In base ai risultati di una perizia esterna l’UFM sarà nuovamente riorganizzato
Non ci sono buone notizie dall’UFM. La riorganizzazione voluta dall’allora ministro Eveline Widmer-Schlumpf nell’estate del 2009 è stata un fallimento nell’ambito dell’asilo e dei rinvii. Nella conferenza stampa dello scorso 2 febbraio il ministro di Giustizia e Polizia Simonetta Sommaruga ha commentato i risultati della perizia commissionata ad analizzare le disfunzioni dell’UFM e che stata condotta da Hans Wüthrich, Professore dell’Università di Basilea. La riorganizzazione avviata da Widmer-Schlumpf ha causato un vero e proprio calo nella produttività. Ciò ha indotto Sommaruga a volere mettere di nuovo mano alle strutture dell’UFM e riorganizzarlo. Da questo coraggioso intervento comunque non ci attende qualcosa di completamente nuovo, bensì si tornerà in parte a strutture funzionanti per cercare di sfruttare le capacità dei collaborati e aumentarne la loro produttività. Secondo Wüthrich, il concetto che lo stesso funzionario segua dall’inizio alla fine l’intera procedura di richiesta d’asilo, si è rivelato inefficace. Troppa la polivalenza chiesta ai funzionari con la quale si voleva ottenere l’aumento del 20 per cento della produttività, invece è accaduto il contrario: un calo del 20 per cento. La conseguenza è una dilatazione dei tempi d’esame delle domande d’asilo, che intanto sono in crescita. Anche la direzione dell’UFM è stata criticata, rea di avere sottovalutato la complessità dei cambiamenti in corso. L’inefficacia è ha portato in agosto al licenziamento dell’allora direttore Alard du Bois-Reymond da parte di Sommaruga. Le prime correzioni sono già state avviate. Il nuovo direttore dell’UFM Mario Galliker elaborerà una “agenda strategica” coinvolgendo il personale e i cantoni, i quali si sono lamentati di non avere avuto in questo periodo chiari interlocutori. Difatti sarà creata un’unità indipendente dentro l’UFM per organizzare i rinvii dei richiedenti l’asilo, soddisfacendo così la richiesta dei Cantoni. Per gestire unicamente il personale, al direttore sarà affiancato un supplente. Sono previsti anche tre nuovi posti di direzione, per creare una nuova unità volta alla collaborazione internazionale in materia di migrazione. Gattiker ritiene di potere abbreviare le procedure dei rinvii a 4-6 mesi. Per sbrigare la marea di richieste d’asilo l’UFM ha bisogno inoltre di assumere 50-60 collaboratori supplementari. Questi posti dovranno essere autorizzati dal Consiglio federale. Sommaruga ha annunciato la necessità di nuovi centri federali per i richiedenti l’asilo. I centri dovranno offrire loro maggiore assistenza durante tutta la procedura di valutazione delle domande. Entro la metà dell’anno trasmetterà il messaggio al Parlamento per una modifica legislativa, entro la fine dell’anno si dovrebbe concludere il nuovo processo di riorganizzazione.
Inoltre per migliorare ulteriormente le procedure di rinvio verso i Paesi europei, l’UFM disporrà di una propria persona di contatto a Roma. L’agevolazione delle procedure con Roma è prioritaria per l’UFM. L’Italia è il principale approdo per i richiedenti del Nord Africa che nel 2011 hanno fatto impennare del 45 per cento le domande in Svizzera. Così si vuole agevolare il rinvio dei richiedenti l’asilo giunti in Svizzera attraverso l’Italia. Sommaruga ha comunque respinto ogni critica verso le autorità italiane, proponendosi di migliorare “la già buona collaborazione”.