Un libro sui trent’anni di lavoro di Prada nel mondo della moda, dell’architettura, del cinema e dell’arte, con un occhio particolare agli aspetti sperimentali della visione del gruppo. Per Prada moda, lusso e stile hanno sempre rappresentato un progetto più vasto di un’elementare e infinita produzione di vestiti, scarpe e borse.
La pubblicazione è stata presentata a Milano da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che l’hanno ideata e curata insieme ai collaboratori di lunga data Michael Rock e Sung Joong Kim. “Abbiamo cercato di mettere insieme il percorso del nostro lavoro dal 1979, in modo da avere un punto fermo per rivedere in modo prospettico quello che abbiamo fatto”, ha spiegato Bertelli. L’intento non è però puramente retrospettivo, “dobbiamo vedere com’è tra dieci anni la storia di questo libro”.
La celebre casa nasce in realtà nel 1913, con l’apertura del negozio di Mario Prada nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Nel 1979 inizia la collaborazione tra Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che porterà alla graduale integrazione delle due attività dando vita ad un gruppo internazionale.
L’idea dell’imponente pubblicazione, 708 pagine, ricche di foto, che spaziano dalla storia della casa sino alla più recente concezione degli “epicentri”, i negozi monomarca realizzati in alcune città da celebri architetti, passando per gli annunci su eBay, sembra essere soprattutto quella di introdurre al modo di fare moda del gruppo.
“La moda vive solo se ha il coraggio di non compiacere, solo se non chiede il consenso”, ha raccontato Bertelli. Senza mai dimenticare che il destinatario finale è comunque il proprio pubblico: “Quando pensa a Prada deve pensare a un’azienda che fa proposte”.
Il libro, spiega il gruppo, consente di esplorare la complessità della produzione e accostare il lavoro dell’ufficio stile a quello dell’atelier e alle numerose partnership creative avviate insieme a fotografi, designer, architetti e registi, fino ai progetti architettonici commissionati su larga scala, includendo le attività della fondazione d’arte e la creazione di un nuovo museo.
Il libro si apre con un’introduzione che ripercorre la storia dell’azienda e si sviluppa in due parti. La prima offre una visione dall’interno: i processi, le dinamiche, il design e le strategie espositive. Questa sezione, chiamata Inside, contiene un saggio fotografico di Brigitte Lacombe, celebre fotografa e collaboratrice di Prada, che documenta il processo crudo e vitale alla base della creazione dei prodotti di alta classe dell’azienda.
Gettando uno sguardo rivelatore sul lavoro di Prada e sull’identità del suo ufficio stile, il saggio presenta inoltre i fotogrammi tratti da una serie di cortometraggi sulla lavorazione artigianale dei prodotti e le immagini degli allestimenti realizzati per le sfilate, affiancate ad una visione d’insieme di tutte le collezioni create da Miuccia Prada, dalle immagini in miniatura di 3.885 diversi look, ai collage delle scarpe e delle borse più emblematiche, fino alle fotografie delle creazioni ultimate presentate in passerella.
La seconda parte, Outside, racconta Prada fuori dalle mura dell’azienda: il fenomeno pubblico che abbraccia architettura, eventi esclusivi, party, mostre, film, fino alla sfida della Coppa America.
Questa sezione presenta nel dettaglio i celebri “epicentri” realizzati a New York e Los Angeles da Rem Koolhaas/OMA e a Tokyo dagli architetti Herzog & de Meuron, oltre alla collaborazione cinematografica con il regista Ridley Scott, al cortometraggio d’animazione Trembled Blossoms, alla creazione di costumi per l’eroina di un manga giapponese e al Prada Transformer, progetto architettonico radicale e innovativo ideato da Koolhaas a Seoul.
I capitoli restanti si occupano infine di rintracciare la presenza di Prada nel quotidiano, indossata dalla gente comune o dalle celebrità sul red carpet, e in rete, dove gli amanti della griffe esprimono la propria devozione quasi fanatica su blog e annunci eBay.
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