbiamo risolvere problemi all’interno della Fifa e dell’esecutivo “, ha detto Blatter rivolgendosi ai delegati dopo il verdetto e riferendosi alla composizione del ‘governo’. “Abbiamo bisogno di donne”, ha detto in particolare. “Non toccheremo la Coppa del Mondo”, ha proseguito, cambiando argomento. “Ma faremo un buon lavoro insieme. Sono un uomo di fede. Dio, Allah… ci aiuterà a riportare la Fifa dove deve stare… Vi prometto che riporteremo la Fifa dove le compete. Vi prometto che alla fine del mio mandato consegnerò al mio successore una Fifa robusta, in salute, in ottima condizione”, ha aggiunto. “Non sono perfetto, nessuno lo è. L’età non è un problema, ci sono tanti cinquantenni che sembrano vecchi… Voi mi piacete, vi ringrazio per la fiducia che avete dimostrato nei miei confronti… Let’s go Fifa! Let’s go Fifa”, ha urlato. “Sono di buon umore, è normale… Ero un po’ nervoso oggi…”, ha detto poi nelle riflessioni conclusive. “Il principe Ali è stato un buon candidato, ma io ora sono il presidente di tutti. La Fifa è una grande organizzazione, il calcio è un grande gioco. Ma la cosa più importante… godetevi la vita!”.
Deluso Michel Platini, il presidente dell’Uefa, che aveva chiesto invano le dimissioni di Blatter. “Sono orgoglioso che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento per il cambiamento a Fifa. Cambiare a mio parere è fondamentale se questa organizzazione vuole riconquistare la sua credibilità. Mi congratulo con il mio amico il principe Ali per la sua campagna elettorale ammirevole e colgo l’occasione per ringraziare tutte le associazioni nazionali che lo hanno sostenuto”.
…e i suoi scandali
Un lungo elenco di scandali accompagna 79enne Sepp Blatter dal 1998, ecco qualche esempio:
L’imprenditore del Qatar Mohamed Bin Hammam, presidente della Confederazione asiatica (Afc), si candida contro Blatter presentandosi alle elezioni presidenziali del maggio 2001. La commissione etica della Fifa, che lo sospettava di aver comprato voti in seno alla Concacaf (confederazione nordamericana), apre poco prima una procedura contro di lui e Jack Warner, presidente della Concacaf e a questo titolo vice presidente della Fifa. Con l’avvicinarsi delle elezioni, tutto si accelera. Il 27 maggio, su richiesta di Bin Hammam, è aperta inoltre una procedura contro Blatter. Il 28 maggio, Bin Hamman si ritira dalle elezioni presidenziali. Il 29 maggio, il comitato etico della Fifa decide: Blatter scagionato, Bin Hammam e Warner sono sospesi per il periodo dell’inchiesta. Il 23 luglio Bin Hammam, giudicato colpevole, è bandito a vita da ogni attività legata al calcio. Ma nel luglio 2012 il Tas annulla la sanzione per “assenza di prove dirette”. Il qatariota sarà alla fine bandito a vita a fine 2012, per malversazioni in seno alla Confederazione asiatica e come membro del Comitato esecutivo della Fifa tra il 2008 e il 2011. Warner, da altri accusato in diversi dossier di aver abusato della propria posizione per fini di lucro personali, prevede uno “tsunami” se chiamato in causa. Ma nel giugno 2011, rassegna le dimissioni da tutti gli incarichi legati al calcio.
I mondiali dello scandalo
“Warner aveva già scelto di dimettersi, tutte le procedure a suo carico della Commissione etica sono chiuse e rimane la presunzione di innocenza”, commenta la Fifa. Il romanzo inizia a novembre del 2010. Due membri del comitato esecutivo della Fifa, il thaitiano Reynald Temarii e il nigeriano Amos Adamu, sono sospesi rispettivamente per un anno e tre anni per aver contravvenuto al codice etico, per sospetti di corruzione nel processo di attribuzione dei Mondiali 2018 e 2022. Il 2 dicembre 2010, il Mondiale 2022 è attributo al Qatar tra lo stupore generale. La stampa britannica lancia accuse di corruzione. La Fifa si rifiuta in un primo momento di esprimersi sul dossier, prima di istituire una nuova commissione d’inchiesta. Nel luglio 2012, si apre un’altra indagine sulle condizioni di attribuzione dei Mondiale 2018 (alla Russia) e di quello del 2022 (Bosnia), sotto la guida di Michael Garcia, ex procuratore di New York. Nel novembre 2014 Hans-Joachim Eckert, presidente della camera di giudizio della commissione etica, evidenzia nel rapporto Garcia “comportamenti dubbiosi” ma non da chiamare in causa il processo di attribuzione. Garcia denuncia una presentazione “errata e incompleta” della sua inchiesta e ne chiede una pubblicazione integrale. Il 17 dicembre, si dimette. Il 19, Blatter accetta una pubblicazione del rapporto Garcia in futuro, ma “sotto forma appropriata”.
Askanews