È appena trascorsa la giornata internazionale del Mar Mediterraneo, che si celebra ogni 8 luglio. È la giornata che dal 2014 è stata dedicata ai caduti del nostro mare: pescatori, marinai, alle persone che nel mare inseguivano una speranza e ai migranti. Questi ultimi, per via dell’attuale situazione, ne sono diventati il simbolo. La giornata nasce grazie alla collaborazione di Earth Day Italia, ANCIS-LINK, ASC-CONI, con il fondamentale contributo della Marina Militare Italiana. Scopo della giornata è quello di tenere alta l’attenzione internazionale sui problemi geo-politici dell’area mediterranea, promuovendo il ricordo dei migrati caduti nel Mar Mediterraneo. Si guarda all’ambiente certamente ma in maniera particolare allo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali del pianeta da parte di una minoranza di persone a scapito dei più deboli che porta ad una conseguenziale disuguaglianza e discriminazione. Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, ha sottolineato infatti come all’origine delle povertà, delle guerre e delle migrazioni che ne conseguono, c’è lo sfruttamento malsano delle risorse del pianeta. La Giornata internazionale del Mar Mediterraneo si presenta in questo periodo come ulteriore pretesto per considerare i problemi geopolitici dell’area mediterranea rappresentati soprattutto dagli spostamenti migratori che hanno interessato la zona e grazie ai quali il nostro Mediterraneo ha conquistato la nomea di cimitero più grande d’Europa. Naturale barriera che separa due mondi dove uno rappresenta l’illusione della vita per l’atro, il mar Mediterraneo ha finito per rappresentare l’ultimo viaggio per molti. Quel che è peggio è che il nostro Mediterraneo è ormai diventato anche teatro di una infida propaganda politica. È quello che afferma Alessandra Sciurba, portavoce della Ong ‘Mediterranea Saving Humans’ che era sul veliero Alex, una delle ultime imbarcazioni che si è trovata al centro di un forte scontro mediatico con il ministro Salvini. Per Sciurba, quella del governo italiano è “pura propaganda politica, una presa in giro. Pur di evitare la solita sofferenza spettacolarizzata avevamo detto sì alla richiesta propagandistica di andare a Malta, ma ci hanno dato un ordine criminale che avrebbe messo a rischio la sicurezza di tutti”. Quella che è andata in scena quando la nave Alex è arrivata a Lampedusa è stata “la propaganda della cattiveria per far vedere quanto si era forti, è stata una vessazione. Tutto per calpestare la dignità delle persone per fare propaganda politica”. Questo è diventato il nostro Mediterraneo. Pensiamoci quando quest’estate molti di noi si tufferanno per puro piacere e per il meritato riposo: per molti altri il Mediterraneo rappresenta o la vita o la morte e per altri ancora rappresenta un ottimo argomento su cui fare propaganda politica sulla pelle dei primi. E noi che ci preoccupavamo dell’acqua un po’ più fredda…
Articolo precedente
Prossimo articolo
Ti potrebbe interessare anche...
- Commenti
- Commenti su facebook