Centinaia le vittime, distrutte le città di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto
Erano le 3,36 della notte del 24 agosto scorso quando la terra ha iniziato a tremare in quasi tutto il centro Italia. Un forte terremoto di magnitudo 6 con epicentro ad Accumoli ha seminato il panico e reso inagibili tutti gli edifici della città. Stessa sorte per Amatrice, il comune maggiormente devastato dal sisma di cui rimane solo una collina di macerie: il Comune praticamente non esiste più, ospedale, scuole e stazione dei carabinieri sono del tutto inagibili. L’intero centro storico
pericolante e totalmente da abbattere dove non ci ha già pensato il terremoto.
Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata poco meno di un’ora dopo, alle 4,33, con epicentro tra Norcia e Castelsantangelo sul Nera, causando danni ingenti anche in queste zone. Lo sciame sismico non si è però fermato e in quattro giorni sono state registrate numerosissime altre scosse di assestamento, più di un centinaio, alcune delle quali anche di forte intensità ancora, fino a magnitudo 4 (ancora nella giornata di Domenica) che hanno reso ancora più difficile e pericoloso il lavoro dei soccorritori e contribuito a peggiorare la situazione degli edifici già compromessi dalle prime fortissime scosse che avevano già devastato oltre Amatrice e Accumoli (Rieti) anche il comune di Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e che sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza fino a Roma e Napoli. Centinaia i morti, l’ultimo bilancio ne conta 291 (230 solo ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata) ma è ovviamente provvisorio; restano infatti ancora sotto le macerie numerose persone che quasi certamente ormai andranno ad aumentare il numero delle vittime, nonostante le speranze continuino a guidare le ricerche ed animare l’impegno continuo dei soccorritori, come dichiarato da Giuseppe Romani, capo della direzione centrale per l’emergenza e il soccorso tecnico dei vigili del fuoco: “Le macerie da rimuovere sono ancora parecchie. Stiamo cercando sopravvissuti, quindi la rimozione delle macerie viene fatta con cautela e con lentezza.
Quando si opera con le macchine lo si fa nei luoghi in cui si ha la certezza che ci sia più nessuno”. Il numero dei dispersi è sempre imprecisato e la conta si rivela maggiormente complicata visto il particolare periodo: i luoghi colpiti dal sisma erano infatti affollati dai turisti e dai parenti dei residenti tornati per il periodo delle ferie estive e in occasione delle feste patronali. Proprio ad Amatrice ad esempio in tanti erano giunti per le celebrazioni che sarebbero culminate nella 50esima sagra degli spaghetti all’amatriciana che si sarebbe dovuta svolgere il 27 e 28 agosto; molti di loro, circa 70, alloggiavano all’Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, interamente crollato durante il sisma. Una devastazione “peggiore di quella dell’Aquila, mai vista una cosa così”, hanno commentato i soccorritori. Le condizioni dei fabbricati, tutti datati e quasi
interamente costruiti in pietra e non in cemento armato, hanno contribuito a rendere ancora peggiori le conseguenze del sisma e ad alimentare le polemiche sulla necessità di attuare interventi preventivi sui centri maggiormente a rischio e non in linea con le nuove normative antisismiche. Polemiche anche sulla scuola di Amatrice, che ristrutturata solo 4 anni fa, non ha retto al sisma ed è interamente crollata tra una scossa e l’altra.
Tra le vittime ci sono molti bambini. Non ce l’ha fatta un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ed una bimba di 18 mesi sorpresa mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell’Aquila, era scampata al sisma del 2009 e si era trasferita ad Ascoli. Amatrice piange anche la perdita di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto. Tra i simboli di questo devastante terremoto le due sorelline di 9 e 5 anni, Giulia e Giorgia: la seconda sopravvissuta ed estratta viva dalle macerie di Pescara del Tronto; la prima, Giulia, ritrovata purtroppo senza vita, raggomitolata in posizione quasi protettiva sulla sorellina. “Morte e vita erano abbracciate, ma ha vinto la vita: Giorgia. Anzi, dalla morte è rinata la vita perché chi esce dal terremoto è come se nascesse di nuovo”, ha commentato nell’omelia durante i funerali il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D’Ercole.
