Protezione per i Dreamers in cambio del muro con il Messico
Il presidente americano Donald Trump ha legato qualsiasi futuro accordo con i democratici sulla protezione legale dei migranti noti come Dreamers, arrivati illegalmente negli Stati Uniti quando erano bambini, a misure repressive in ambito migratorio, riaffermando l’intenzione di costruire il muro al confine con il Messico.
In un documento inviato al Congresso, Trump ha elencato le sue priorità per la riforma delle leggi sull’immigrazione, subito respinte dai democratici: finanziare il muro al confine con il Messico, accelerare la procedure di espulsione dei minori, aumentare i funzionari addetti all’applicazione delle norme, con l’assunzione di 10’000 persone all’Ice (Immigration and Customs Enforcement) e ostacolare il ricongiungimento familiare. L’amministrazione ha anche proposto una riforma del sistema dei permessi di soggiorno permanente (green card), che si basi su un sistema a punti, e l’abolizione della lotteria che ha permesso, a partire dal 1994, di assegnare ogni anno 50’000 green card a caso tra milioni di candidati.
“Una riforma dell’immigrazione deve creare più posti di lavoro, salari più alti e più sicurezza per gli americani”, ha scritto Trump in una lettera al Congresso, sottolineando così il motivo per cui tali priorità sono da ritenersi “necessarie”. Inoltre, l’amministrazione americana ha sottolineato di considerare tali condizioni “essenziali per mitigare le conseguenze giuridiche ed economiche di qualsiasi riconoscimento di status ai destinatari del Daca”, ossia del programma approvato nel 2012 con cui l’ex presidente Barack Obama aveva garantito protezione ai Dreamers contro eventuali espulsioni. Programma cancellato da Trump, che lo scorso settembre ha concesso sei mesi di tempo al Congresso per approvare nuove leggi a loro favore. Sono circa 690’000 i Dreamers che dispongono attualmente di un permesso che scadrà e non verrà rinnovato.
Ma le priorità inviate al Congresso sono state subito rigettate dai democratici. I due presidenti di Camera e Senato, Nancy Pelosi e Chuck Schumer hanno diffuso un comunicato congiunto in cui affermano che “questa proposta non rappresenta alcun tentativo di compromesso”.
A metà settembre, il presidente americano aveva annunciato l’intenzione di arrivare a un accordo con i democratici e, al termine di una cena alla Casa Bianca con “Chuck e Nancy”, era stata annunciata un’intesa di principio. In cambio della regolarizzazione di centinaia di migliaia di giovani, i democratici avevano accettato di approvare l’uso di tecnologie (droni, rivelatori, ecc.) e di altri mezzi per garantire la protezione del confine con il Messico. Tre settimane dopo, nella nota, i due leader democratici hanno scritto: “Questa amministrazione non può essere seria quando parla di compromesso (…) se avvia il dibattito con una lista che è un anatema per i Dreamers, per la comunità dei migranti e per la stragrande maggioranza degli americani”.
“Questa lista va ben oltre ciò che è ragionevole”, hanno aggiunto i due leader democratici, sottolineando che l’elenco comprende il muro “che era stato esplicitamente escluso dai negoziati”. “Se il presidente è serio riguardo alla protezione dei Dreamers, il suo staff non ha fatto un buon lavoro per garantirla”, hanno concluso. Sono circa 690’000 i Dreamers che dispongono attualmente di un permesso.
Askanews
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