Condizioni di studio e di vita nelle scuole universitarie svizzere
I tre quarti degli studenti parallelamente allo studio esercitano un’attività professionale dalla quale ricavano in media quasi il 40% delle loro entrate. Nel 2013 gli studenti disponevano di un reddito mediano di 2000 franchi al mese a fronte di spese medie per lo studio pari a 1321 franchi a semestre. Oltre la metà degli studenti che hanno svolto un soggiorno di studio all’estero lo ha fatto tramite un programma UE come l’Erasmus. Sono questi i risultati della rilevazione 2013 sulla condizione socio-economica degli studenti condotta per la terza volta, dopo il 2005 e il 2009, dall’Ufficio federale di statistica (UST). Il 75% degli studenti esercita un’attività professionale parallelamente allo studio. Fra queste attività rientrano anche gli stage rimunerati, svolti dal 9% degli studenti. La quota di studenti che nel 2013 hanno svolto un’attività lavorativa è lievemente calata rispetto al 2005 (78%). La ragione che gli studenti adducono con più frequenza (72%) per spiegare la mancata attività lavorativa è l’elevato onere di studio, seguita dall’assenza di necessità finanziarie (38%).
Attività professionale secondo il tipo di scuola universitaria
Nel 2013, esercitava un’attività lavorativa oltre allo studio il 72% degli studenti delle università e dei politecnici federali (UNI), il 79% degli studenti delle scuole universitarie professionali (SUP) e l’84% di quelli delle alte scuole pedagogiche (ASP). L’espletamento di un’attività professionale va in gran parte a scapito del tempo a disposizione per lo studio. Numerosi studenti svolgono attività che non presuppongono una formazione particolare. Gli studenti SUP che svolgono questo tipo di lavori sono nettamente meno perché all’inizio dello studio la maggior parte di loro (58%) possiede già un diploma o un attestato professionale.
Composizione dei redditi degli studenti
La metà degli studenti dispone di entrate mensili fra i 1485 e i 2850 franchi. Nel 2013 il reddito mediano al netto dell’inflazione è lievemente aumentato da 1867 a 2000 franchi rispetto al 2005. In media, la metà abbondante delle entrate proviene da contributi della famiglia (51%), un altro 39% da attività lavorativa, il 5% da contributi alla formazione (borse di studio o prestiti) e il rimanente 5% da altre fonti. La maggior parte degli studenti che usufruisce di contributi alla formazione ha ricevuto una borsa di studio (84%), il 9% di loro sia una borsa che un prestito e il 7% un prestito. I contributi alla formazione rappresentano il 40% delle entrate complessive degli studenti che li percepiscono. Nel semestre di studio la maggior parte degli studenti (61%) non vive a casa dei genitori. Dal raffronto internazionale degli studenti che non vivono nella casa dei genitori con altri 28 paesi europei si constata che fra chi studia in Svizzera la parte delle entrate proveniente dall’attività lavorativa è superiore alla media, mentre quella proveniente da contributi alla formazione della mano pubblica è inferiore alla media.
Costi di studio costanti nel tempo
Nel 2013 i costi di studio ammontavano in media a 1321 franchi per semestre e sono rimasti stabili rispetto al 2005 (1296 franchi). Si osservano due tendenze contrastanti: rispetto al 2005 le tasse d’iscrizione sono aumentate mentre nello stesso lasso di tempo le altre spese di studio, come ad esempio per i libri o il materiale, sono diminuite. Difficoltà finanziarie più frequenti rispetto alla popolazione complessiva di coetanei Gli studenti ammettono più frequentemente (15%) rispetto alla popolazione complessiva coetanea (8%) di non potersi permettere nessuna settimana di ferie lontano da casa. In caso dovesse pagare in un mese una fattura inaspettata di 2000 franchi, il 38% degli studenti non sarebbe in grado di farlo con i propri mezzi, mentre fra la popolazione complessiva coetanea la percentuale scende al 20%. In effetti, il 17% di tutti gli studenti ammette di avere difficoltà finanziarie grandi o molto grandi. Nel raffronto internazionale la Svizzera rientra fra i cinque paesi in cui gli studenti lamentano meno frequentemente grandi difficoltà finanziarie.
Maggiore mescolanza dell’origine sociale nelle scuole universitarie professionali rispetto alle università
Nel 2013 il 43% di tutti gli studenti proveniva da famiglie in cui uno dei genitori possiede un titolo di studio universitario. Fra questo tipo di studenti, quelli iscritti alle UNI sono il 52%, mentre quelli iscritti alle SUP (32%) e alle ASP (29%) sono di meno. La percentuale di studenti i cui genitori presentano come livello massimo di formazione una formazione professionale di base è del 35% nelle ASP, del 33% nelle SUP e del 23% nelle UNI.
Soggiorni di studio all’estero
Il 32% degli studenti si interessano ad un soggiorno di studio di almeno un semestre in un’altra scuola universitaria oppure lo stanno preparando o lo hanno già svolto. Il 17% degli studenti è ancora indeciso e circa la metà (51%) non ha intenzione di svolgerlo. Al momento dell’indagine il 3% degli studenti aveva già alle spalle un soggiorno di studio in Svizzera e il 7% all’estero. Fra questi ultimi, il 57% si è avvalso del programma Erasmus o di un altro programma dell’UE.
UST