Carissimi lettori e lettrici, questa settimana siamo liete di svelarvi qualche segreto sulla prossima rappresentazione teatrale del Liceo Vermigli. L’atmosfera che si respira porta grande allegria. I ragazzi durante ogni prova riescono a legarsi sempre di più, manifestando così sul palco una grande unione, proprio come una famiglia. Inoltre quest’anno, hanno avuto la possibilità di recitare anche i ragazzi di seconda, terza e quarta. Quest’anno si porterà sul palco un celebre pezzo del più grande drammaturgo del Novecento Eduardo De Filippo: “Uomo e Galantuomo”. È la storia, sullo sfondo di una Napoli degli anni Venti, in 3 atti di una strana compagnia teatrale che viene ospitata in un albergo dal ricco don Alberto De Stefano (interpretato da Aniello Ruotolo). Quest’ultimo ha una relazione segreta con la giovane e attraente Bice (Daniela Macchi), la quale nonostante sia rimasta incinta di lui, decide di non rilevargli niente della sua vita. Nel frattempo, fra le varie disquisizioni fra il capocomico don Gennaro (Alex Speranza) con la cameriera, arriva Salvatore (Maria Di Gregorio un po’ camuffata), il fratello di Viola (Carmela Di Nola) incinta del capocomico. Mentre gli attori cercano di provare il pezzo teatrale da presentare in serata, Salvatore viene a sapere per sbaglio di un presunto matrimonio fra la sorella e don Alberto, e attraverso vari equivoci si crea una gran confusione, dove don Gennaro si ustiona i piedi inciampando in una pentola d’acqua bollente. A questo punto l’attore si trova obbligato ad andare da un medico, quindi giunge dal conte Carlo Tolentano (Stefano Mazzucco) che però non esercita più la professione. Contemporaneamente, don Alberto venuto a conoscenza dell’indirizzo dell’amante attraverso l’attore Vincenzo (Davide Scalise), si ritrova in casa del conte che sorprendentemente è proprio il marito di Bice. Don Alberto si finge pazzo, e appoggiato da don Gennaro, complica la situazione fino a finire in prigione.
Il conte Tolentano riesce ad intuire le intenzioni di don Alberto, così fa in modo di incontrarlo nel commissariato di Lampetti (Antonello Ficili); a questo punto il conte minaccia il ricco uomo di ucciderlo se non avesse continuato con la farsa. Intanto però Bice viene a conoscenza di una relazione del marito con una donna sposata. Il conte, messo alle strette, finge a sua volta di essere pazzo, favorendo la scarcerazione di don Alberto. Il messaggio chiave della storia è proprio il fatto che ogni tanto un pizzico di follia potrebbe salvarci la vita. Naturalmente, nella commedia vi sono altri personaggi secondari: Matilde Bozzi (Federica Del Cimmuto), la madre di Bice, Attilia (Lidia Rondinelli), un’attrice della compagnia, Florence (Anna Di Nola), un’altra attrice, Ninetta (Maria Di Gregorio), la cameriera, Assunta (Floriana Moro), serva in casa Tolentano, Di Gennaro (Rocco Braccolino), agente di polizia, Pippo (Alex Spasari), un altro agente. Un altro ruolo importante è stato “interpretato” dalla scenografa Lidia Cossu, dall’addetto alla musica e alle luci Luca Musarra e dalla suggeritrice Ilenia Pesce. La parte principale però è stata svolta dal preside Gerardo Passannante, il quale ha diretto e adattato il copione alle situazioni. La prima rappresentazione si terrà domenica 6 maggio presso la St. Agathasaal a Bahnhofplatz 3 di Dietikon alle ore 16.00. Il costo dell’entrata è di 10 fr., mentre per gli studenti è di 5 fr. Vi aspettiamo numerosi, perché è proprio un evento da non perdere. Infatti, si può assaporare la Napoli del Novecento, grazie al lavoro dei ragazzi alle prese con il dialetto locale. Dopo i grandi lavori degli anni passati, contiamo di non deludervi nemmeno quest’anno.
Maria Di Gregorio & Alessandra Petracca