Meno tirocinanti per più posti di apprendistato in Svizzera. Le aziende faticano a trovare giovani. Il settore tecnico è il meno richiesto. Situazione inversa nella Svizzera francese.
Se fino qualche tempo fa i giovani svizzeri che cercavano posti in aziende dove praticare l’apprendistato erano di un numero più elevato rispetto ai posti disponibili, oggi la situazione sembra essere cambiata.
Un recente studio pubblicato dall’Ufficio Federale della Formazione Professionale e della Tecnologia, infatti, ha dimostrato che quest’anno sono circa 81.000 i posti di apprendistato disponibili, vale a dire 5.000 in più rispetto allo scorso anno, per soli 77.000 giovani in cerca di tirocino.
I giovani svizzeri che decidono di intraprendere il sistema di apprendimento duale svizzero, per l’aspetto della pratica sembrano preferire maggiormente una formazione professionale nei rami dei servizi, della vendita e della stampa, design e arti o anche nel settore sanitario e sociale.
I settori meno richiesti, invece, sono quelli che riguardano le formazioni tecniche in cui necessita anche una buona preparazione che le aziende, però, faticano a trovare nei giovani.
«Otto anni fa dovevamo lavorare per convincere le aziende a formare dei giovani. Ora la situazione si è capovolta e questo ci preoccupa molto», afferma la direttrice dell’UFTT Ursula Renold.
Questo squilibrio tra giovani che ricercano posti di apprendistato e aziende che ricercano apprendisti, dipende anche dal fatto che da anni il numero delle nascite in Svizzere è diminuito, di conseguenza diminuisce il numero di probabili apprendisti.
Inoltre non bisogna dimenticare i giovani considerati deboli che non riescono a trovare un posto di tirocinio o quelli che non riescono a portarlo a termine. Per questi giovani che hanno difficoltà scolastiche, l’integrazione nel mondo del lavoro si rivela problematico.
Per questo motivo si mira ad ampliare l’offerta rivolta a questi giovani con difficoltà d’apprendimento, deficit sociali o problemi legati al loro statuto di migranti.
Non si devono abbandonare questi giovani per i quali, così facendo, si prospetta un futuro intriso di disoccupazione, ma bisogna invece accompagnarli il più a lungo possibile attraverso offerte di formazione.
È stato stimato che 25.000 giovani tra i 18 e i 25 anni sono a carico del sistema sociale perché una volta terminato l’obbligo scolastico si annunciano direttamente alla cassa di disoccupazione per poi passare all’assistenza sociale. Ma non in tutto il territorio elvetico si riscontra una situazione analoga.
Nella Svizzera Francese, al contrario, c’è un maggior numero di scuole postobligatorie a tempo pieno invece che di posti di apprendistato nelle aziende. Per questo motivo, i cantoni interessati intendono promuovere il sistema di formazione professionale duale, come, per esempio, nel canton Neuchâtel.
Il cantone francese, infatti, vuole introdurre una quota per le aziende cantonali e per quelle sovvenzionate, nelle quali gli apprendisti devono rappresentare il 4% del personale. In questo modo, il cantone spera di portare il numero di posti di tirocinio da 900 (quelli registrati nel 2006) a 1500 entro il 2016. «Sono soprattutto le aziende attive nel settore sanitario a dover aprire le loro porte agli apprendisti» sostiene il consigliere di Stato Philippe Gnaegi, capo dell’Ufficio per l’educazione, la cultura e la formazione del canton Neuchâtel.