Varato il pacchetto di nomine del consiglio Europeo: l’Italia si astiene alla rinomina della Presidente del Consiglio e vota no al socialista portoghese Costa come presidente del Consiglio europeo e alla liberale estone Kallas come Alto rappresentante per gli affari esteri della Ue
Meloni: proposta sbagliata!
“La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che le compete in Europa”. Commenta la premier Meloni dopo la seduta notturna del Consiglio europeo.
Durante le votazioni si sono verificate delle lunghe discussioni tra i leader europei, dove Meloni ha cercato di affermare le proprie idee sulle trattative in corso, ma quello che ha gravato sulla sua posizione è proprio la sua collocazione politica con quei partiti – quali Conservatori e Riformisti Europei, di cui fa parte Fratelli d’Italia – che compongono la minoranza in Europa, che sono in opposizione alla maggioranza, formata dal Partito Socialista Europeo (PSE), di centrosinistra, e dai liberali del gruppo Renew. Proprio la sua collocazione politica l’ha penalizzata nella trattativa europea dove invece, Macron e Scholz, che al contrario di Meloni non hanno per nulla brillato alle ultime elezioni europee, hanno avuto ben più di rilievo poiché fanno parte della maggioranza europea. In questo modo, è risultato che la Premier italiana non è riuscita a capitalizzare il successo elettorale ottenuto alle europee, rimanendo molto ai margini dei negoziati, insieme ai gruppi che compongono la minoranza. Eppure la scelta di questi tre nomi non graditi da Meloni è una scelta quasi conseguenziale ai risultati delle elezioni europee, infatti rappresentavano i tre partiti della maggioranza: Von der Leyen era la candidata presidente del PPE, ovvero il partito che ha vinto di fatto le elezioni europee, Costa è affiliato al PSE e Kallas a Renew. Inoltre pare che anche il fattore geografico abbia contribuito alla scelta di queste tre nomine, con Von der Leyen che viene da uno stato membro del Nord, la Germania, che è il paese più influente dell’Unione; Costa rappresenta l’Europa meridionale, mentre Kallas gli stati dell’Est.
In attesa della Plenaria dell’Europarlamento
Esprime soddisfazione per la riconferma Ursula Von der Leyen e in conferenza stampa afferma di essere “grata della scelta dei leader per confermarmi alla presidenza della Commissione europea. Ora devo chiedere la conferma al Parlamento europeo sulla mia nomina dopo aver presentato i miei orientamenti politici per i prossimi cinque anni. C’è un altro passo da compiere”. Von der Leyen si riferisce alle trattative che seguiranno da ora fino al 18 luglio, quando cioè la sua nomina dovrà essere confermata all’Europarlamento. Meloni è convita di voler tirare dritto per la sua strada: “accodarsi non serve a uscire dall’isolamento. Non sono d’accordo che il voto contrario mette a rischio la nostra posizione in Ue. Sarebbe vergognoso se ce la facessero pagare”, osserva Meloni. Dal canto suo, la leader di PPE si dice disposta a lavorare bene con tutti, anche con chi non ha appoggiato la sua nomina: “Sì, Meloni si è astenuta sulla mia nomina, ma è importante lavorare bene al Consiglio con l’Italia, così come con gli altri Stati membri, è un principio che seguo sempre” ha spiegato Ursula Von der Leyen.