Di recente si è tornati a discutere sul tema grazie alla proposta del progetto pilota con cui si autorizzerebbe, per tre anni, coltura, distribuzione e consumo di cannabis. Vediamo quali sono le norme vigenti in materia dell’uso di Cannabis degli altri Paesi
In base alla legge in vigore dallo scorso mese di ottobre, se un adulto viene sorpreso a fumare uno spinello può evitare l’apertura di una procedura penale pagando una multa di 100 franchi, è questa, brevemente, la situazione attuale in Svizzera. Alla luce delle recenti aperture legali in Uruguay, Colorado e in Spagna, la Commissione federale per le questioni relative alla droga (CFQD) ha riaperto il dibattito sulla sua legalizzazione della marijuana anche in Svizzera. Alla fine dello scorso anno, infatti, un gruppo di deputati ginevrini ha proposto un’esperienza pilota: autorizzare per tre anni nel cantone la coltura, la distribuzione e il consumo di cannabis nel quadro di associazioni controllate, denominate “Cannabis Social Club” e ispirate a quanto esiste in Spagna dal 2002.
Questa soluzione ha recentemente ispirato anche l’Associazione Cannabis Ricreativa Ticino (ACRT), che ha inoltrato al Consiglio federale un progetto di regolamentazione dell’uso ricreativo della cannabis. Toni Berthel, presidente della CFQD e membro della Società svizzera di medicina delle dipendenze, tornando su una notizia pubblicata dal settimanale “Schweiz am Sonntag”, ha detto all’ats che “i diversi modelli in vigore nel mondo devono essere studiati e analizzati nel nostro paese. I membri della nostra commissione desiderano essere informati sulle esperienze in materia di commercio controllato di sostanze psicotrope” – continua Berthel, sottolineando come i giovani continuino ad essere esposti al mercato nero in Svizzera, “città come Zurigo, Basilea, Berna o Ginevra sono più reattive rispetto alla Confederazione nel dossier della Cannabis”, constata ancora il presidente della CFQD.
Mentre come detto l’Uruguay, il Colorado e la Spagna hanno approvato diversi regolamenti sulla legalizzazione della Cannabis, più in generale in Europa alcuni paesi avevano approvato leggi simili già da tempo. In Olanda, ad esempio, per legge il commercio e il possesso di piccole quantità di Cannabis sono proibiti, dal 1976 de facto vengono tollerati, non solo, anche il possesso di piante di Cannabis fino a cinque piante non viene punito. Questa politica perseguirebbe come obiettivo principale la separazione del mercato di droghe “leggere” (come la Cannabis) e altre droghe. Uno studio mostra che il modello olandese ha ottenuto i risultati richiesti, soprattutto dove esistono i cosiddetti “Coffee shops”. Complessivamente la prevalenza del consumo di Cannabis in Olanda è maggiore a quella a livello europeo, ma più bassa di quella in Francia o in Svizzera.
Secondo gli ultimi sondaggi di “Dipendenze Svizzera”, la Cannabis è la droga illegale più consumata in Svizzera. Circa un terzo degli uomini e poco più di un quarto delle donne di età superiore a 15 anni ha consumato Cannabis almeno una volta durante la propria vita. Tra le persone interpellate, il 7,5% degli uomini e il 2,8% delle donne dichiara di aver consumato Cannabis durante i 12 mesi precedenti l’inchiesta. Il 41% delle persone di età compresa tra i 13 e 29 anni afferma di aver provato la canapa almeno una volta durante la propria vita. La maggioranza, il 59%, dichiara di non averne mai fatto uso. La percentuale di persone tra 15 e 19 anni che dichiara di aver consumato Cannabis durante i 6 mesi precedenti l’inchiesta è diminuita rispetto al 2004. Erano 13,2% nel 2004 e 10,4% nel 2010. La percentuale della persone che consumano Cannabis (quasi) tutti i giorni era dell’1,9% nel 2004, nel 2010 era dell’1,1%. (Tutti i dati: Monitoraggio della problematica della Cannabis 2010).
La Cannabis nel mondo
I nuovi regolamenti variano da Paese a Paese, vediamo intanto quale modello è stato approvato negli stati del Colorado e Washington. Il Colorado ha ben 5 milioni di abitanti, mentre Washington ne ha circa 7 milioni. I due modelli scelti dai Paesi degli USA hanno alcune assomiglianze come l’acquisto di prodotti di Cannabis, che è regolato come il consumo di alcool, quindi è prevista l’età minima di 21 anni. Nei punti di vendita specifici inoltre può essere acquistato il massimo di un’oncia, ovvero circa 28,4 grammi. Il mercato della Cannabis inoltre è diviso in tre parti: la produzione, imballaggio e distribuzione e vendita. La partecipazione a tutti i tre livelli richiede una licenza dello stato.
Tra le differenze c’è il fatto che persone che non sono residenti in Colorado possono acquistare solo un quarto della quantità, mentre i residenti possono tenere fino a sei piante di Cannabis per il consumo proprio. A Washington invece non esiste un limite per i consumatori stranieri e si possono tenere fino a quindici piante in casa, questo vale solo per persone con una prescrizione medica. Inoltre a Washington si può agire su tutti i tre livelli, in Colorado i produttori ad esempio possono vendere solo il 30% ad un commerciante, la parte più grande la devono vendere presso i propri negozi.
Ci sono inoltre differenze sulla tassazione, a Washington, dove la tassazione è la più alta lo stato si prende il 25% su tutti i tre livelli. Inoltre viene messa una imposta sugli affari del 8,75%. In Colorado queste tasse sono del 15%, l’imposta sugli affari sono del 2,9%.
In Uruguay non è regolata solo la produzione, il commercio e il consumo privato della Cannabis, ma anche la coltivazione. Così chiunque abbia l’età minima di 18 anni può acquistare la Cannabis in certe farmacie, può coltivare le piante per sé o può diventare membro di uno dei “Cannabis consumo club”. Sono associazioni con membri tra 15 e 45 persone che ricevono la licenza per la coltivazione della Cannabis in comune. Ci si deve in ogni caso registrare presso l’Istituto responsabile che regola e controlla la Cannabis (IRCCA). I consumatori registrati possono così acquistare fino a 40 grammi al mese e tenere fino a sei piante di Cannabis per l’uso proprio.
In Spagna il consumo della Cannabis è molto diffuso, per la posizione geografica del Paese, la Spagna vale anche come porta d’entrata per l’hascisc marocchino, ben due terzi della merce confiscata dell’Ue viene sequestrata in Spagna. Il possesso per l’uso proprio e il consumo in Spagna non valgono come reato. Il consumo in luoghi pubblici però è vietato e viene punito con una multa. Anche la coltivazione di piante di Cannabis per l’uso proprio non è vietato e non c’è una legge che prevede il massimo di piante che si possono tenere. Ma si deve poter provare che la coltivazione non sia per la vendita della droga.
Fonte dati: Dipendenze Svizzera