Dal 26 settembre al 6 ottobre va di scena il noto festival cinematografico zurighese: tre i film italiani selezionati, vediamo quali sono!
L’autunno Zurighese significa Festival del cinema e, come ormai ogni anno dal 2005, la città sulla Limmat si appresta a dare spazio al grande evento cinematografico, lo Zurich Film Festival. L’edizione di quest’anno si svolgerà dal 26 settembre al 6 di ottobre, quindi è ormai prossima. Con l’obiettivo di offrire una importante vetrina per le opere di giovani film-maker emergenti di tutto il mondo e di stimolare lo scambio tra operatori del settore affermati, giovani talenti e un pubblico che diventa ogni anno più vasto, il festival zurighese non dimentica di buttare l’occhio sul panorama cinematografico italiano nascente e quest’anno ospita ben tre titoli Made in Italy.
Attualissimo per il tema affrontato è “Quello che Non Sai di Me” di Rolando Colla, presentato in anteprima mondiale nella sezione Proiezioni Speciali, che narra la storia di Ikendu e Patricia e del loro particolare e forte rapporto nato in Svizzera, che li mette di fronte ad eventi e decisioni importanti, e proprio quando sembra che tutto possa distruggere il loro forte legame, dalle macerie di un doloroso conflitto nasce la speranza di superare se stessi, per entrambi.
Alla selezione tutta italiana della 15a edizione dello ZFF vi è anche “Una Primavera” di Valentina Primavera nel Concorso Internazionale. La pellicola narra di lotte e violenza domestiche, è la storia della negazione dell’emancipazione femminile, della costatazione della doppia faccia che la famiglia può avere, perché se da una parte la famiglia è forte simbolo di appartenenza, dall’altra è una trappola che costringe a sopportare certe situazioni come, appunto, la violenza che si compie all’interno delle mura domestiche. Quello dell’autrice è inoltre uno sguardo molto particolare, intimo, perché segue proprio la storia della sua famiglia.
“Shooting the Mafia” di Kim Longinotto in DOC: Portrait, è invece il ritratto di Letizia Battaglia, la prima donna fotogiornalista che ha raccontato con i suoi terribili, quanto straordinari, scatti, la mafia siciliana, le sue mattanze, i suoi boss. Attraverso la viva voce della protagonista, ci si immerge nella triste storia della Sicilia degli anni ’70, quando la mafia dominava incontrastata l’isola a sud dello Stivale. Non solo attraverso le immagini, Letizia Battaglia ha contrastato la Cosa Nostra attivamente, entrando in politica tra il 1985 e il 1996, gli anni caldi dei grandi processi antimafia che portano la firma dei due magistrati Falcone e Borsellino.
Ma allo ZFF c’è spazio anche per una particolare coproduzione Italoamericana, “Waiting for the Barbarians” di Ciro Guerra che sarà presentato nella sezione Gala Premieres. Dall’adattamento del romanzo di J. M. Coetzee, il film narra la vicenda di un magistrato, amministratore di un isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome, che viene sconvolto dall’arrivo del colonnello Joll, incaricato di riferire sulle attività dei barbari. Il magistrato assisterà al trattamento dei barbari per mano del colonnello e alla tortura di una giovane donna barbara portandolo ad una crisi di coscienza e al conseguenziale atto di ribellione donchisciottesco. “Pensavo che la vicenda fosse ambientata in un mondo e in un’epoca lontani. Tuttavia, mentre le riprese del film procedevano, la distanza nel tempo e nello spazio si è ridotta sempre più. Ora che abbiamo concluso, la trama si è trasformata in una storia sulla contemporaneità” commenta il regista italiano.