Ai funerali, che si sono tenuti la mattina di sabato scorso nella palestra di Ascoli, hanno partecipato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini e il premier Matteo Renzi accompagnato dalla moglie. “Qui non c’è più niente. Solo macerie. E’ impressionante. Sembra un bombardamento”, ha dichiarato la presidente della Camera, Laura Boldrini. Il governo intanto ha stanziato 50 milioni per i paesi terremotati: “Non sono gli unici che stanzieremo, servono solo per gli interventi di super emergenza” rassicura il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. “Adesso bisognerà fare la conta dei danni con i sindaci e le regioni, la quantificazione e poi si interverrà con ulteriori fondi e provvedimenti”. “La ricostruzione dovrà essere dei comuni colpiti, dei centri abitati come erano, certo più sicuri ma mantenendo intatta la tradizione e le radici”, ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti.
“Il primo segnale è che le scuole possano riaprire e l’attività scolastica possa ripartire al più presto possibile – ha aggiunto – affinché i ragazzi possano continuare a studiare nel loro territorio”.
LA POPOLAZIONE ITALIANA IN SVIZZERA VICINA AI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA
La ricostruzione e la ripresa non sarà facile.
I Comites, il CGIE, le Associazioni, in particolar modo quelle regionali delle zone colpite, le Missioni Cattoliche svizzere si stanno unendo per dare sostegno a breve, medio e lungo termine.
Sarà aperto un conto e indicati i luoghi per la raccolta di beni di prima necessità.
Un Comitato di Garanzia valuterà, in base alle informazioni ricevute dagli organi competenti, quali interventi effettuare e come aiutare queste persone a superare il difficile momento che stanno vivendo.
L’appello di aiuto è rivolto a tutti, Svizzeri, Stranieri e Connazionali, con l’auspicio che in tanti vogliano contribuire ad alleviare almeno parte delle sofferenze materiali di queste persone e, chissà, a riuscire a ricostruire un pezzettino della loro realtà, se riusciremo ad essere abbastanza generosi.
Non mancheremo di aggiornarvi sugli sviluppi e sull’organizzazione che riusciremo a darci e ringraziamo sin da ora quanti vorranno aiutarci.
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Il Coordinamento Comites Svizzera
Grazia Tredanari
Terremoto in centro Italia: appello alla solidarietà dalle ACLI svizzere
Un nuovo e terribile terremoto ha colpito vaste zone dell’Italia centrale con numerose vittime il cui numero ha già raggiunto quota 267, un livello che purtroppo appare destinato a crescere. Al disastro umanitario si aggiunge quello territoriale e storico che ha stravolto interi Paesi. Le ACLI della Svizzera, con i Circoli e i servizi ENAIP e Patronato ACLI, si uniscono al cordoglio per le vittime e si stringono al dolore dei sopravvissuti e, raccogliendo l’appello delle ACLI italiane, si attivano per raccogliere fondi a sostegno delle famiglie terremotate e contribuire alla ricostruzione dei Paesi distrutti dal sisma. Chiunque volesse portare il proprio aiuto in denaro e dimostrare concretamente la propria solidarietà lo può fare con una donazione al conto corrente italiano numero:
IT91 F033 5901 6001 0000 0145 552
intestato a: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – Acli,
causale “Emergenza terremoto centro Italia”.
LV-VIAGGI con il vostro aiuto vuole dare una mano a questa povera gente che è stata colpita, non chiediamo soldi ma:
Potranno essere consegnati cibi a lunga conservazione e lontani dalla data di scadenza come:
latte a lunga conservazione (cartoni), pasta, riso, farina, zucchero, caffè, tonno (scatolame), fagioli (scatolame), legumi (scatolame), Frutta (scatolame), Pomodori (scatolame), Scatolame vario, Biscotti, Olio
Sale, Omogeneizzati, Acqua
Come pure:
Indumenti adulti / Ragazzi / Bambini, Scarpe adulti / Ragazzi / Bambini
Coperte, Sacchi e pelo, Cuscini, Asciugamani, Carta igienica, Giochi,
Prodotti igiene personale (sapone, dentifrici, ecc.), Pannolini e pannoloni, Medicinali di prima necessità, Materiale medico (Bende, garze, ecc.)
Si raccomanda di consegnare materiale in ordine e utilizzabile.
Abbiamo due punti d’incontro con la stessa data, cosichè se anche voi volete dare una mano lo potete fare:
la data è: Venerdì 2 settembre 2016 dalle ore 9:00 alle ore 18:00
Mobilezero – Bahnhofstrasse 29, 5600 Lenzburg
oppure
Mediadiscount, Via Cantonale 33 – 6928 Manno
Sabato verrà consegnata tutto sul posto.
LV-VIAGGI e STAFF ringrazia a tutti per la vostra solidarietà.
Isabella La Rocca
[email protected]
Foto: Ansa