Il 35% dei tumori sarebbe causato da un’alimentazione scorretta
“Entra anche tu nella squadra della prevenzione”: questo lo slogan della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2018, scelto con il preciso intento di ricordare ad ognuno di noi l’importanza di adottare uno stile di vita corretto, seguendo una sana alimentazione e praticando regolarmente attività fisica. Come ricorda infatti la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, la Lilt, il 35% dei tumori dipende dall’errata alimentazione (un dato che è destinato a crescere per effetto dell’invecchiamento della popolazione), mentre la vita sedentaria, principale causa insieme all’alimentazione di obesità e sovrappeso, è responsabile, secondo alcune stime, del 14% di tutte le morti da cancro nell’uomo e del 20% nelle donne e, in ogni caso, rappresenta un fattore moltiplicatore del rischio di contrarre diverse patologie tumorali.
“Oggi sappiamo che il 35% dei tumori è dovuto ad un’alimentazione errata. È quindi decisivo, oggi più che mai, ‘giocare d’anticipo’: alimentarsi in modo sano, non fumare e praticare regolare attività fisica sono le prime regole per prevenire l’insorgenza di tumori”, ha sottolineato il Presidente Nazionale Lilt Francesco Schittulli. Prevenire alcune malattie oncologiche a tavola quindi è possibile o, quantomeno, una sana alimentazione può concorrere ad abbassare i rischi di ammalarsi: diversi studi hanno infatti confermato il significativo ruolo dei cibi nello sviluppo di determinate forme di cancro, come anche la capacità di altri di prevenirne la formazione. La Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è stata istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per diffondere la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce per la salute di tutta la popolazione: proprio per raggiungere tale obiettivo diverse iniziative sono state proposte dal 18 al 26 marzo in ogni regione italiana e presso i quasi 400 centri prevenzione e le 106 sedi provinciali Lilt in tutta Italia si sono effettuate visite gratuite di prevenzione in senologia, ginecologia, endocrinologia, pneumologia, gastroenterologia e per la prevenzione dei tumori della pelle.
“Uno dei nostri impegni più importanti risiede nel prendersi cura della salute delle persone, promuovendo una coscienza sanitaria e diffondendo l’abitudine ai corretti stili di vita. Secondo i recenti dati statistici presentati dall’Associazione Italiana Registri Tumori, ogni giorno, in Italia, circa 1.000 persone ricevono la diagnosi di tumore e ricordiamo che più del 30% delle patologie tumorali possono essere evitate proprio grazie alla prevenzione”, ha dichiarato il professor Marco Alloisio, Presidente della Lega italiana per la Lotta contro i Tumori di Milano.
Oltre ad una sana alimentazione è importante anche praticare regolarmente attività fisica: recenti studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, hanno dimostrato che chi svolge costantemente esercizio fisico ha il 7% di probabilità in meno di ammalarsi.
Luci puntate quindi sull’attività fisica, che gioca un ruolo importante nella lotta contro i tumori: salire le scale, andare a piedi e usare la bicicletta sono alcune strategie per muoversi di più fin da subito.
“L’educazione al movimento è uno degli obiettivi primari dello sport attraverso le sue tante discipline e specialità. Lo sport è la realtà in grado di favorire e promuovere naturalmente uno stile di vita salutare”, ha dichiarato Claudia Giordani, Delegato Provinciale Comitato Olimpico Nazionale Italiano di Milano. Non a caso, l’immagine scelta dalla Lilt per la Settimana della Prevenzione 2018 ammicca al mondo dello sport, ricordando le classiche figurine della Panini che ritraggono però persone che uniscono ai valori dell’attività fisica quelli della cucina: la ‘squadra della prevenzione’ è infatti composta dall’imprenditore Jo Bastianich, dal cuoco Filippo La Mantia, dalla food blogger Chiara Maci in accoppiata con Paolo Ruffini e dall’atleta Alessia Zecchini, famosa per i suoi record di apnea.
foto: Ansa