Il canone radiotelevisivo passa da 462.40 franchi a 451.10 franchi, questa decisione secondo l’UFCOM non toccherà la votazione popolare del 14 giugno
Dal primo maggio 2015, la quota per il canone radiotelevisivo si riduce del 2,5%, ovvero di 11.30 franchi, il tasso dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) per le economie domestiche. L’UFCOM e Billag applicano quindi con effetto immediato il contenuto della decisione presentata il 13 aprile 2015 dal Tribunale federale. Il Tribunale federale aveva deciso che dal primo maggio 2015 la quota per il canone radiotelevisivo non sottostà più all’IVA. Secondo l’Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM, il Tribunale federale giunge a questo risultato basandosi sullo sviluppo avvenuto nel settore radiotelevisivo. In passato l’ambito delle poste e dei telegrafi era di competenza dalla Confederazione e l’esercizio di apparecchi radiofonici e televisivi sottostava all’obbligo di concessione. Il controvalore della tassa consisteva nella possibilità di ricevere le trasmissioni tramite un apparecchio radiofonico o televisivo. Ora il Tribunale federale constata che, considerato che il diritto alla ricezione ai sensi della Costituzione e della legge è comunque aperto a tutti, questo non può più essere considerato una “regalia statale” conferita dalla Confederazione a chi beneficia della ricezione. Pertanto il canone di ricezione non sottostà più alla tassa sul valore aggiunto.
Non è ancora chiaro cosa succede con quelli che hanno già pagato la quota o che hanno ricevuto la fattura prima del primo maggio 2015, al Blick.ch l’UFCOM ha dichiarato “se e come le persone che hanno già pagato, saranno retribuite, sarà analizzato insieme all’Amministrazione federale delle contribuzioni”.
Le votazioni del 14 giugno 2015
Secondo L’UFCOM la decisione non tocca in alcun modo la votazione popolare del 14 giugno 2015 sul referendum riguardante la revisione della legge sulla radiotelevisione. La revisione implica un’ulteriore riduzione dell’importo del canone radiotelevisivo per le economie domestiche a circa 400 franchi e l’esonero delle imprese con fatturato inferiore a 500’000 franchi. Essa prevede anche una modifica della legge sull’IVA, secondo cui l’IVA sarà applicata al canone radiotelevisivo. Se il popolo accetterà la revisione, il nuovo sistema entrerà in funzione nel 2018 o nel 2019.
A proposito di imposte…
In una Delibera del Consiglio comunale di San Fele è stato approvato un atto di indirizzo in relazione all’applicazione della Legge n. 80 recanti “Misure Urgenti per l’Emergenza Abitativa” una conseguenza IMU per gli immobili posseduti da cittadini residenti all’estero, pubblicato sulla G.U. n. 121 del 27 05 2014. Ebbene nel momento in cui tutti i Comuni da noi
interpellati, ci siamo accorti che non sono a conoscenza della presente norma. Difronte a questa realtà, come Federazione dei lucani in Svizzera abbiamo interessato Anci, Consiglio Regionale e tutti i 13 Parlamentari Lucani a Roma, affinché facciano pressione sul Governo nel sollecitarlo ad informare tutti i Comuni, in ambito Regionale, ma a livello nazionale, del contenuto della Legge n. 80, affinché gli stessi si possono adoperare, cosi come ha fatto il Comune di San Fele nel prevedere in anticipo il cambiamento del proprio regolamento comunale, nell’introdurre in tempo debito il contenuto dell’Art. 9-bis della Legge in questione, comunque prima del pagamento della prima rata, prevista per il 16 giugno 2015.
Giuseppe Ticchio, Vice-Presidente della Federazione Lucana in Svizzera
Novità per i pensionati emigrati
Quest’anno (2015) è entrata in vigore in Italia una importante novità che interessa tutti i pensionati italiani iscritti all’AIRE che possiedono una abitazione in Italia (ovviamente non data in affitto). Da quest’anno, infatti, questi pensionati non dovranno più versare l’IMU (Imposta Municipale Unica) mentre per la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) e la TARI (Tassa sui Rifiuti) pagheranno solo un terzo (1/3) del dovuto.
Purtroppo – come informa Dino Nardi, coordinatore della UIM (Unione degli Italiani nel Mondo) per l’Europa ed esperto dell’ ITAL UIL, vi sono molti comuni italiani che continuano a negare che da quest’anno vi siano queste facilitazioni fiscali per i pensionati italiani all’estero. Per ovviare a queste difficoltà create dalla malaburocrazia italiana la UIM ha attivato un servizio di consulenza e di assistenza per tutti gli interessati. Pertanto tutti coloro che volessero saperne di più in merito o farsi tutelare per ottenere queste facilitazioni potranno rivolgersi alla UIM di Zurigo (Werdstrasse 36; tel. 043 3222022; fax 043 3222021; e-mail [email protected]) – oppure ad un Circolo della UIM più vicino, tenendo conto che, come noto, la scadenza per il pagamento delle tasse sulla casa è quella del prossimo 15 giugno.
UIM