Salvini e Di Maio contro l’Ue. Nessun ‘piano B’. Se la manovra non dovesse piacere a Bruxelles non si arretra!
Non è andata giù la bocciatura del Def da parte di Moscovici e Dombrovskis, ai due leader maggiori del governo giallo-verde, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno commentato amaramente la decisione nell’ultimo weekend, creando un nuovo clima di alta tensione tra Italia e Ue.
“Siamo due forze politiche molto diverse – ha detto il vicepremier durante un incontro elettorale in Basilicata – che si sono messe insieme con un contratto di governo, ma stanno riuscendo nel miracolo di compattarci con questi attacchi continui perché dobbiamo difenderci e dobbiamo reagire, ma soprattutto dobbiamo difendere l’Italia”. “Ci aspettavamo che questa manovra non piacesse a Bruxelles” afferma inoltre il vicepremier che parla anche di “vera e propria guerra contro il made in Italy” da combattere “con tutte le nostre forze” contro “questa Europa qui” che “tra sei mesi è finita”. Secondo il Ministro del Lavoro, infatti, con le prossime elezioni “finalmente molte delle istanze che sono state tradite e ignorate arriveranno al Parlamento europeo con il triplo, con il quadruplo della forza che hanno avuto in questi anni”. “Ci sarà un terremoto politico a livello europeo e tutte le regole cambieranno. In tutti i paesi europei, lo vediamo dai sondaggi, sta per accadere quello che è accaduto qui il 4 marzo. Si vedrà con le elezioni europee e questo ci aiuterà”.
Più duro e più diretto, invece, Matteo Salvini che si scaglia contro “l’Europa dei banchieri, quella fondata sull’immigrazione di massa e sulla precarietà” che “continua a minacciare e insultare gli italiani e il loro governo”. Funzionari Ue che fra sei mesi, prevede il ministro, verranno comunque “licenziati da 500 milioni di elettori”. “Sarò felice di ricostruire una nuova Europa con il voto popolare di maggio – afferma inoltre Salvini – io lavoro solo e soltanto per il bene e il futuro del popolo italiano”. Ancora prima, al villaggio della Coldiretti a Roma, Salvini aveva incalzato contro Juncker e Moscovici, affermando che “l’Ue ha detto sì a manovre economiche che hanno impoverito e precarizzato l’Italia e quindi non mi alzo la mattina pensando al giudizio che del governo e dell’Italia hanno persone come Juncker e Moscovici, che hanno rovinato l’Europa e l’Italia”. In risposta agli attacchi dei due ministri, Jean-Claude Juncker, intervistato dal quotidiano austriaco Kurier, si riferisce alla situazione italiana descrivendola come “una situazione difficile” e spiega, parlando degli imminenti termini di scadenza per sottoporre in Commissione il bilancio italiano, che andrà valutato e se necessario modificato “sine ira et studio”.
E in merito delle ultime dichiarazioni in cui il ministro Salvini ha affermato di preferire al dialogo con Juncker quello con politici ‘sobri’, il Commissario ha prima minimizzato – “Non ho sentito cosa ha detto, l’ho soltanto letto. Si tratta di cose che non prendo nemmeno in considerazione” – per poi attaccare: “Il fatto che due vicepremier italiani si esprimano in modo volgare sulla Unione Europea come istituzione fa capire tante cose”. Non ci sarebbe nessun ‘piano B’ sulla manovra, dichiara il viceministro Luigi Di Maio: “Non esiste – dice -, perché non si arretra: si spiegano le ragioni di questa manovra, possiamo sistemare al meglio le coperture che abbiamo trovato e spiegare bene gli investimenti in deficit che stiamo facendo, ma non si torna indietro”.
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foto: Ansa