Grande successo per il film per gli adolescenti tratto dalla trilogia di Suzanne Collins.
Nell’era dei reality non poteva certo mancare il reality show più estremo con conseguenze irriversibili per chi vi partecipa. State tranquilli non esiste davvero un reality del genere, almeno non ancora, però l’idea diventa la storia di un film per il grande schermo che in America è risultato uno dei film più visti al cinema. Si chiama „Hunger Games“ il reality che, sottoforma di sanguinoso torneo, vede contrapposti due giovani che dovranno lottare per rimanere in vita. Tutto si svolgerà rigorosamente sotto gli occhi dei telespettatori che seguiranno il reality. La pellicola, diretta da Gary Ross, è la trasposizione cinematografica dell’omonimo libro di fantascienza scritto da Suzanne Collins. La storia è ambientata in un futuro distopico post apocalittico e governata da un malvagio regime dittatoriale. Dalle macerie del Nord America è sorta la nuova nazione di Panem, suddivisa in dodici distretti. Ogni anno ciascun distretto deve eleggere un ragazzo e una ragazza (definiti “tributi”) che dovranno parteciperare al reality “Hunger Games”, una sorta di torneo ad eliminazione in cui il vincitore è l’ultimo che resta in vita. La sedicenne Katniss decide di offrirsi come volontaria al posto della sorella più piccola salvandola così da una morte quasi certa. Riuscirà a salvare se stessa e un po’ della sua umanità? Il film, costato 78 milioni di dollari, ha stabilito il record per il miglior esordio negli USA di un film non-sequel con 152.5 milioni di dollari, registrando il terzo miglior dato di sempre dopo Harry Potter e i Doni della Morte: Parte II (169 Milioni di dollari) e Il cavaliere oscuro (158 milioni di dollari). In tutto il mondo ha incassato oltre 214 milioni di dollari in un finesettimana. Prima del successo cinematografico, però, “Hunger Games” è stato un caso letterario, tanto che la Lionsgate non ci ha messo molto per comprare i diritti e pianificare una trilogia cinematografica che tentasse di emulare l’exploit della Twilight saga. Infatti, le analogie con il mondo creato da Stephenie Meyer erano tante: protagonisti teenager, spunti horror, suggestive ed archetipiche tematiche di fondo e, soprattuttola storia d’amore.
Nonostante ciò, il lavoro di Gary Ross subisce diverse critiche. Privo di spunti solidi, il film si segue bene per tutta la prima parte della storia, almeno fino alla scelta dei partecipanti al reality, il resto lascia un po’ a desiderare, i dialoghi sono banali e la storia d’amore, col bizzarro accostamento tra l’eroina mascolinizzata (la bravissima Jennifer Lawrence), e l’improbabile amante un po’ inetto (Josh Hutcherson), risulta scontata e quasi senza coinvolgimento. “Hunger Games”, come già detto, è stato diretto da Gary Ross, un regista che dalla sua ha avuto pochissime esperienze, ma tutte di grande spessore come Pleasantville e Seabiscuit, ma è ufficiale che Gary Ross non sarà il regista del secondo film della trilogia. Al suo posto si parla di vari registi fra i quali Cronenberg. La protagonista assoluta della pellicola è Jennifer Lawrence che, ancora una volta, ha mostrato il suo immenso talento e sembra essere l’unica vera nota positiva di tutto il film, tanto che lei sarà riconfermata nei film che costituiranno la trilogia!